Capitolo 10

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Appena entro in classe, vengo travolto da un uragano di nome Armin che mi tappezza di domande riguardanti su che fine io abbia fatto la sera scorsa .

- non mi sentivo tanto bene .- mormoro .- me ne sono dovuto andare .-
mento ancora una volta , ma , prima o poi , la verità si verrà sempre a sapere .

- te l'avevo detto di non bere .- mi rimprovera Mikasa , giungendo le mani al petto e guardandomi quasi con fare materno.

Proprio come faceva mia madre ogni volta che combinavo qualche guaio.
Perché mi ritorna mente proprio adesso ?!
Inchiodo i gomiti sul banco e mi massaggio le tempie , socchiudendo gli occhi .

- tutto bene , Eren ?-
Mi domanda Armin .

- forse non si sente molto bene .-
Sento la voce preoccupata di Christa , che sta con noi insieme ad Ymir .

- sicura ?-
Le chiede Mikasa , e sento una mano poggiarsi sulla mia spalla .

- certo.- interviene Ymir .- la mia Christa ha sempre ragione .-
Alzo appena la testa , sorridendo ai presenti;- sto bene .Non preoccupatevi.- vedendo come Ymir sta strapazzando, in un abbraccio, Christa.

- ti sposerò un giorno.-
le scompiglia i capelli e le stampa un bacio sulla guancia , con la bionda che avvampa tanto dall'imbarazzo.

- Hey gente !-
Ed ecco che arriva l'essere più odiato da me .
Non dico da Mikasa , perché lei ormai non ci ha più niente a che fare, ma , la sua faccia di cazzo, mi dà su i nervi.

- Jean !-
Mormoro, poggiando la schiena alla sedia in legno.

- pensavo che fossi morto ieri, Jaeger , non ti ho visto più alla festa di Connie .-
Ridacchia , mentre il suo amico Marco gli si affianca , intimandogli di stare zitto.

Marco è così diverso da Jean, non capisco come faccia a sopportarlo.
Se fossi stato in lui, già lo avrei lanciato dalla finestra per quanto possa essere così irritante con il suo comportamento da spavaldo.

- sono sopravvissuto per vedere la tua faccia da schiaffi così vomitevole .-
Ghigno, alzando lo sguardo verso di lui , ma mi afferra per il colletto della maglia e mi tira a sè.

- ragazzi !-
Connie cerca di far calmare gli animi.
A quanto pare , con tentativi nulli.

- mi rovini la maglia così .- ringhio e cerco di afferrargli il polso, ma mi strattona .

Con la coda dell'occhio , intravedo Mikasa che tenta di fare qualcosa, ma Armin glielo impedisce .

- idiota , lasciami.-
Dico a denti stretti.
Ad interrompere il momento è una voce , proveniente dal fondo della classe , quindi ci voltiamo tutti verso di lei, Annie .

- lascialo stare se non vuoi trovarti in guai seri.-
Sussurra , avvicinandosi a Jean .

-se no ?-
Lascia la presa dalla mia maglia e la guarda.
- cosa fai ?-

- questo.-
Gli mette un braccio sul collo e , con un sgambetto, lo stende a terra in un secondo.

Subito si innalzano versi di stupore, con i mugolii del biondo in sottofondo , che viene aiutato da Marco a rialzarsi.

- Annie , sei stata fantastica .-
La loda Armin , guardandola con occhi luccicanti come se avesse visto Dio sceso in terra .

- grazie .-
Si limita a dire la bionda prima di tornare al suo posto.

Dopo di che , rimaniamo tutti in silenzio , e gli altri si dirigono ai propri prosti, dato che il professore è entrato nell'aula ed ha incominciato a spiegare ciò che io dovrei portare all'esame .

Dopo che la lezione è finita, ognuno è libero di fare ciò che vuole ; decide se andarsene , oppure seguire la lezione successiva .
Io, prendendo il mio zaino, decido di andarmene, dato che ho anche il turno al bar dove lavoro.

- te ne vai Eren ?-
Chiede Armin alle mie spalle , e mi volto per guardarlo.

-si, ho il turno al bar alle quattro. Casomai, ci rivediamo appena finisco.-
Annuisce e mi saluta , insieme a Mikasa che mi dice di stare attento per la strada .

Corro di tutta fretta verso il motorino e mi avvio .

Quando arrivo al bar 'Trost' , dove lavoro da ormai parecchio tempo per racimolare qualche soldo per mantenere l'appartamento e l'assicurazione, entro all'Interno, salutando tutti quanti , e indosso la mia divisa da lavoro.

- Eren .- la mia datrice di lavoro, Rico Brzenska, mi richiama , venendo vicino a me , mentre sono impegnato a lavare delle stoviglie , sporche di caffè .

- si ?-
La guardo e lei fa segno di seguirla nel suo ufficio.
Entro titubante e mi siedo davanti alla scrivania di legno, mentre lei prende posto dietro di essa .

- Eren .- sussurra .- sai che i nostri lavoratori devono essere attivi ?-
Mi chiede ed annuisco.

- e allora ?-

- dovrò licenziarti.-

Subito il panico si impossessa del mio corpo ed incomincio a balbettare .
Non è possibile che mi licenziano. Non posso crederci, anzi.
Non ho mai saltato un turno, apparte i giorni in cui sono stato con Levi , ma ho avuto dei motivi per non andarci .

- perché ?-
Deglutisco e mi sporgo in avanti per guardarla meglio , mentre poggia i gomiti sul bancone e , con i polpastrelli delle dita , si aggiusta gli occhiali.

- perché ho bisogno di lavoratori che siano sempre presenti sul posto di lavoro. Non devono essere dei lavoratori passivi .-

- ma io ho avuto dei problemi , posso provarlo.-
Indico un livido violaceo sulla scapola , abbassandomi appena la maglietta , fatto da Levi .

- non interessa , Eren . Già sei mancato tanti giorni l'anno scorso.-

Anche li avevo dei motivi. Dei motivi che non posso permettere di spiegarle , datochè ha già preso la sua decisione , quella di licenziarmi.

- ho capito.-
A testa bassa , mi alzo dalla sedia ed esco dalla stanza, poggiando la divisa sull'appendiabiti .

Prendo il cellulare dalla tasca anteriore dei jeans e chiamo la prima persona che vorrei mi consolasse , almeno : Armin .

Risponde , gli spiego la situazione ed entrambi decidiamodi vederci in qualche pub più vicino .

Levi pov's

Dopo essere tornato da lavoro, decido di passare per la palestra dove mi alleno sempre .

- Hey Levi, non credevo che ti avrei più rivisto dopo averti detto quella cosa .-
Ridacchia Farlan , facendo riferimento, molto sicuramente , al campionato di boxe .

- non sono qui per perdermi in chiacchiere inutili.- taglio corto io .- ho preso la mia decisione .- dico , convinto della mia scelta .

Sul suo viso si allarga un sorriso alquanto inquietante . - bene. Allora ?-

- accetto.-
Incrocia le braccia e caccia dalla tasca un fogliettino ripiegato in tante parti , porgendomi anche una penna .

- firma .-
Senza esitare , mi fa mettere alcune firme e , dopo aver ridefinito tutto, mi dice anche la data del primo incontro, dopo di che torno a casa .

Ormai si è fatto sera ed anche questa giornata è passata , penso mentre salgo con assoluta lentezza le scale . Dopo di che , mi fermo davanti la porta del mio appartamento.

Eren , dal canto suo ha la faccia rivolta verso la porta, sembra quasi incantato, come se qualcosa occupasse i suoi pensieri.

- moccioso.- lo richiamo e lui scuote la testa .

- oh ..- mugola e mi guarda.- ciao Levi .-

- cos'è successo ?-

Sospira e mormora, abbassando la testa :- sono stato licenziato.-

His obsession  IN REVISIONE °^°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora