capitolo 3

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Il giorno seguente mia madre mi buttò giù dal letto come faceva ogni singola mattina. Presi degli skinny neri, una maglia e le mie Vans preferite,e mi precipitai in bagno. Dopo dieci minuti scarsi ero già pronta. Lavata, vestita e truccata alla perfezione. Quando Lizzie veniva a dormire a casa mia era sempre sorpresa dalla mia velocità nel prepararmi. Uscii di casa per andare a scuola, e feci il solito tragitto insieme a Lizzie e Ashton. Noi insieme, eravamo una specie di trio inseparabile,facevamo praticamente tutto insieme, anche se ovviamente avevamo altre compagnie. Arrivammo a scuola in ritardo, ad aspettarci all'entrata c'era la preside Smith, la madre di Lizzie che ci incenerì con lo sguardo.
"Scusi per il ritardo signora preside" disse Ashton mortificato.
"Se farete ancora ritardo sarò costretta a punirvi" ribattè la donna.
Entrati nel largo corridoio Ashton si divise sa noi per andare alla sua lezione di filosofia, io e Lizzie avevamo storia, e sapevamo che quell'arpia della professoressa ci avrebbe rimproverate.
"Che gusto c'è ad avere tua madre come preside della scuola e non trarne alcun vantaggio?" Mi chiese Lizzie
"Non ne ho idea" le risposi ridacchiando. La signora Smith non aveva niente contro di me, al contrario pensava che fossi una ragazza studiosa e garbata (povera illusa) ma quando si trovava sul posto di lavoro, metteva da parte le faccende personali e diventava severa con chiunque, con sua figlia più di tutti.
Entrammo in classe mentre la professoressa stava scrivendo qualcosa alla lavagna. Essendo girata, non si accorge di noi che sgattaioliamo verso gli ultimi banchi.
"L' Australia fu scoperta nel..." la professoressa si interruppe, e vedendoci distratte, ci rimproverò.
"Si tratta comunque del nostro paese, potreste mostrare almeno un minimo di interesse" ringhiò.
"Non si è nemmeno accorta del ritardo" comunico a Lizzie ridacchiando. Finalmente suonò la campanella, e chiesi alla mia amica di Luke: il pensiero che vagava nella mia testa dal giorno prima.
"Sono nuovi, si sono trasferiti da un'altra scuola,e mia mamma mi ha chiesto di aiutarli ad adattarsi. Perché?"
"Niente, ero solo...curiosa". Non volevo che Lizzie sapesse della mia cotta per Luke, sapevo che dalle sue labbra non sarebbe mai uscito, ma Luke l'avrebbe sicuramente capito. Ogni volta che io e lei ci troviamo davanti al ragazzo che mi piaceva lei iniziava a guardarmi in modo strano, ed io arrossivo subito.

Qualche ora dopo

Finalmente arrivò l' ora di pranzo, ed ovviamente seduti allo stesso tavolo di Lizzie c'erano Luke e Michael. Mi sedetti al loro tavolo e cercai di apripre una conversazione, ero intenzionata a conoscere Luke.
"Perchè oggi non ci incontriamo per studiare?"
"Certo" disse Luke, Michael annuì.
"Allora oggi a casa mia, Lizzie vi darà l'indirizzo".
Tornai a casa e spalancai la porta.
"Per la settimana prossima verrà tuo padre". I miei genitori erano divorziati, dicevano sempre che tra loro non funzionava, ma non mi importava più di tanto. Non avevo mai avuto un buon rapporto con mia madre, parlavo e mi confidavo solo con mio padre, e quando se ne andò rimasi sola. Mia madre frequentava un uomo, erano una coppia. Mi spaventava il fatto che mia mamma potesse rifarsi una vita, ed in questo modo influenzare la mia. Non volevo un nuovo padre, e anche se era un tipo simpatico non volevo che diventasse un sostituto di mio padre.
Mia mamma mi ripeteva sempre che lui aveva un figlio della mia età e che comunque non sarei rimasta sola.

Frustration 《Luke Hemmings》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora