His obsession IN REVISIONE °^°

Capitolo 9

-mamma, non lasciarmi , ti prego !-
Piango, osservando il corpo semi-morto di mia madre disteso sul pavimento , sotto una pozza di sangue color cremisi.

-figliolo.-
Risponde debole, Allungando la mano ossuta verso la mia guancia per accarezzarmela , mentre un rivolo di sangue scende dall'angolo della bocca, socchiudendo gli occhi in due fessure strette .
I miei singhiozzi rimbombano nella stanza buia, con io che poggio la testa sul suo ventre.

- non lasciarmi .-
Sussurro prima di chiudere lentamente gli occhi.

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Mi risveglio di scatto , aprendo lentamente gli occhi , per poter guardare solo buio intorno a me . La testa rimbomba talmente tanto che ho paura che i timpani si possano spaccare da un momento all'altro.
Allungo la mano, dove usualmente ci dovrebbe essere un comodino con al di sopra il mio cellulare , ma vado a toccare qualcosa di morbido che sta respirando.
Lo capisco grazie al fatto che si contrae e comprime , proprio come un normale respiro , da cui mi fa scaturire un urlo di terrore , ricordandomi che nessuno abita nel mio stesso appartamento.
Sento le coperte muoversi al mio fianco , ed una voce che dice : - cazzo ti urli , moccioso ?- la voce di Levi , susseguita da l'accensione di una luce proveniente dal comodino .
Imbarazzato, sento le guance accaldarsi e porto le coperte davanti alla faccia , borbottando delle scuse.
Poi , nella mia mente si fanno spazio un paio di domande : perché Levi è nel mio appartamento ? Perché sta dormendo proprio con me ?
Abbasso le coperte , vedendolo che mi sta guardando con un sopracciglio inarcato .

- cosa ci fai nel mio appartamento ?-
Chiedo in modo quasi inudibile , notando che sulla sua faccia compare un cipiglio confuso.

- sveglia ! guarda che questo è il mio appartamento .-
borbotta , mettendosi in posizione seduta sul letto .
Mi ci vogliono più di due minuti per realizzare ciò che sta accadendo.

- cosa ?!-
Mi trattengo dall'urlare solo perché i nostri vicini potrebbero sporgere denuncia per dei rumori molesti.

- eri ubriaco fradicio...non ti reggevi in piedi .- si stiracchia la schiena e si appoggia allo schienale del letto.
Mi limito ad annuire .
- e poi mi hai toccato il cazzo.- mormora , e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva .- se solo non fossi stato Ubriaco , ti avrei riempito di botte .-

come se non fosse già successo.

Deglutisco rumorosamente :- perché mi hai riempito di botte ?- sussurro , vedendolo che inarca un sopracciglio , quindi abbasso la testa e gioco con le mani già attorcigliate sul grembo .
- la volta scorsa .-
Sussurro e sbuffa .

-lo so , moccioso. Ho capito che sono vecchio , ma non rincoglionito, le cose le ricordo bene .... Comunque , questa è solo una mia opinione , ma , secondo il mio modo di vedere le cose, la disciplina migliore è il dolore !-
Poggio i polpastrelli sulle tempie e me le massaggio, dato che il dolore mi martella ancora la testa .
Mugolo leggemente .

- cosa c'è , Jeager ?-
Lo guardo.
Da quanto in qua mi chiama per cognome ?

- mi fa un po' male la testa.-

Sospira :- ti vado a prendere un'aspirina .-
Scosta le lenzuola da sopra le gambe e si alza .
Da qui, posso Ben notare che lui sta in boxer ,e , tra l'altro , gli fasciano alla perfezione quel culo così tondo che si ritrova . Arrossisco, affondando la testa nel cuscino .

-non guardarmi il culo. Lo so che è bello , ma me lo rovini così .-
Dice in modo ironico e Sento il suo guardo di fuoco sulla mia schiena . Alzo di poco la testa , stringendo appena le gambe , ed annuisco , ritornando poi con la testa nel cuscino.

Lo sento allontanarsi, aprendo e chiudendo la porta della stanza , per poi ritornare e , alzando il capo, vedo che in mano ha un bicchiere con una pasticca bianca , nell'altra mano.

Lo ringrazio e , dopo di che , si ristende sul letto.
- dormi ,ora .-
Mi volto e lo guardo.
- non riesco a dormire.- sussurro.- puoi rimanere sveglio con me ?-

Grugnisce e , con forza , a denti stretti , risponde :- va bene . Però se domani non dovessi alzarmi , ti taglierò il cazzo.- ridacchio leggermente .
- perché non riesci a dormire ?-
Domanda , poi, dopo un paio di minuti di silenzio.

- ho paura rivedere quell'incubo orribile .-
Lo vedo annuire in silenzio e ci mettiamo a parlare del più e del meno , fin quando entrambi in cadiamo nelle braccia di Morfeo .

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La sveglia trilla , segnando l'inizio di un'altra giornata , Levi grugnisce incazzato un:-sveglia di merda .-
E tira un pugno sulla sveglia per poterla spegnere .
Un ottimo buongiorno per iniziare la giornata.
Riapro lentamente gli occhi, mormorando:- buongiorno anche a te .-
Mi guarda , poi guarda anche il cuscino:- hai sbavato.- socchiude gli occhi in due fessure e stira la schiena , mentre io arrossisco, balbettando delle scuse .
- non fa niente . Alzati.-

Dopo che entrambi ci ritroviamo in cucina , Ben svegli , lui cerca tra i vari stipiti qualcosa a me sconosciuto, dopo di che dirige lo sguardo in alto:- cazzo.-
Si mette sulle punte e cerca di arrivare allo stipite in alto. - aiutami, moccioso.- annuisco e mi faccio spazio vicino a lui, per potergli prendere del te , sotto sua commissione .
- grazie .- mormora , prendendo una bustina in mano ed immergendola nell'acqua , già riscaldata in precedenza.

Poggia l'orlo della tazza fumante sulle labbra e ne beve un sorso.
Guardo ogni suo minimo movimento.
- vuoi qualcosa ?-
Scuoto la testa per l'ennesima volta e , dopo aver messo la tazza sul bancone , alza la testa , ritrovandoci faccia e faccia .
I suoi occhi magnetici guardano i miei, e , lentamente , afferrandomi per il colletto della felpa , poggia le labbra alle mie . Sento da subito le guance accaldarsi.

Perché mi sta baciando ?

Chiudiamo entrambi gli occhi e lui approfondisce il bacio, aggiungendo la lingua , mentre poggia le mani tra i miei capelli per poterli stringere leggermente .

Da quanto tempo desideravo il suo sapore sulle mie labbra .
Quel miscuglio di tabacco e te uniti in un aroma particolare .

- va a scuola .-
Borbotta , dopo essersi staccato, e prende di nuovo la tazza fra le mani.

- subito.-
Balbetto e , dopo averlo salutato , ancora confuso dal gesto, esco dal suo appartamento, correndo al piano di sotto per poter prendere il motorino.