Capitolo 20

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Levi's pov

Sto ancora abbracciando Eren, aspettando che si calmi, dato che è ancora molto scosso per l'incontro con il padre.
Gli accarezzo lentamente la schiena e lui, tirando su con il naso, si stacca da me per potermi guardare con gli occhi lucidi.

- basta piangere .-
Sussurro e gli accarezzo la guancia.
Lui annuisce lentamente e , trattenendo altre lacrime , esce fuori dal bagno, con io che lo seguo.

- dove vai ?-
Gli chiedo, mentre prende il giubbino dall'attaccapanni .

-devo parlargli.-
Lo fermo per un polso, facendolo voltare verso di me
.-tu non vai da nessuna cazzo di parte.-
Ringhio, guardandolo negli occhi.

- perché ?-

- non in queste condizioni.- tossisco.- guardati. Sembra che vuoi piangere da un momento all'altro. Non puoi affrontare tuo padre così .-
Sospiro e lascio la presa , mettendo la mano sul fianco che sta iniziando a
bruciare .

- certo che posso !-
Stringe i pugni, asciugandosi con prepotenza le grosse lacrime che si ritrova sotto gli occhi con la manica
della felpa .

- Eren , non ne saresti capace , sei troppo fragile . Ti romperesti subito in sua presenza !-
Urlo.
- merda .-
Mi volto, dandogli le spalle e sentendolo singhiozzare .
- fa come vuoi . Io volevo solo avvisarti.-
Cammino lentamente verso la mia camera per potermi riposare .
Non posso stare in queste condizioni.

- Levi ...-
Sento Eren sussurrare , ma gli chiudo la porta in faccia , entrando così nella
camera .
Che faccia come vuole .
Io voglio solo aiutarlo.
Anzi, andrò io a parlare con suo padre, appena mi sentirò meglio .
Deve sapere la
merda che è .

Eren's pov

Mi metto il giubbino, incazzato più che mai, e , piegandomi all'altezza di Zeus , gli lascio un bacio sulla testa .
Caccio il cellulare dalla tasca e chiamo direttamente ad Armin, chiudendomi alle spalle la porta dall'appartamento
di Levi . 

- Eren !-
Mi saluta ad alta voce dopo il primo squillo , ma non nascondendo la nota di timidezza
nelle parole.

- Armin ...-
Mormoro io e sospiro, mentre scendo dalle scale cercando di far meno rumore possibile .

- ti ho disturbato ?-
Gli domando poi, aprendo la porta principale ed avvicinandomi al portone .

- no.- risponde.- ho appena finito di studiare, stavo
Solo mettendo i libri a posto.
Ti serve qualcosa ? Cos'è successo ? Non ti sento molto bene dalla voce.-

- ho bisogno di te .-
Mi avvio verso il parco vicino a casa e mi siedo sulla
panchina .

- va bene. Dammi dieci minuti che mi preparo ... -

- chiama anche Mikasa .-
lo interrompo.

- certo. Dimmi dove sei che ti raggiungo.-

- al parco vicino casa .-
Mi saluta e stacchiamo la chiamata .

[...]

Sto giocando ad 'angry birds' , aspettando Armin , la mano destra mollemente poggiata sul legno , ruvido e macchiato dai graffiti , della panchina e le gambe leggermente
allargate .

- Eren .-
Sento la voce di Armin chiamarmi e subito alzo la testa , incontrando i suoi occhi cerulei.
Insieme a lui c'è Mikasa .
Sforzo un sorriso e saluto entrambi, cercando di mantenere più calma
possibile .

Si siedono vicino a me , Armin alla mia destra e Mikasa alla mia sinistra , ed espongo il mio problema, aprendomi del tutto a  loro.
Ancora una volta .

- ho dovuto chiamare mio padre.-
Guardo a terra , mentre una domanda dal mio amico mi fa continuare .

- perché ?-
Mi appoggia una mano sulla spalla e l'accarezza per incitarmi a continuare.
Deglutisco, pensando che non sia il caso di raccontare di Levi , quindi dico la prima cosa che mi passa per la testa:- non mi sono sentito molto bene e l'unica possibilità era chiamare lui, dato che Hanji era occupata con il lavoro.-
Mi volto verso i due.
- Hanji ?-
Chiedono all'unisono , mentre annuisco.
- è una collega di Levi. Mi ha aiutato lei quando lui...- scuoto la testa , ricordandomi del fatto che loro non sanno il fatto che Levi mi ha picchiato - ...niente. È solo un'amica .-
sorrido ad entrambi ed Armin sospira , incominciando a pensare a ciò che mi debba dire .
- mio padre mi ha trattato come se fossi un perfetto sconosciuto.-
Afferro il cellulare dalle tasce e ci incomincio a giocherellare , passando le dita
sui bordi .
- ed io volevo parlargli. Una vola per tutte deve pur capire che l'omosessualità non è una malattia.-
Ringhio a denti stretti.

- Eren .-
Mi volto vero Mikasa che stringe la presa sul mio braccio e mi guarda profondamente negli occhi.
- sappi che , qualunque cosa succederà , noi staremo sempre al tuo fianco e ti sosterremo anche se la situazione lo permette .-
Sforzo un piccolo sorriso e mi volto verso Armin che , a quanto pare , ha qualcosa da dichiarare.
- dovresti parlarci con assoluta tranquillità con tuo padre .- espone, massaggiandosi il mento fra due mani.- magari non essere avventato come sempre , conta fino a dieci e digli ciò che
vorresti dire .-
Annuisco e sorrido.
- grazie , Armin .-
- di niente .-
Controllo l'orario sul cellulare che porta Quasi le undici.
Levi sarà preoccupato.
- io vado.-
Abbraccio entrambi, che hanno pensato la stessa cosa sul fatto che si tardi, e , prima di andarmene , mi chiedono se domani andrò a scuola .
- sto studiando a casa .-
- va bene , ma tu ci sarai alla festa che ha organizzato Ymir ?-
Chiede Mikasa .
Faccio una faccia stranita.
- perché ? Ymir ha organizzato una festa ?-
Annuiscono:
- sarà sabato.-
Sospiro:- vi farò sapere. Adesso vado. Ciao.-
Dico voltandomi .
- ciao Eren !-
Rispondono entrambi e ,mettendo le mani nel giubbino e la testa la incasso nella sciarpa per avere più calore, mi dirigo ero il palazzo.
Salgo di corsa le scale e , con la chiave di riserva , entro nell'appartamento .
Spero che Levi stia dormendo , non voglio ricevere una sua ramanzina sul ritardo, apparte che io non gli ho nemmeno detto che uscivo, quindi presumo che sia incazzato il doppio.
Accendo la luce e una figura seduta dietro la penisola mi fa balzare dalla paura.
- moccioso , dove sei stato ?- mi chiede Levi , che prima aveva la testa poggiata sulla superficie ed ora l'ha rialzata con aria interrogativa.
- hai parlato con tuo padre ?-
Sembra tranquillo.
Sembra.
Scende dallo sgabello e poggia Zeus a terra , che si va a stendere nella sua cuccia.
- no.-
Sussurro.
- potevi avvisarmi .-
- ma tu sembravi incazzato !-
Alzo un po' il tono di voce , mentre lui mi guarda con le braccia incrociate al petto.
- e secondo te dovrei essere felice ? Dopo che tu hai pianto , per quell'essere che nemmeno se ne è fregato di te , e volevi pure andarci a parlare ? Impara a ragionare , Eren . Non sei più un bambino.-
Volta le spalle e sospira, appoggiandosi alla penisola.
Gli vado vicino, per poggiargli le mani sulle spalle , che vengono scostare da un movimento brusco.
- mi dispiace.-
- dei tuoi 'mi dispiace' mi ci pulisco il culo.-
Si vola verso di me per guardarmi male.
-hai ragione .-
Abbasso la testa e gioco con le mani.
- sono solo un bambino.-
- io ho detto che non lo sei. Ho solo detto che devi imparare a ragionare, tutto qui.-
Scuoto la testa e mi mordo il labbro.
- sono solo un bambino capriccioso che vuole solo avere un padre normale .-
Sento le calde lacrime scorrere lungo le mie guance e le sue braccia stringermi a lui.
- sh...Eren , se solo smettessi di piangere . Così sembri un bambino.-
Mi asciuga le lacrime e si volta, distaccandosi da me.
- e poi ... Nessuno può avere sempre ciò che desidera.-

His obsession  IN REVISIONE °^°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora