Nei giorni successivi Naruto e Sasuke non si incontrarono e non si sentirono. Ad esclusione di una rapida uscita al planetario organizzata dall'università.
Naruto era sempre stato affascinato dalle stelle e quella piccola gita non poteva perdersela, così aveva inserito il suo nome nell'elenco.
Sasuke era passato per caso davanti alla bacheca centrale e vedendo l'iniziativa aveva sbuffato, però quando l'occhio gli era caduto sul nome dell'ultimo partecipante, un'idea perversa gli aveva invaso la mente. Così aveva aggiunto anche il suo nome sperando di essere messo vicino a lui.
Altrimenti avrebbe trovato uno scusa per farsi cedere il posto.
Quando Naruto arrivò erano già tutti seduti, cercò l'unico posto rimasto libero e rimase di sasso vedendo chi era il suo compagno.
Sasuke era arrivato fra i primi e aveva notato con piacere che le poltrone erano molto grandi e divise a gruppi di due, perfette per la sua idea.
Aveva negato a tutte le ragazze che glielo avevano chiesto la possibilità di sedersi vicino a lui, così alla fine quello era rimasto l'unico posto libero per quel dobe ritardatario.
Naruto era molto stupito "Teme cosa ci fai qui?"
Sasuke ghignò "Giochiamo?"
Naruto non capì, ma iniziò a preoccuparsi.
Appena le luci si spensero, regnò il buio più assoluto, Naruto non riusciva a distinguere il viso di Sasuke poco distante da lui.
Il posto era magnifico sembrava di essere in cielo fra le stelle.
Appena partì la voce che spiegava le varie costellazioni, Naruto sentì la mano di Sasuke accarezzare la sua intimità e pensò "cazzo ecco cosa aveva in mente ..."
Sasuke si avvicinò al suo orecchio "Non puoi fare rumore altrimenti ci scopriranno"
Sentendo il sesso di Naruto diventare duro lo tirò fuori dai pantaloni e senza dire niente si abbassò fra le sue gambe.
Naruto non sapeva cosa fare la sua mente gli gridava di fermarlo, anche se era molto buio non erano soli, erano circondati da molte persone, se fosse successo qualcosa e avessero acceso le luci all'improvviso?
Ma quando sentì la lingua di Sasuke lambire il suo sesso ogni pensiero razionale se ne andò.
Portò una mano fra i capelli di Sasuke per incitarlo a continuare e l'altro braccio davanti alla bocca. Si morse l'avambraccio con forza per evitare di far rumore.
Sasuke sentendo la sua mano fra i capelli ghignò e prendendolo completamente in bocca continuò il suo lavoro.
Man mano che si avvicinava l'orgasmo i denti di Naruto affondavano sempre di più nel suo braccio.
Al momento dell'apice si sentì completamente stordito e il sapore ferroso del sangue invadergli la bocca.
Sasuke cercò di ingoiare senza tossire, si pulì le labbra e si rialzò "Complimenti dobe"
Naruto avrebbe voluto fare il broncio, ma un sorriso ebete non voleva abbandonare le sue labbra.
Era stato un orgasmo potente e strepitoso... Sasuke si era dato decisamente da fare, il buio che li avvolgeva e l'adrenalina data dal fatto di essere circondati da persone ignare aveva reso tutto più eccitante.
Adesso voleva ricambiare ...
Si avvicinò all'orecchio di Sasuke e disse semplicemente "Adesso tocca a me" e si abbassò fra le sue gambe. Sorrise trovando il sesso di Sasuke già in tiro, si era eccitato anche lui a fargli la pompa.
Sasuke ghignò e disse piano "Non riuscirai a farmi gemere"
Dovette rimangiarsi ciò che aveva detto, appena Naruto prese a leccare e succhiare il suo glande dovette impegnarsi molto per cercare di resistere e non far uscire nessun rumore.
Alla fine fu costretto a portarsi una mano davanti alla bocca, mentre con l'altra stringeva forte i capelli biondi, Naruto si muoveva veloce e lo stava portando inesorabilmente all'orgasmo.
Quando venne, buttò fuori l'aria che non si era accorto di trattenere.
Naruto ingoiò, però un po' di liquido bianco scivolò lungo il sesso di Sasuke, Naruto lo leccò per pulirlo poi si rialzò e sussurrò "Ti ho fatto vedere le stelle".
Sasuke lo afferrò per i capelli e tirandolo a sé lo bacio, le lingue andarono bramose ad invadere la bocca dell'altro, assaporando i propri umori mischiarsi, in un bacio che sapeva di sesso.
Si rimisero a sedere ancora ansimanti senza dirsi più niente, mentre la realtà di ciò che avevano fatto li colpì lasciandoli storditi.
Sasuke aveva semplicemente pensato di stuzzicarlo, di toccarlo e di lasciarlo insoddisfatto, per godersi la sua faccia arrabbiata, non c'era nessun pericolo, sarebbe stato facile nascondere la mano.
Ma poi quando si era ritrovato al buio, la sua mente se ne era andata a fare un giro e lui si era lasciato prendere dalla lussuria e dalla voglia di farlo godere, mettendo a rischio ogni cosa ... per l'ennesima volta dovette ammettere che Naruto era pericoloso, aveva un potere su di lui assoluto ...
Naruto pensò semplicemente che Sasuke era la sua droga, riusciva a risvegliare in lui i pensieri più perversi mandando "a fanculo" quel poco di buon senso che aveva.
Poco dopo si riaccesero le luci e uscirono dal planetario senza dirsi niente come dei semplici sconosciuti. Ognuno se ne ritornò a casa, non potevano permettere che nascessero dei dubbi su di loro.
Dopo quella piccola parentesi non si incontrarono più, la possibilità di vedersi per caso era troppo bassa in un'università grande come quella di Tokyo essendo iscritti a facoltà diverse, quella del planetario era stata una fortuna inaspettata.
Inoltre entrambi erano troppo orgogliosi per fare una semplice telefonata, perché significava ammettere di sentire la mancanza dell'altro e che la loro relazione era qualcosa di più di semplice sesso.
Così si crogiolarono nella voglia di vedersi impossibilitati a dargli soddisfazione ripensando a quelle erotiche stelle.
La serata della cena arrivò in fretta.
Sasuke si trovava davanti allo specchio a chiedere alla propria immagine perché continuava a portare avanti quella farsa.
Vide vicino al suo riflesso l'immagine del suo letto e la sua mente masochista gli ripropose il ricordo ancora nitido di Naruto nudo ammanettato al palo.
Sentì l'eccitazione corrergli lungo la schiena e la voglia irrefrenabile di averlo nuovamente lì.
Si diede del cretino non era il momento di pensare a lui, sarebbe andato alla cena e avrebbe fatto come sempre il suo dovere, comportandosi in modo impeccabile.
Si infilò la giacca del suo completo scuro fatto su misura, prese le chiavi della macchina e uscì dal suo appartamento come sempre perfetto pronto per la sua sfilata.
Sakura lo avrebbe esibito come un trofeo e lui si sarebbe limitato a rimanerle accanto con la sua espressione fredda e distaccata.
Arrivato a casa Haruno, una villa al mare estremamente elegante, Sakura gli corse incontro e come aveva previsto gli si artigliò al braccio conducendolo in giro per la sala a conoscere tutti gli ospiti della serata.
Anche i genitori di Sakura erano molto orgogliosi del fidanzato della figlia. Il secondogenito di una famiglia molto influente e prestigiosa, inoltre lo studio legale Uchiha era il più importante di Tokyo.
Per questo era invitato a tutte le loro serate pubbliche.
Naruto non aveva nessuna voglia di passare quel venerdì sera a casa a studiare.
Anche se non voleva, i segni che ancora aveva ai polsi non facevano che riportargli alla mente quello che aveva fatto con Sasuke e la sua mente sadica continuava a ricordargli che quella sera lui si trovava insieme alla sua fidanzata e quelle cose le avrebbe fatte con lei.
Si diceva che era normale, infondo era con lei che stava, la loro era solo una storia di sesso niente di più, però non riusciva a non sentire una punta di gelosia.
Gaara lo guardava sospettoso mentre lui continuava a fissare la stessa schermata sul suo portatile da più di 10 minuti.
Gli si avvicinò da dietro e passandogli le mani sul torace, si abbassò a parlargli all'orecchio.
"Se non hai voglia di studiare io so come passare il tempo in modo molto divertente"
Naruto sorrise "Lo sai che per certe cose preferisco le donne"
Gaara gli diede un bacio sul collo e poi se ne andò senza aggiungere altro.
Ultimamente i tentativi di Gaara di fare sesso con lui si erano fatti più insistenti e Naruto iniziava a temere che avesse qualche sospetto riguardo alla sua relazione con Sasuke.
In quel momento fortunatamente gli arrivò una chiamata da Kiba.
"Ciao Naru non dirmi che studi anche questa sera?"
"Ci provo ... perché?"
"Noi andiamo in un locale che hanno appena aperto. Ci saranno tutti anche diverse ragazze. Non puoi mancare"
"Ed infatti non mancherò. Dammi solo il tempo di prepararmi e vi raggiungo"
"Grande! Ti mando l'indirizzo. A dopo"
"A dopo"
Naruto era felice Kiba lo aveva salvato, una serata con gli amici era proprio quello che gli ci voleva per non pensare a Sasuke e rimettere ordine al suo orientamento sessuale.
Lui era etero, Sasuke era solo una pazzia del momento, e quella sera sarebbe andato alla ricerca di una bella ragazza con cui fare sesso.
Un'occasione perfetta per invitare anche Gaara e dimostrargli quali erano le sue preferenze.
Sentì il suono di un messaggio, Kiba gli aveva mandato l'indirizzo e il nome del locale.
Chiuse il portatile e andò a cercare il suo amico.
Era nella sua camera e stava guardando il suo armadio per decidere cosa mettere, forse aveva già un appuntamento.
"Stai per uscire?"
Gaara lo guardò interrogativo pochi minuti prima l'aveva praticamente cacciato dalla sua camera.
"Forse ... dipende."
Naruto preferì mettere subito in chiaro il motivo della sua domanda, affinché non si facesse strane idee "Kiba mi ha appena chiamato... Andiamo tutti insieme in un nuovo locale in centro chiamato "Konoha", se non hai nessun impegno ... vuoi venire con noi?"
Gaara ci pensò un attimo, poi decise di unirsi all'uscita, era curioso di capire chi era il ragazzo che era riuscito a fare sesso orale con Naruto.
"Ho un appuntamento, ma ancora non abbiamo deciso dove vederci, posso invitarlo lì così andiamo là insieme. Per il ritorno non dovrei avere problemi..."
"Ok mi vado a preparare."
La pazienza di Sasuke era già arrivata al limite, quella serata sembrava interminabile, non vedeva l'ora di poter andare finalmente a casa.
Certo avrebbe preferito passare quelle ore in modo più divertente, magari facendo sesso con un dobe biondo ...
Basta pensare a lui! Si disse, cos'era un animale in calore?
Fortunatamente sembrava ormai volgere al termine la sua condanna, Sakura non lo aveva abbandonato neanche per un minuto fino a quel momento, lo aveva presentato a tutti gli ospiti sempre ben salda al suo braccio, adesso invece era andata a parlare con sua madre chiedendogli di attenderla un momento così dopo avrebbero potuto andare a casa.
Mentre attendeva il ritorno di Sakura, la mente gli ritornò al demone biondo che gli aveva contaminato la mente con il suo veleno fatto di piacere e lussuria, chissà cosa stava facendo?
Era venerdì sera e sicuramente non sarebbe rimasto a casa a poltrire, forse era in qualche locale con qualche ragazza prima di portarsela a letto. Cosa che avrebbe fatto anche lui per cercare di attenuare quel potere che Naruto esercitava su di lui.
Sakura ritornò tutta contenta.
"Ho detto a mia mamma che questa sera torno a dormire in città perché domani ho un gruppo di studio..."
Sasuke non rispose, non capiva perché quella dovesse essere una bella notizia.
Sakura proseguì "Ino è uscita con un gruppo dell'università e mi ha detto che ha puntato un ragazzo e questa sera non se lo lascerà scappare ... quindi non tornerà a casa. Puoi fermarti da me."
Sakura sapeva che Sasuke amava la sua privacy e non permetteva a nessuno di invadere i suoi spazi, non le aveva mai permesso di rimanere a dormire nel suo appartamento perciò quella era un'occasione perfetta da non perdere.
Sasuke ci pensò un attimo, poi si disse: perché no?
Avrebbe fatto sesso con lei e magari avrebbe passato una notte senza pensare a Naruto legato nel suo letto.
Erano giorni che malediceva quella sua idea, quando era in camera finiva sempre per sentirsi eccitato e desiderare di legarlo nuovamente e scoparlo per ore ...
Salutarono i genitori di Sakura e poi partirono per rientrare in centro.
Naruto era molto contento di essere uscito con i suoi amici si stava divertendo con Kiba e Shikamaru, era un po' che non si vedevano. Anche le ragazze erano molto carine.
Tra loro c'erano anche le amiche di Sakura, Ino e Hinata.
Quando le aveva conosciute non si era comportato molto bene, per colpa di Sasuke se ne era andato senza nemmeno salutare.
Forse era meglio se chiedeva loro scusa.
Si avvicinò alle ragazze.
"Ciao ragazze, Vi ricordate di me? Sono il cretino che è andato via senza salutare... volevo chiedervi scusa." E fece uno dei suoi meravigliosi sorrisi
Ino lo guardò male "Fa come vuoi."
Hinata invece divenne tutta rossa "Non preoccuparti."
Naruto sorrise, evidentemente a Ino lui non interessava, era da inizio serata che non aveva occhi che per Shikamaru e cercava in tutti i modi di attirarlo fra le sue grinfie.
Hinata al contrario sembrava attratta da lui.
Rimase a chiacchierare con lei e più il tempo passava più era certo che la ragazza non avrebbe rifiutato, così decise di fare una piccola prova.
Si sporse verso di lei, le fece una piccola carezza sulla guancia guardandola negli occhi e poi passandole una mano fra i capelli, si abbassò e la coinvolse in un bacio che di innocente non aveva niente.
Hinata ne fu sorpresa, ma anche molto contenta e ricambiò con entusiasmo.
Naruto sorrise, era perfetta per il suo proposito.
Aveva le curve nei punti giusti, era mora come piaceva a lui, peccato gli occhi li avrebbe preferiti scuri come quelli di Sasuke.
A quel pensiero si diede dell'idiota non era proprio il momento di pensare a lui.
Si staccò dal bacio e cercò di ritornare con la mente alla ragazza, ma gli era difficile continuava a vedere gli occhi neri e profondi di Sasuke, così decise di andare a prendere qualcosa da bere, l'alcool lo avrebbe aiutato a cancellarlo dalla sua mente.
Si scusò con Hinata e assicurandole che sarebbe ritornato subito per andare in un posto più tranquillo, si diresse al bar.
Al bancone vide Gaara, si sedette vicino a lui e ordinò la cosa più forte che avevano.
Gaara lo guardò perplesso.
"Sei solo?"
Naruto sorrise "Non per molto"
Gaara gli si avvicinò "Se vuoi io posso farti compagnia"
Naruto si guardò attorno "Non eri con qualcuno?"
"Sì, ma per te mi posso sempre liberare"
L'alcool iniziava ad entrare in circolo e la curiosità che aveva sempre avuto si fece più irrefrenabile, così non riuscì ad impedirsi di chiedere "Perché ti attiro così tanto?"
Gaara sorrise aspettava quella domanda da tanto tempo "Ho ammirato il tuo fisico, tutti i giorni per quasi due anni, durante le attività del club di nuoto e posso dire con certezza che hai esattamente ciò che mi piace in un ragazzo..."
Naruto lo guardò sorpreso non si era mai accorto che alle superiori Gaara lo guardasse con desiderio.
Gaara proseguì "E poi ti ricordi l'ultimo torneo che abbiamo fatto insieme"
Naruto annuì "Quello con cui noi ragazzi del terzo anno abbiamo detto addio alle attività del club"
"Sì, quando hai scopato quella ragazza di un'altra scuola nello spogliatoio"
Naruto sgranò gli occhi "E tu come lo sai?"
"Non vedendoti arrivare sono ritornato indietro per aspettarti, per andare insieme a festeggiare la vittoria. Quando sono arrivato ti stavi spingendo dentro quella ragazza piegata a novanta appoggiata al lettino dei massaggi che gemeva di piacere. Mi hai trasmesso delle sensazioni talmente forti da farmi desiderare di essere al suo posto. Sono rimasto a guardare tutto il tempo procurandomi piacere da solo, masturbandomi e spingendomi le dita dentro, immaginandomi fossi tu. Da allora sei il mio sogno proibito che presto o tardi realizzerò"
Naruto era rimasto senza parole, non sapeva cosa dire così si limitò alla scusa che usava sempre "Mi dispiace, ma io preferisco le ragazze"
Gaara fece uno strano sorriso che Naruto non riuscì a identificare "Non ne sarei più tanto sicuro"
Stava per ribattere, quando vide avvicinarsi un ragazzo più grande con lunghi capelli biondi legati in una coda di cavallo e un sorriso compiaciuto.
Gaara si alzò dallo sgabello "Adesso vado, ma ne riparliamo"
Poi rivolto al nuovo arrivato gli sorrise "Deidara finalmente ... mi stavo annoiando"
Deidara gli cinse la vita con un braccio e dopo avergli dato un bacio senza preoccuparsi di essere visto gli disse malizioso sorridendo a Naruto "Non mi sembrava", poi lo portò via.
Naruto lo salutò, contento di aver troncato quella conversazione che stava diventando pericolosa. L'ultima frase rivoltagli da Gaara gli aveva fatto drizzare le orecchie.
Il pensiero gli volò nuovamente a Sasuke.
Anche l'alcool non glielo aveva fatto dimenticare.
Chissà se in quel momento era già fra le cosce di Sakura?
Sentì il desiderio di fargli sapere che anche lui si sarebbe dato da fare.
Prese il cellulare e digitò
"Dubito sappia farti urlare quanto me ..." e inviò.
Stava per metterlo via, ma ci ripensò e si diede del baka non voleva fargli sapere che si sarebbe portato a letto una ragazza anche lui?
Era ormai certo che Hinata non gli avrebbe detto di no, mentre la bacia aveva vagano con le mani sul suo corpo e lei non lo aveva fermato. Così digitò
"Mi sa che preferisco i capelli scuri ... ma questa sera ha due belle tette."
Ritornò al tavolo e sorrise vedendo Ino avvinghiata a Shikamaru che sbuffava infastidito guardando da un'altra parte.
Il suo amico sembrava sempre disinteressato a tutto, ma aveva sempre un gran successo con le ragazze.
Si era lasciato solo qualche settimana prima con Temari, la sorella di Gaara, e adesso aveva nuovamente una bella bionda avvinghiata addosso.
Se lo avesse visto Temari non l'avrebbe passata liscia ... non si lasciavano mai definitivamente.
Guardò Hinata dall'altro lato del tavolo che lo guardava implorante, si sentiva di troppo in quella situazione.
Naruto le sorrise, era ora anche per lui di concludere e portarsi a casa la sua damigella.
Come arrivarono nell'appartamento, Sakura era tutta elettrizzata avrebbe passato la notte con Sasuke dopo giorni che non si scambiavano nemmeno un piccolo bacio.
Appena dentro Sakura si aggrappò al suo collo e fece combaciare le loro labbra, Sasuke ricambiò con freddezza, ma questa era la normalità non si era mai sprecato in baci o abbracci.
Si staccò e guardandolo in modo languido gli disse "Puoi andare a fare la doccia per primo se vuoi"
Sasuke annuì e si chiuse in bagno.
Mentre era sotto la doccia calda non riusciva a smettere di pensare che il sesso che stava per fare non lo attirava minimamente, si sentiva come una pietra fredda che non prova niente.
Tutto l'opposto di quello che sapeva trasmettergli Naruto, lui sapeva fargli andare a fuoco tutto il corpo, sentiva il sangue diventare lava incandescente pronta ad esplodere.
Che cosa ci faceva lì? Perché non era con lui?
Semplice, lui non era gay, fra loro non c'era niente, era solo sesso dettato dagli ormoni impazziti della loro età.
Tutto era iniziato per curiosità e nient'altro e adesso si erano fatti travolgere dalla lussuria.
Forse il problema era Sakura, forse con un'altra ragazza sarebbe stato tutto diverso ...
Cercò di cacciare quei pensieri e di concentrarsi su quello che stava per fare.
Finì di lavarsi e uscì dal bagno con solo un asciugamano legato in vita.
Sakura lo guardò ammirata e disse solo "Aspettami faccio in un attimo" prima di sparire anche lei in bagno.
Sasuke entrò in camera, Sakura aveva preparato tutto nei minimi dettagli: candele, musica di sotto fondo, incenso profumato, lenzuola di raso.
A lui quelle cose romantiche non gli erano mai interessate, non avevano nessun effetto su di lui.
Sakura aveva anche piegato accuratamente i suoi vestiti sulla sedia.
In quel momento sentì il suo telefono squillare, chi poteva essere così idiota da mandargli un messaggio a quell'ora della notte?
Gli venne in mente solo un dobe e non riuscì a resistere alla tentazione di andare a controllare.
Quando lesse il messaggio imprecò "Idiota presuntuoso! Chi si credeva di essere?"
Si incavolò perché sapeva che aveva ragione, era quello che aveva pensato anche lui prima sotto la doccia.
Stava per rispondergli, mandandolo a quel paese, quando gli arrivò il secondo messaggio che trasformò la rabbia in gelosia.
Quello stronzo voleva fargli sapere che stava per scoparsi una ragazza.
A lui non poteva fregargliene di meno! E poi anche lui stava per fare la stessa cosa ...
Iniziò a camminare per la stanza indeciso su cosa fare, voleva far finta di niente, infondo non era il suo ragazzo e chi si scopava erano cavoli suoi, poteva portarsi a letto anche tutta l'intera popolazione di Tokyo e a lui non sarebbe dovuto fregare niente e invece non riusciva a restare indifferente.
Per l'ennesima volta da quando l'aveva incontrato agì senza dar ascolto alla sua mente che gli gridava di lasciarlo perdere.
Gli rispose "Dove sei?"
Naruto si era appena seduto vicino a Hinata, quando sentì il cellulare vibrare, era certamente Sasuke, non resistette alla tentazione di guardare.
Cosa significava quel messaggio? Non era con Sakura? Sentì una strana eccitazione
"Sono al Konoha il nuovo locale in centro"
La risposta fu immediata "Sono lì fra 10 minuti, fatti trovare davanti all'entrata"
Naruto rilesse due volte il messaggio, che accidenti voleva? Non gli restava che andare a sentire di persona.
Cercò di convincersi che era solo per curiosità se accettava di fare quello che gli chiedeva e cercò di ignorare l'eccitazione crescente all'idea di quell' incontro imprevisto sotto il naso di tutti.
Chissà se con Sakura aveva già concluso oppure gli era andata male?
Prima avrebbe ascoltato cosa aveva da dirgli di così urgente e poi glielo avrebbe sicuramente chiesto e in base alla sua risposta avrebbe deciso cosa fare.
Si alzò dal tavolo e con un semplice "Torno subito" si avviò all'uscita.
Sasuke aveva appena finito di vestirsi quando Sakura entrò nella camera con una sottoveste tutta trasparente. La ragazza lo guardò allarmata "Sasuke perché ..."
Lui non la fece finire "Scusami ma devo scappare. Sarà per un'altra volta"
La superò e uscì di fretta lasciandola basita.
Mentre guidava per le vie di Tokyo si diede dell'idiota, quella era proprio un'azione da fuori di testa. Quel dobe lo stava facendo impazzire.
Quando arrivò davanti al locale Naruto era già lì ad aspettarlo.
Accostò e tirò giù il finestrino, il biondino si avvicinò e si appoggio con le braccia all'apertura infilando la testa dentro, con aria strafottente, in attesa.
Sasuke disse imperioso "Sali"
Naruto sorrise "Perché dovrei?"
Sasuke voleva andarsene in fretta davano troppo nell'occhio "Ho voglia di scopare"
Naruto rimase sorpreso non si aspettava una frase così diretta, lo rendeva stranamente felice sapere che Sasuke lo desiderava, ma doveva ancora chiarire perché era lì "Se la tua ragazza non ti ha soddisfatto non venire da me"
Sasuke sbuffò "E' colpa del tuo messaggio dobe se l'ho lasciata in bianco. Adesso prenditi le tue responsabilità "
Naruto stava per mettersi a ridere pensando a Sasuke che leggendo il suo messaggio lasciava Sakura sul più bello, poi però un pensiero lo travolse "Sei geloso perché stavo per scoparmi Hinata?"
Sasuke si sentì avvampare davanti a quella accusa, perché, se pur non volesse ammetterlo nemmeno a se stesso, infondo sapeva che era stato quello il sentimento che lo aveva costretto a correre fino lì "Non farmi ridere Dobe! Stai zitto e monta!"
Naruto sorrise "Oggi tocca a me ricordatelo ..."
Sasuke sbuffò "Basta che ti muovi"
Naruto montò in macchina felice della piega imprevista che stava prendendo la sua serata e non pensò minimamente alla ragazza che stava abbandonando all'interno del locale, che fino a qualche minuto prima pensava di portarsi a casa.
Shikamaru non vedendo tornare Naruto decise di andare a cercarlo, preoccupato per averlo visto un po' alticcio.
Il buttafuori all'ingresso lo informò di aver visto un ragazzo biondo salire su una macchina sportiva scura senza alcuna costrizione.
Shikamaru decise di lasciar perdere e non preoccuparsi, forse aveva trovato una compagnia migliore.~¤~¤~¤~¤~¤~
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Una piega imprevista
FanfictionIn un'università grande come quella di Tokyo è praticamente impossibile incontrarsi, ma il destino tesse trame inaspettate stravolgendo la vita di due ragazzi, trasformandoli da rivali in amore ad amanti ... "Troppo bello per quanto stronzo..." Sas...