Cap 1
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Era una giornata come le tante, forse non come le solite. Io e le mie amiche abbiamo deciso di dormire in campeggio questa notte, di andare nel mezzo della foresta e di dormire con il falò acceso e le chitarre. Sarebbe stata una serata perfetta tra amiche, mangiando carne alla brace, mash mallow e cantare intorno al fuoco per guardare le stelle. Ecco, questo mi serviva, rilassarmi immezzo alla natura tra il verde del prato e il bianco dei fiorellini che davano allegria. Suonarono al mio campanello, scesi di corsa dalle scale e aprii, Micaela, Carolina e Giulia mi stavano aspettando sulla soia "allora Giulia sei pronta?" mi chiese Carolina entrando dentro casa e scrutando la situazione, non c'era nessuno, "si pronta andiamo" dissi prendendo lo zaino da campeggio e la chitarra. Salii sul mini camper e la musica a palla era accesa, Giulia si mise alla guida mentre io Carolina e Micaela ci sedemmo sul tavolino in ansia per l'arrivo "ti immagini troviamo dei strafighi nell'area campeggio?" disse Carolina accennando un sorriso timido "magari" disse Micaela iniziando a fare una risata romorosa "bhe non sarebbe male" disse Giulia dal volante "e tu Giugi?" Giugi era il mio soprannome, siccome eravamo due Giulie nel gruppo io ero Giugi, il nome da bambina più scemo che conosca ma, in fondo mi piaceva "speriamo" dissi io iniziando a ridere insieme alle altre. Dopo 30 minuti arrivammo, il posto era mozzafiato vicino a un lago fantastico. Avevamo acceso il fuoco e iniziammo a stendere la tovaglia a quadri per mangiare panini, bibite e schifezze varie "meno male che siamo venute immezzo alla natura" disse Micaela ridendo "e perchè dissi curiosa "mangiamo tutte ste schifezze" disse lei, scoppiammo tutte in una risata "io vado a cercare la legna" disse Giulia "ti accompagno" dissi finendo di sistemare la tovaglia e alzandomi "ok" disse lei aspettandomi. Girammo un pò in lungo e in largo quando io accidentalmente caddi in una buca "Giugi ti sei fatta male?" disse Giulia avvicinandosi a me "ehm, diciamo che stavo meglio prima ma non tanto" disse cercando di alzarmi, incuriosita guardai altrove dove un ragazzo stava guardando la scena, era alto moro con due occhi verdi intenso, era un ragazzo davvero da togliere il fiato "serve aiuto?" disse avvicinandosi con una velocità assurda, non so se ero io a perdere lentamente i sensi o a essere lui particolarmente veloce, mi prese leggermente in braccio e in un attimo mi ritrovai quei intensi occhi verdi a guardare i miei occhi marroni che confronto ai suoi sembrano insignificanti. In quel momento mi sentivo al sicuro come se avessi trovato un posto dove sentirmi bene "Giulia, Giulia tutto bene?" disse Giulia guardandomi mentre ero incantata a guardare quei splendidi occhi verdi, ero ferma incantata come se non ci fosse nessuno solo noi due "ti senti..meglio?" disse interrompendo quel silenzio "si" dissi alzandomi barcollando "ai" dissi appoggiando la caviglia "che ne dici se ti fascio il piede? Sentiresti meno dolore.." annui leggermente dopo le sue parole, Giulia rimase lì in silenzio "Giulia io ti aspetto al campo" disse raccogliendo la legna "ok a dopo Giu.." dissi con un filo di voce, non volevo che mi lascasse sola, li, con quel ragazzo.. "come ti chiami?" disse lui ad interrompere il silenzio "Giulia, non si è capito?" dissi facendo una risatina "no, anche l'altra ragazza si chiamava Giulia non riuscivo a capire" disse lui facendo una piccola risata "e tu come ti chiami?" dissi curiosa "Lionel, mi chiamo Lionel e.." disse trattenendosi "e?" dissi io aprendo leggermente gli occhi " e..e..e ho 16 anni" quelle parole non sembrano vero, c'è si aveva 16 anni da quello che avevo intuito ma sembrava che ci fosse altro "anch'io" dissi arrossendo leggermente lui sorrise. Mi disse di aspettare 5 metri prima dalla postazione del suo campeggio, non so bene il perchè ma dopo 3o secondi ritornò con la fascia in mano, mi fece sedere su un ceppo di legno delicatamente prendendomi la gamba e iniziando a massaggiare il punto dolente "come va?" disse continuando il massaggio lento e delicato "perchè fai questo?" dissi piegando la testa "bhe perchè sei una ragazza in difficoltà e poi sei anche carina voglio aiutarti" disse sorriedendo "ok" dissi ricambiando il sorriso. In poco tempo fini la fasciatura e se ne andò via correndo,sempre veloce come se volesse non vedermi più, eppure quel ragazzo mi aveva affascinato aveva quel non so che che mi faceva sentire unica, una principessa. Arrivai al campo dove c'erano le ragazze che mi fissarono per tutta la serata senza dire una parola.
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La musica calma gli spiriti
ParanormalUna ragazza come le tante,con i stessi problemi degli adolescenti normali ma con una vita molto complicata. Si ritroverà tra la realtà e la sovrannuralità più completa.Il suo cuore è diviso a metà, una parte appartiene al misterioso e intrigante vam...