capitolo 18

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Michael :"volete che vi lasci soli?"
Luke:"sí, grazie amico"
Mike stava per andare quando lo fermai.
Io:"no, resta quì, non fare un passo"
Michael si fermò.
Luke:" andiamo...non ne vuoi proprio parlare? "
Io:"non c'è niente di cui discutere, i fatti parlano chiaro"
Luke:"no ti sbagli, in realtà..."
Prima che Luke potesse finire entrò Arzaylea che mi porse la mano presentandosi con fare altezzoso. Mi presentai anch'io e Luke mi guardava triste.
Arzaylea:" Luke andiamo? Ricordi che dovevamo uscire?"
Mi girai verso di lui.
Io:"la tua ragazza ti sta chiamando Lucas"
Gli dissi con le lacrime agli occhi. Vedevo che Luke era distrutto, ma non potevo perdonarlo,dovevo lasciarlo con Arzaylea, come giusto che fosse. La ragazza prese la mano del biondo quasi in lacrime in modo possessivo, e lo tirò verso la porta.
Tutto ciò successe sotto gli occhi di Michael, che mi abbracciò, ed io iniziai a piangere tra le sue braccia. Quando mi ebbe tranquillizzata mi accompagnò nella mia stanza e dato che era sera ormai, mi misi a letto.

La mattina seguente dormivo come un sasso, ma all'improvviso Michael entrò in stanza e gridò che mi dovevo alzare. Avvolsi la mia testa nel cuscino.
Io:"nooo Michael"
Mike:" ci aspetta una grande giornata da passare tutti insieme"
Io:"no Michael resterò quì a deprimermi come ho sempre fatto"
Michael:"aaaaah ho capito, è per Luke!"
Disse sarcastico.
Io:"sí è per lui e non ho voglia di divertirmi"
Michael :"lo vuoi un consiglio?"
Io:"spara"
Michael:" prova ad ascoltare la sua versione dei fatti, poi mi racconterai tutto ed io vedrò se ha detto il vero ti va?"
Io:"grazie Mike"
Michael:" bene, quindi ora vado a chiamare Luke"
Io:"no Michael sono in pigiama"
Non mi ascoltò ed uscì dalla stanza.
Dopo pochissimo arrivò Luke che si sedette vicino a me nel letto.
Io:"racconta"
Il biondo cominciò a parlare della loro opportunità, del produttore, e di tutto il resto. Quando finì di raccontare rimanemmo zitti per un po' quando poi io ruppi il silenzio.
Io:"Scusa ok?"
Luke:"perché non ricominciamo tutto da capo?"
Io:"in che senso?"
Luke:"come se ci fossimo appena conosciuti. Ti va?"
Io:"mi va"
Gli porsi la mano in segno di amicizia e lui mi abbracciò. Quelle braccia mi erano mancate così tanto. "Ora riconquistami forza Lucas" pensavo continuamente, ma le mie speranze che lasciasse Arzapanza erano vane. Quando Luke uscì, raccontai tutto a Michael e lui confermò.
Michael:"oggi ti va di andare a fare un giro?"
Io:"certo, avvisa gli altri"
Michael :"in realtà intendevo solo io e te"
Io:"ah certo va bene uguale"
Era un appuntamento? Oh mio Dio. Io non sapevo se ci volevo andare, ma non volevo tirargli uno di quei pali assurdi che poi ti fanno pensare "mai na gioia" e ti spingono ad ascoltare le canzoni di Adele. Alla fine mi aveva solo chiesto di uscire, non di sposarlo. Quindi mi preparai in fretta e scesi da lui. Prima di uscire di casa indossò il suo giubbotto di pelle nera e fece un giro su se stesso.
Michel:"ti piace? È nuovo"
Io:"sí è molto bello"
Michael:"spero di non rovinarlo il primo giorno,di solito lo sporco di pizza o ci butto qualcosa di viscido sopra"
Iniziai a ridere come un'imbecille. Presi il mio giubbino di pelle ed uscimmo.Mi portò al parco, mi fece ridere tantissimo con le sue battute, era un bel tipo, sembrava quasi me. Il cielo iniziò a ricoprirsi di nuvoloni grigi, e ben presto cominciò a piovere. Il punto era che noi non avevamo obrelli, eravamo al parco ed i negozi erano chiusi. Dopo un po' sembrava che avessi fatto il bagno, e stavo letteralmente congelando. Michael si tolse la giacca e la alzò per ripararci dalla pioggia, mi accostai vicino a lui ed alzai la testa per guardarlo mentre cercava di trovare la via di casa. Mentre guardavo la sua pelle candida ed i suoi lineamenti perfetti, lui abbassò il capo, mi sorrise e mi disse "che c'è?"
Io:"niente è solo che..."
Michel:"che cosa?"
Disse ridendo.
Io:"sei così dolce a sacrificare la tua giacca nuova"
Gli risposi diventando tutta rossa.
Michael:"per te questo ed altro"
Aaaw. Che dolce che era. Trovammo presto un posto dove ripararci dalla pioggia nell'attesa cessasse.
Michael:"Hazel "
Io:"dimmi"
Micheal:" non credo che sia proprio il momento adatto per dirtelo visto che sembriamo un paio di calzini appena usciti dalla lavatrice ma... tu mi piaci molto e vorrei mi dessi una possibilità "

Frustration 《Luke Hemmings》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora