Il bosco parte 3

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Appena se n'è andata io ho continuato il turno tranquillo. Quando ho finito e sono uscito mi sono sentito tirare un braccio e mi sono ritrovato nel bosco, ancora.
Tutte le volte che mi ritrovavo in quel bosco lo vedevo sempre diverso.
La prima volta era di un verde lugubre, la seconda volta era pieno di nebbia e adesso invece è illuminato dal chiarore della luna e il luogo sempre diverso, una volta ho visto una strada ora il bosco è molto fitto.
"Chi diavolo sei?" Grido.
"Sssh! Zitto scemo!" Mi dice a bassa voce la ragazza che ormai riconoscerei tra mille:"Che vuoi ancora da me?" Chiedo aggressivo.
"Devi darti una calmata ragazzo mio, so che all'inizio è difficile controllare i poteri, ma tu sei esagerato!" Dice a bassa voce.
"Che?" Chiedo confuso.
"Daniel devi stare calmo altrimenti farai fatica a controllarti tesoro mio!"
"Ambra la smetti di essere così misteriosa e ti spieghi una volta per tutte?" Chiedo più calmo.
"Finalmente ti sei calmato. Dunque passiamo alle cose serie..."
"Magari!" Dico con tono ironico.
"Allora io posso aiutarti a controllare le tue capacità ma ti devi fidare di me!"
"Spiegami come faccio a fidarmi di una persona che ho appena conosciuto di cui non so niente e mi stalkera."
"Devi farlo, capirai tutto molto presto, ma ora non è il momento. Ora dobbiamo concentrarci sul tuo controllo altrimenti ci manderai tutti all'altro mondo."
"Va bene va bene..." dico arrendendomi:"cosa dobbiamo fare?"
"Domani vieni qui e iniziamo il tuo allenamento, inizieremo dalle basi naturalmente, ma presto, molto presto dovrai iniziare un allenamento fatto apposta per i nobili come te."
"Domani a che ora?"
"Domani è mercoledì, quindi non lavori... vieni domani sera, iniziamo subito ad allenare i sensi per le notti, l'orario... otto è perfetto."
"Ok va bene..."
"Di giorno in giorno stabiliamo l'ora e il luogo d'incontro del giorno seguente ti sta bene?"
"Sì!"
"Allora a domani!"
"A domani." Dico col morale a terra.
Lei la vedo sparire nel bosco, come sempre e io inizio ad avviarmi verso casa mia.

Poco prima che arrivassi vedo un ombra svelta dietro di me, mi giro di scatto per controllare che tutto sia tranquillo, ma rimango in allerta.
"Bene bene bene, quindi sei tu il nostro nuovo acquisto... sai non sei un gran che... non vedo niente di speciale nel tuo corpicino da strapazzo, ma se pensi di fregarmi la ragazza sappi che la mia vendetta sarà lenta e dolorosa." Mi dice una voce maschile. Era la voce di un ragazzo di grossa stazza, dal viso si vedevano i tratti giovanili, è do carnagione olivastra, ha i capelli biondi e gli occhi di un verde acceso, gli occhi erano come fari nella notte:-Avrà all'incirca la mia età.- penso subito, anche dai pettorali ben visibili si può capire:-Ma perché sta mezzo nudo?-
"Chi sei? Che vuoi da me? E perché pensi che la ragazza mi interessi?" Chiedo confuso.
"Troppe domande in una frase, rispondo solo ad una delle tante che mi hai fatto."
"Sono solo tre..." dico sempre più confuso.
"Non mi interessa, se hai da ribadire ancora non ti risponderò nemmeno a una di quelle che mi hai fatto."
"Che mi frega!"
"Ah non te ne frega? Va bene coglione! Non sai contro chi ti sei messo!" Mi aggredisce con le parole.
"Io non ti conosco, di conseguenza non mi frega un cazzo di chi tu sia!"
"Vedremo sfigato!" Mi dice aggressivo e inviperito il ragazzo.

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