Quel pomeriggio arrivarono Michael Luke è Lizzie. Li feci salire nella mia stanza ed estrassi i libri dal mio zaino, lo stesso fecero loro. Michael prese in mano una chitarra che si trovava nell'angolo della stanza.
"Non toccarla, me la regalò mio padre" dissi allarmata e con una punta di tristezza.
"Scusa" disse Michael mortificato.
"E tuo padre?" Chiese Luke che aveva tanto tatto.
"I miei sono divirziati"
"Sei davvero fortunata" disse con disinteresse continuando a guardare i poster attaccati alla parete.
"Cosa ti fa credere che avere una famiglia divisa mi renda fortunata?"
"Un solo genitore non ti darà mai tutte le limitazioni che te ne danno due, non credi?"
"Solo dopo aver perso le cose che hai ti accorgi della loro importanza, non credi?" Ribattei innervosita. Il ragazzo mi accennò un sorriso, che io ricambiai con un'occhiata rabbiosa.
Subito dopo ci mettemmo a studiare, dopo poco la nostra concentrazione fu disturbata da Luke.
"Ho visto che ti piacciono i Green Day" disse Luke.
"Oggi non ne vuoi proprio sapere di studiare eh?" Gli rispose Michael.
"Sì mi piacciono,ma non ho mai avuto la possibilità di andare ad un loro concerto". Luke mi osservò con uno strano sorrisetto in volto per almeno cinque minuti, lo ignorai semplicemente. Tutti i miei sentimenti di amore per lui si stavano trasformando in sentimenti di disprezzo. Come poteva aver detto tutte quelle cose così stupide?
Arrivò la sera e i tre dovettero tornare a casa,quindi li accompagnai alla porta e li salutai amorevolmente.
Dopo qualche decina di minuti però, sentii bussare alla porta. Mia madre si affrettò ad andare ad aprire, e a mia grande sorpresa vidi Josh, il compagno di mia madre , che portava con lui un ragazzo abbastanza alto dagli occhi e dai capelli scuri. Guardai mia mamma come per dire " che ci fanno quì?". La donna era estremamente furba, e sapeva che se avessi saputo l'identità degli ospiti avrei trovato una scusa per non rimanere a cena, e quindi non mi disse niente. Josh mi salutò stringendomi una guancia tanto forte che se avesse tirato un po' di più sarebbe riuscito a strappermela. Il ragazzo si presentò timidamente.
"Piacere Calum" mi disse porgendomi la mano che afferrai.
"Io sono Hazel" gli risposi sorridendo.
Mia madre mi consigliò di portarlo con me in camera mia, per non rimanere soli entrambi. Salimmo le scale ed appena entrammo si guardò intorno affascinato.
"Ti piace?"gli chiesi conoscendo già la sua risposta.
"Questa camera è grandiosa". Lo ringraziai per il complimento, e ci sedermi entrambi sul letto sbuffando contemporaneamente. Cominciammo a parlare di noi, per conoscerci meglio. Dopo un po' arrivammo a parlare delle nostre famiglie.
"I miei sono divorziati e mio padre vive in Europa" gli dissi.
"Mia madre è morta". Il mio viso impallidì, ed i miei occhi si intristirono.
"Come? Se posso chiedere"
"In un incidente stradale, un idiota le venne incontro con la sua auto. Mi manca così tanto" una lacrima incorniciò il suo viso, ed io senza pensarci lo avvolsi in un abbraccio. Lui continuò a piangere più forte,ed io lo rassicurai dicendogli che sarebbe andato tutto bene, ma entrambi sapevamo che non era così, i nostri genitori si sarebbero sicuramente sposati e noi avremmo sofferto per sempre la nostalgia delle persone che ci avevano lasciato. Calum si raddrizzò.
"Scusa" mi disse.
"Non c'è niente per cui tu debba scusarti". Non conoscevo per niente il ragazzo, ma lo sentivo vicina a me, come se ci fosse qualcosa che cu accomunasse.Si asciugò le lacrime, ed in quel momento entrò mia madre che ci comunicò che la cena era in tavola. Ci sedemmo tutti, e cominciammo a mangiare, mi accorsi che Josh e Calum erano terribilmente diversi, e sinceramente non riuscivo a capire cosa mia mamma potesse mai trovarci in una persona tanto tipo da "battute squallide". Il figlio invece era timido e sincero, e questo mi piaceva. Odiavo l'idea che Josh potesse diventare il mio nuovo padre, ma mi sarebbe piaciuto più di ogni altra cosa avere un fratello come Calum.