capitolo 16

25 4 0
                                    

Stavo sempre peggio. Ero sola, ero stata abbandonata e non riuscivo a pensare ad altro che a loro. Stavano realizzando i loro sogni, e non potevo,non volevo impedirlo solo per egoismo. Volevo che loro fossero felici, volevo essere felice anch'io, ma come,senza loro? Ero a pezzi e non sapevo come ricostruire il mio cuore che era stato rotto e fatto in mille pezzi. Sinceramente non provai mai conforto in droghe o cose simili, non trovavo conforto in niente, ero frustrata e lo accettavo. Non cercavo si cambiare la mia vita per essere felice. Mi faceva così piacere ricevere messaggi di Michael ogni tanto, mi diceva che mancavo a tutti loro, ma ovviamente non ci credevo, sapevo bene di mancare solo a lui, Cal Luke ed Ash mi evitavano continuamente e trovavano sempre una scusa per non parlarmi. Non facevo niente della mia vita, studiavo in modo superfluo e non avevo Interessi, ero depressa Ero stressata. La mia insegnante, la signorina Simpson, mi consigliò di scrivere di tutto ciò che mi succedeva e di sfogarmi così, mi aveva sempre detto che avevo talento, mq non ci credevo. Seguii il suo consiglio, e terminati gli studi, pubblicai un libro. Questo parlava della mia vita, di come fosse stata influenzata da quattro ragazzi speciali, mi soffermai particolarmente su Luke, gli dedicai capitoli interi, ovviamente diedi ai personaggi nomi diversi. Volevo che loro lo leggessero, volevo che sapessero tutto quello che stavo provando per colpa loro, tutto quello che mi avevano fatto e come mi ero ridotta. Loro erano diventati la colonna sonora della mia vita, li seguivo sempre,ogni canzone,tour, concerto, ero sempre al corrente di tutto. Ogni volta che scrivevano una canzone ero in estasi. Un giorno andai su YouTube, e vidi una loro nuova canzone .

"I want to breathe you like your vapor
I want to be the one you remember
I want to feel you love like the weather
All over me, all over me"

Si chiamava "Vapor" e sapevo che era dedicata a me, ma comunque si sentiva che in quei periodi Luke aveva una nuova fiamma. Arzaylea, si chiamava, andiamo...chi chiama la propria figlia "Arzaylea"? Tralasciando i particolari, fecero molto scandalo, e questa ragazza si comportava male con le fans, ma sinceramente non mi importava più, era la sua vita e se voleva stare con lei poteva farlo ma non posso negare che lo amavo ancora, e che non avevo mai smesso di amarlo.

Luke ' s pov

Lessi il suo libro, lo leggemmo tutti in realtà. Quella ragazza aveva talento, e l'avevo sempre saputo. Sapevo che quel libro parlava di me, di noi, di come fossimo felici e di come io rovinai tutto. Volevo contattarla, oramai avevamo raggiunto la fama, ed al produttore non importavano più le nostre compagnie sentimentali, ma non mi avrebbe risposto. L'avevo ignorata per anni e non potevo certo aspettarmi di avere tutte le sue attenzioni. Sì, la canzone "Vapor " era dedicata a lei, Hazel aveva scritto un libro su di noi, allora io scrissi una canzone. Ero disperatamente solo, e non riuscivo a trovare una ragazza che mi amasse come mi amava lei. Era insostituibile, e lo sapevo bene. Ben presto trovai una ragazza, a lei non importava il mio amore, stavo con lei solo per cercare di sostituire Hazel, cercavo di dimostrarle amore, ma non ci riuscivo più di tanto. Arzaylea aveva capito che non l'amavo, ma non le importava. Aveva bisogno di attenzioni, ed io avevo bisogno di qualcuno a cui dare attenzioni, era la perfetta combinazione.

Hazel's pov

Presto mi arrivò un messaggio di Michael.
Mike:" noi siamo quì, a Sidney, ti va di venire per il mio compleanno? Magari potresti anche fermarti per un po'"
Io:" ovviamente sí"
Ovviamente no. No che non mi andava. Non volevo rivederli, non volevo affrontarli. Non volevo affrontare Luke, ma non volevo deludere Michael, era da due lunghi anni che non ci vedevamo, mi mancava e ci teneva davvero tanto a rivedermi. Ricordavo ancora la data del suo compleanno: venti novembre. Guardai il calendario e mi accorsi che domani era il compleanno di Michael, quindi feci le valige, finii di sera e non riuscivo a dormire, non riuscivo riuscivo a pensare di doverli incontrare di nuovo dopo tanto tempo. La mattina dopo mi svegliai stanchissima, avevo dormito sí e no un paio d'ore, mi misi al volante del mio suv nero e partii verso casa loro.

Frustration 《Luke Hemmings》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora