Capitolo 15

6.9K 489 227
                                    

Eren's pov

Mi annoio tremendamente ascoltando la lezione e , non avendo niente da fare , accartoccio un foglio di carta , strappato dal quaderno e , assicurandomi che il professore non stia vedendo, lo lancio verso Jean, che è attaccato al braccio di Marco.

Sghignazzo silenziosamente e mi nascondo dietro la borsa per non farmi vedere , mentre lui si volta con una faccia stranita per poi ritornare a sentire la lezione .
- Eren .-
Sussurra Armin al mio fianco. Mi volto verso di lui, sempre con un sorriso beffardo sul volto.
-non dovresti farlo incazzare. Lo sai ?-

Annuisco:- sì, ma mi diverte vederlo confuso.- rido silenziosamente e lui sospira , scarabocchiando sul quaderno ciò che sta dicendo il professore.

- segui.-
Mi ordina lui.
Roteo gli occhi al cielo , afferrando una penna dallo zaino e scrivo qualcosa anche io, almeno per fargli capire che sto seguendo la lezione , di cui non me ne importa un granché .

Penso ad un paio di occhi grigi, una bocca fine ed un naso delicato, come il suo viso, e , senza volerlo, mi ritrovo a disegnare Levi sul foglio.
Armin si fa più vicino a me e volto subito la pagina.
Sento  le guance andare a fuoco più che mai.

- non hai niente da nascondere.-
Sorride lui ed io sospiro, ad occhi chiusi.

- mi dispiace .-
Mormoro .

- non devi scusarti. Anzi, dopo le lezioni , ti va di andare a prendere qualcosa insieme ?-
Sorride .-magari glielo diciamo anche a Mikasa .-
Annuisco e sorrido.
Lui arrossisce un po' ed abbassa la testa:
- ed anche ad Annie .-sussurra nel modo più silenzioso possibile , ma lo riesco a percepire , dato che mi sta vicino.

Dopo che siamo usciti da scuola, tutti e quattro andiamo in una gelateria per poter ordinare una coppetta gelato per uno.

- come lo vuoi Eren ?-
Mi urla Armin al bancone, mentre io prendo posto vicino ad un tavolo posto affianco alla finestra, in modo tale da poter vedere le macchine che passano.

- cioccolato.-
Mormoro svogliatamente , poggiando il gomito sul tavolo con la testa sul palmo della mano e sfoglio il libro.

- va bene .-

Ritornano poco dopo con i gelati fra le mani.
Armin ed Annie si mettono di fronte a me , mentre vicino a me si siede Mikasa .

Sospiro , chiudendo il libro e mettendolo nella borsa , e , con il cucchiaino , prendo un po' di gelato per poterlo mangiare .

- vado un attimo in bagno.-
Sussurro, alzandomi dal mio posto e facendo segno ad Armin di seguirmi, senza farmi vedere dalle altre due .
Lui annuisce e mi segue , concedandosi con una banale scusa.

Entriamo nel bagno e mi volto verso di lui:- tra te ed Annie c'è qualcosa ?-
Incrocio le braccia al petto, appoggiandomi al lavandino , mentre la sua faccia prende un colorito rosso cremisi.
- senza giri di parole. Tanto siamo amici.-

Sospira ed annuisce:- sí. Ci stiamo frequentando.-

Sorrido, contento del successo del mio migliore amico , e lo abbraccio :
- sono felice per te.-

Levi's pov

Arrivo in palestra , non occupandomi nemmeno di salutare Farlan , che , come al suo solito, se ne sta sorridente dietro al bancone, con le solite scartoffie in mano.

- buongiorno anche a te , Levi .-
Lo sento mormorare alle mie spalle , ma sto già correndo verso gli spogliatoi per andarmi
a cambiare , mettendomi una maglietta bianca a giro con un pantaloncino blu.

Dopo essere uscito da quello stanzino fetido, che , secondo me , ha bisogno di una bella ripulita , mi dirigo verso gli attrezzi per potermi allenare un po' fin quando non arriva l'ora di andare li, dove terrò il combattimento.

•••••••••••••••••••••••••••

Siamo sul ring, io ed il mio avversario, molto più alto di me , ma non abbastanza forte ed agile.

Lo guardo un attimo .

Ha la pelle abbronzata , una maglietta a giro maniche , bianca, ed un pantoloncino rosso che aderisce su metà coscia.
Due tatuaggi tribali su entrambe le braccia che si allungano fino ai polsi.

Il suono prolungato del fischietto da parte dell'arbitro fa intendere che il combattimento è già iniziato.

Intanto, fuori dal ring , ci sono delle persone che urlano, incitando il mio avversario a fare del suo meglio.

Lo scimmione , mi viene incontro e mi sferra un pugno in pieno volto, che non riesco ad evitare, facendomi così sanguinare il labbro.

- stronzo.-
Balbetto , mantenendomi la mascella, fa per tirarmi un altro pugno, questa volta allo stomaco, ma lo scanso, spostandomi di lato.

Fa dei versi e scaglia altri pugni, che , sfortuna dalla sua parte, vanno tutti a vuoto.
Lo afferro per le spalle e gli dó una ginocchiata allo stomaco che lo atterra al suolo.

L'arbitro mi viene vicino e mi alza il braccio, facendo intuire agli altri che io abbia vinto, ma lo scosto e scendo dal ring .
Farlan mi viene vicino, dandomi delle pacche sulle spalle,  e mi dice , tra le risate :- bravo campione .-
Mi tocco il labbro, da cui sgorga ancora tanto sangue e lo mando a fanculo.

Mi dirigo verso la macchina e , prima di partire , prendo un fazzoletto per poterlo tamponare sulla ferita.

- merda . Che male.-
Sussurro a denti stretti, mentre avvio la vettura .
Piccoli schizzi si espandono sul parabrezza e aziono i tergicristalli per poterli mandare via , mostrandomi così una perfetta visuale della strada .

Aziono gli anabbaglianti, dato che è abbastanza buio, ed avanzo con prudenza, cercando di non far nessun incidente.

All'improvviso , intravedo una figura conosciuta , dalla ferita rossa , con il cappello calato sui capelli, e la camminatura un po' svogliata .
Accosto lentamente vicino al marciapiede e abbasso i finestrini, riconoscendo il moccioso.

- sali su se non ti vuoi beccare un raffreddore .-
Si volta verso di me, e , quando capisce che sono io, mi sorride , entrando nella macchina.

- grazie.-
Sussurra e mi guarda.
- cos'hai fatto ?-
Indica il mio labbro .

- niente , non sono affari tuoi.-
Ci avviamo verso il palazzo e lo faccio scendere , mentre io mi occupo di parcheggiare l'auto nel suo box .

Saliamo sopra e , quando sto per avviarmi verso il mio appartamento , mi ferma per una manica.
- cosa fai?-
Non risponde, apre la porta del suo apertamento e mi conduce all'interno, precisamente nel suo bagno.
- ti ricordi l'accordo , vero ?-
Inclino un sopracciglio .

- voglio solo curarti quella brutta ferita .-
Sussurra , controllando nell'armadietto delle medicine e tirando fuori dell'acqua ossigenata , accompagnata da un batuffolo di ovatta .

Si avvicina a me , facendo scorrere l'acqua sull'ovatta , e mi tampona delicatamente la ferita.
- porca troia, fa male .-
Mormoro, accorgendomi della poca distanza fra i nostri visi.

Gli fisso le labbra e sembra accorgersene , dato che arrossisce tanto.
Gli afferro il polso, fermandosi e lo guardo, prendendogli il viso fra le mani , facendo così scontrare le nostre labbra .

His obsession  IN REVISIONE °^°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora