Un compleanno da recuperare e uno da aspettare

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La mattina dopo aver fatto colazione si diressero a casa Uchiha.
Fugaku aveva detto a suo figlio che lo aspettava nel suo studio per fargli capire come sempre che non aveva tempo da perdere.
La cosa che più preoccupava Sasuke non era quella di dire a suo padre che stava con un ragazzo, ma che si portava a letto il prezioso figlio del suo grande amico.

Naruto era molto agitato, non solo andava a conoscere il padre di Sasuke senza sapere esattamente cosa il moro avesse intenzione di dirgli, ma avrebbe conosciuto anche il miglior amico di suo padre, era la prima volta che si trovava faccia a faccia con il passato di suo padre, con qualcuno che lo aveva conosciuto a parte Jiraiya.

Quando arrivarono a casa Uchiha, Sasuke fece strada fino allo studio di suo padre. Prima di entrare disse solamente "Lascia parlare me, limitati solo a rispondere".
Naruto gliene fu grato perché in quel momento era troppo teso per sapere come affrontare quella situazione.

Sasuke entrò e saluto suo padre "Padre devo farti conoscere una persona"
Fugaku era in piedi davanti alla sua scrivania e aveva in mano un plico di fogli che stava esaminando. Alzò lo sguardo con scarso interesse.
Naruto entrò dietro Sasuke e si fermò al suo fianco.
Fugaku appena lo vide sgranò gli occhi incredulo e tutti i fogli gli caddero di mano "Minato..."
Naruto sorrise triste "No signore il mio nome è Naruto. Minato era mio padre"
Fugako si avvicinò al ragazzo.
Era incredulo Naruto era la copia perfetta di Minato.
L'immagine che lui ricordava, che aveva conservato gelosamente nei suoi ricordi, quando frequentavano l'università di legge insieme, adesso aveva preso vita ed era davanti a lui ...
"Non avrei mai immaginato di poterti incontrare dopo averti perso 15 anni fa ... Avrei voluto prendermi cura di te ... Minato era più di un fratello per me."

Fugaku avrebbe voluto chiedergli un'infinità di cose, avrebbe voluto fargli sapere quanto era stato male per la morte di suo padre, che insieme a lui era morta anche una parte di sé.
Avrebbe voluto dirgli che aveva veramente desiderato adottarlo, ma le parole faticavano a uscire, sentiva l'emozione premere per manifestarsi e farlo scoppiare in lacrime come un bambino.

Sasuke non poteva credere ai suoi occhi, erano anni che non vedeva suo padre emozionato. Il suo legame con Minato doveva essere davvero profondo.
Naruto sorrise, questa volta di gratitudine per l'affetto che sentiva nelle parole di Fugaku "Non si preoccupi, sono stato bene, Jiraiya si è preso cura di me."
Fugaku era stupito "Jiraiya lo scrittore?"
Naruto annuì.
"Ma è un mio cliente da anni ... e noi non ci siamo mai incontrati ..."

Sasuke decise di intervenire per dare un parvenza logica a tutta quella storia e non tirare in ballo Sakura "Ci siamo conosciuti la sera che ho portato quei documenti al Sensei, ma ho capito chi fosse solo dopo che mi hai parlato di quella foto." E indicò la foto alla parete.

Naruto si avvicinò per vederla meglio e rimase ad ammirarla.
Fugaku lo seguì e guardò anche lui l'immagine "Qui eravamo alla cerimonia di laurea ... anche tu studi legge?"
Naruto scosse la testa "No, sto facendo lettere, vorrei diventare uno scrittore." preferì non dirgli il motivo della sua scelta.
Nei libri poteva dare libero sfogo ai suoi pensieri, ai suoi desideri, poteva avere la sua giustizia. Poteva dare forma a ciò che voleva.
Fugaku sentì una punta di tristezza pensando che Naruto non avrebbe seguito le orme di Minato.

Sasuke decise che era ora di affrontare l'argomento più importante.
"Padre mi dispiace interrompervi, ma sono venuto anche per parlare di Karin"
Fugaku si girò e lo guardò serio "Spiegami perché lo hai fatto ... suo padre mi ha telefonato dicendomi che la ragazza è disperata perché l'hai lasciata senza una ragione valida."
Naruto si irrigidì in attesa di ciò che Sasuke avrebbe risposto.
Sasuke non abbassò lo sguardo "Una ragione valida c'è. Ho già qualcuno."
Fugaku lo guardò preoccupato "Cosa vorresti dire?"
Anche Naruto si preoccupò quando vide Sasuke avvicinarsi.
Il moro lo prese per mano e lo tirò a sé.
"Padre gradirei smettessi di cercarmi una fidanzata, visto che ne ho già trovata una"
Naruto lo guardò allibito "Ehi! A chi hai dato della fidanzata?!"

Fugaku non poteva credere a ciò che stava accadendo, aveva cercato di evitare in tutti i modi che ciò avvenisse e invece Sasuke andava ad innamorarsi proprio di lui ...
Il destino era proprio beffardo ...
15 anni prima avrebbe voluto prendere con sé Naruto e farlo diventare suo figlio adottandolo, ma non ci era riuscito.
Adesso gli si ripresentava davanti l'occasione di farlo entrare a far parte della sua famiglia, ma come fidanzato di suo figlio ...
Veramente ironico!
Non erano potuti essere fratelli, ma il fato li aveva comunque legati forse in modo ancora più profondo ... forse erano destinati a stare insieme fin da prima che nascessero ...
L'amore che c'era fra lui e Minato si era trasferito ai loro figli esplodendo e dilatandosi fino a diventare amore fisico ...
Era certo fosse amore, altrimenti Sasuke non si sarebbe spinto a tanto presentandoglielo ...

Cosa doveva fare? Impedirglielo visto che era certo che l'amore faceva solo soffrire?
Maggiormente un amore visto da tutti come sbagliato?
Oppure appoggiarlo perché non aveva mai visto Sasuke così determinato e sicuro di qualcosa?
"Minato tu cosa faresti?"

Adesso che aveva incontrato finalmente Naruto lo avrebbe considerato come un figlio, doveva prendersi cura anche di lui ...
Aveva sentito finalmente parte del suo dolore attenuarsi e il rammarico per non essere riuscito a fare niente per lui placarsi.
Naruto non era solo fisicamente uguale a Minato, ma aveva anche lo stesso bellissimo sorriso ...

Sasuke e Naruto attendevano impazienti la reazione di Fugaku che però tardava ad arrivare.

Fugaku prese un lungo respiro poi parlò "Ragazzi non posso dire di approvare ... Sapete a cosa andrete incontro? Non sarà una cosa facile, vi farà soffrire ... E io non voglio vedervi soffrire ... come ho sofferto io ... l'amore fa solo soffrire soprattutto un amore sbagliato ..."

Sasuke era stupito, non si aspettava che suo padre parlasse così, pensava avrebbe tirato fuori l'onore della famiglia ... iniziava ad avere il dubbio che fosse stato sempre solo una scusa.
Suo padre aveva cercato di farlo sposa per soldi solo per impedirgli di innamorarsi?
Era proprio assurdo ... ma anche infinitamente protettivo ... suo padre lo amava davvero.

"Padre non devi preoccuparti, siamo pronti a tutto. Abbiamo cercato di stare lontani, ma non ce l'abbiamo fatta ... preferisco soffrire per stare con lui piuttosto che senza di lui."
Naruto gli strinse forte la mano.
Fugaku guardò Naruto "E tu sei d'accordo?"
Naruto ricambiò il suo sguardo sicuro "Si signore, la penso come Sasuke. È la prima volta dopo la morte dei miei genitori che non mi sento solo ... anche gli incubi si sono attenuati"
Sasuke lo guardò stupito, non gli aveva mai detto di avere ancora quei terribili incubi.
Naruto vedendo la sua faccia stupita precisò "Come ti ho detto ieri, sogno spesso la morte dei miei genitori il sogno non è chiaro, però c'è sangue ovunque anche io ne sono imbrattato, urlo e nessuno mi sente ... Ci sono delle varianti ma il succo è questo ..."
Sasuke avrebbe voluto abbracciarlo ma non era il momento adatto.

Fugaku guardando il dolore negli occhi di Naruto rivide il proprio, avrebbe fatto qualunque cosa per attenuarlo.
Si rivolse nuovamente a Naruto "Sei già maggiorenne?"
(N.A. In Giappone si diventa maggiorenni a 20 anni)

Naruto lo guardò stupito per quella domanda "No mancano ancora due mesi"
Sasuke ghignò pensando "Mi sto scopando un minorenne".
Poi Fugaku si rivolse ad entrambi "Vi voglio chiedere solo una piccola cosa, aspettate di essere entrambi maggiorenni. Così avrete ancora del tempo per riflettere e dopo nessuno potrà più impedirvelo ... non vi sto dicendo di non vedervi, ma semplicemente di aspettate ancora questi due mesi prima di renderlo pubblico."

Naruto guardò Sasuke annuendo.
Sasuke sospirò non era nelle sue intenzioni tenerlo nascosto, voleva far sapere a tutti che Naruto era suo, ma decise di acconsentire.
Si aspettava che suo padre glielo impedisse, che lo minacciasse di diseredarlo ... quello era un piccolo prezzo da pagare.
"Va bene faremo come vuoi tu."

Sasuke e suo padre avrebbero voluto abbracciarsi, ma era troppo che non lo facevano e forse non ne erano nemmeno più capaci, quello che si erano detti era già un grande passo avanti ...
Così Sasuke si limitò a dirgli "Grazie padre"
Fugaku gli fece cenno di sì, poi si rivolse a Naruto "Per qualunque cosa tu possa avere bisogno, non hai che da chiedere."
Naruto sorrise e guardando Sasuke disse "Grazie, le sono infinitamente grato, ma ho già tutto ciò che voglio"

Appena furono fuori dall'ufficio, Sasuke guardò Naruto con uno strano ghigno "Mi sto scopando un minorenne ..."
Naruto mise il broncio "Perché tu non lo sei?"
"No, mio caro dobe ho compiuto 20 anni il 23 luglio."
"Perché non ho saputo niente?"
Sasuke non disse niente, ma lo guardò storto.
Naruto ci pensò un attimo e si rispose da solo.
Era avvenuto nel mese che non si erano né visti né parlati.
Si sentì terribilmente triste e in colpa per non aver festeggiato con Sasuke il raggiungimento della sua maggiore età.


Sasuke ripensò a quel giorno: era stato uno dei compleanni peggiori della sua vita, paragonabile a quello successivo alla morte di sua madre.
Come allora si era sentito terribilmente solo in mezzo a tante persone.

Suo padre aveva organizzato una festa con tantissimi ospiti, c'erano tutti i maggiori clienti dello studio, diversi uomini politici e persone importanti.
Poi naturalmente Neji, il signor Hiyuga era un socio di suo padre, Sakura, anche se si erano lasciati, e Karin la nuova fidanzata scelta da suo padre.
C'erano tante persone, tutte felici di augurargli buon compleanno, tutte persone che lui riteneva inutili e fastidiose.
Non capiva cosa ci fosse da festeggiare, il giorno dopo non sarebbe cambiato niente.
L'unica persona con cui avrebbe voluto al suo fianco non era presente, e mai lo avrebbe sentito pronunciare la parola "Auguri".
Naruto lo aveva lasciato, perché per lui era stato sempre e solo sesso, perché era diventato un gioco troppo pericoloso, presto qualcuno ne sarebbe venuto a conoscenza ...
Anche Sasuke inizialmente aveva pensato fosse la cosa giusta da fare, ma adesso la sua mancanza si faceva opprimente.
Avrebbe voluto chiedergli di tornare, ma come avrebbe potuto? Avrebbe dovuto rivelargli ciò che provava? Naruto lo avrebbe preso per pazzo. Anche lui dubitava di esserlo diventato ...

Così aveva cercato di sopravvivere a quella festa, a quella allegria che lui non sentiva, con il cuore che gli faceva male per la sua mancanza ...


La voce di Naruto lo ridestò dai suoi ricordi "Teme mi riporti a casa? Dovrei andare da Jiraiya."

Sasuke sentì un gran calore invaderlo, adesso Naruto era lì con lui e non lo avrebbe più lasciato andare e presto tutti avrebbero saputo che era solo suo.
Non aveva nessuna paura dell'opinione degli altri. Come aveva detto a suo padre preferiva soffrire per stare con lui che senza di lui.
Perché quello "senza di lui" era un dolore molto più grande che nessuno poteva sanare.

Sasuke ripensò alla promessa fatta a suo padre così prese il cellulare e mandò un messaggio a Suigetsu "Se dici a qualcuno di me e Naruto sei un uomo morto"

Poi rivolto a Naruto "Ok, ti ci porto io. E' ora che me lo presenti"
Naruto tremò a quelle parole, sicuramente si sarebbe scandalizzato di più Sasuke a conoscere Jiraiya che il contrario ... così cercò di prendere tempo "Che ne dici se ci andiamo con calma domani?"
Sasuke lo guardò sospettoso "Che differenza fa?"

Quella di andare da Jiraiya era solo una scusa, Naruto voleva andare a casa per organizzare una piccola festa di compleanno per Sasuke. Gli dispiaceva molto di non essere stato con lui ed non avergli potuto augurare "buon compleanno" ...
Però poteva rimediare organizzandone una tutta per loro.

Così sbuffò e mettendo il broncio sbottò "Ok non devo andare da Jiraiya ... voglio andare a comperare un regalo di compleanno per te ... sei contento? Adesso portami a casa altrimenti ci ripenso e non ti faccio niente..."
Sasuke scosse la testa era proprio un dobe "Il regalo me l'hai già fatto quando hai deciso di uscire con me"
Naruto lo guardò stralunato "O mio Dio! Dov'è finito il Teme? Non ti riconosco, un alieno deve averti sostituito con una copia... ridatemi il mio bastardo Sas'ke!"
Sasuke sbuffò "Baka" e lo colpì con uno scappello nella coppa.
"Adesso andiamo dobe"

Sasuke lasciò Naruto a casa e ritornò nel suo appartamento.

Verso sera ricevette un sms da Naruto che lo invitava ad andare a casa sua.
"Ti ho preso un bellissimo gattino. Vieni a giocarci ..."
Sasuke scosse la testa, era proprio un dobe cosa ci faceva lui con un gatto? E poi di norma non si svelava il regalo ...
Meglio così, si poteva preparare per il regalo idiota non adatto a lui, se si fosse trovato davanti il gatto senza sapere niente lo avrebbe sicuramente infamato. Forse era perché temeva la sua reazione che lo aveva avvisato prima...
Allora perché gli faceva un regalo del genere se temeva non gli piacesse ... forse piaceva a lui ...
Gli arrivò un nuovo messaggio "Se non lo vuoi lo terrò io, ma ti posso assicurare che è magnifico ... si chiama Kurama"
Ecco appunto ...
Sasuke emise un sospiro di rassegnazione e rispose "Arrivo"

Arrivato a casa di Naruto, suonò e la porta d'ingresso gli fu aperta senza dire niente.
Entrò in casa e la trovò stranamente silenziosa e di Naruto neanche l'ombra.
Poi sentì la sua voce provenire dalla camera "Vieni sono qua..."
Sasuke seguì la voce e aprì la porta della camera sicuro di trovare Naruto che giocava con questo fantomatico gatto e si preparò a fingere che gli piacesse, certo però di non riuscirci.
Invece ciò che vide lo lasciò senza fiato.

Naruto era steso sul letto, completamente nudo, con due orecchie da gatto e si leccava una mano fissandolo con uno sguardo malizioso e un sorriso perverso.
Non riuscì a dire niente, era troppo preso da quella visione, sentì l'eccitazione scorrergli in tutto il corpo, Naruto si era anche disegnato 3 linee su ogni guancia che assomigliavano a dei baffi.
Non era ciò che si aspettava, era il regalo più bello che potesse ricevere un "Naruto neko"
"Non vuoi venire a giocare con me?"
Sasuke si avvicinò al letto "Dobe adoro il tuo regalo. Ti donano le orecchie e i baffi ... però manca la coda"
Naruto sorrise si portò una mano al suo sesso e accarezzandolo disse "Ho la mia non ti basta?"

Sasuke si abbassò per baciarlo, Naruto portò le mani fra i capelli neri per aumentare il contatto e invadere con la sua lingua la bocca del moro.
Appena si staccarono Naruto afferrò Sasuke per una mano, lo scaraventò sul letto e gli salì sopra
"I gatti non si fanno dominare ricordatelo ... fanno sempre ciò che vogliono"
Detto questo iniziò a spogliarlo.
Sasuke lo lasciò fare curioso di vedere cosa avesse in mente.

Naruto prese a leccargli il collo, poi scese lungo la clavicola fino ai capezzoli che succhiò e mordicchiò facendoli diventare turgidi.
Sasuke sentiva l'erezione prendere forma, mentre Naruto continuava a scendere più in basso. Passò la lingua nel suo ombelico, poi per stuzzicarlo ancora saltò la sua erezione e si mise a leccare il suo interno coscia facendolo rabbrividire di eccitazione.
Sasuke si sentì stordito dalle sensazioni che Naruto riusciva a trasmettergli, quando finalmente prese a leccare con devozione il suo sesso mettendosi a gattoni fra le sue gambe, Sasuke non riuscì a trattenere un gemito.

Lo aveva guardato per tutto il tempo, era uno spettacolo da non perdersi per niente al mondo, si muoveva in modo sensuale come fosse un vero gatto.
Naruto afferrò saldamente in mano il suo sesso e dopo avergli succhiato il glande lo prese in bocca, Sasuke non resistette e portò le mani fra i suoi capelli per fargli aumentare il ritmo.
Quando Sasuke sentì l'orgasmo avvicinarsi lo fermò "Così mi farai venire"
Naruto si staccò un attimo e guardandolo negli occhi gli leccò la punta e disse "E' ciò che voglio".
Lo ricacciò in bocca cercando di farlo entrare tutto e riprese a muoversi.
Sasuke si lasciò andare godendosi quel sesso orale così travolgente.
L'orgasmo non tardò ad arrivare inondando la bocca di Naruto.

Naruto si rialzò e si protese a baciare Sasuke intento a riprendere fiato.
Un bacio estremamente eccitante che sapeva di sesso.
Sasuke si chiese da quando avesse iniziato ad amare sentire il suo sapore dalle labbra di Naruto ...
Naruto sorrise "Hai avuto il regalo ... Passiamo alla torta?"
Sasuke lo guardò curioso, cosa aveva in mente quel biondino hentai ...

Naruto uscì dalla camera e ritorno dopo pochi secondi con una bomboletta di panna montata.
Naruto si avvicinò al letto sbattendo il cilindro di metallo, si fermò davanti a Sasuke e guardandolo negli occhi, aprì la bocca e si spruzzò un po' di panna sulla lingua.
Dopo averla mangiata e essersi leccato in modo provocatorio le labbra prese a spruzzarsela addosso: sui capezzoli, sull'addome e soprattutto sul sesso turgido.
Sasuke lo guardava con lussuria, non amava le cose dolci, ma era sicuro che su Naruto la panna avrebbe avuto un sapore fantastico.
Naruto lo guardò voglioso "Vuoi mangiarti la tua torta?"
Sasuke ghignò "Con piacere"
Si alzò dal letto e si avvicino a lui. Prese a seguire con la lingua la traccia lasciata da Naruto leccando la panna e ciò che c'era sotto.
Quando arrivò al suo sesso si mise in ginocchio e continuò il suo lavoro facendo gemere Naruto, appena fu completamente pulito lo prese in bocca e iniziò a muoversi.
Naruto afferrò la mano di Sasuke e se la portò in bocca leccando e succhiando le dita per fargli capire che voleva andare oltre.
Sasuke ne fu molto contento, portò le dita ormai bagnate alla sua apertura e violandola prese a spingere in lui, aumentando contemporaneamente il ritmo della sua bocca sul suo sesso.

Naruto sentì le gambe cedere per quel doppio trattamento che gli stava dando un piacere incredibile.

Le allargò maggiormente e appoggiò le mani sulle spalle di Sasuke per avere maggiore un sostegno.
Venne dopo poco con un gemito liberatorio.

Sasuke lo fece girare e con lo sperma che aveva ancora sulla lingua leccò la sua apertura.
A Naruto girava la testa e sapeva che da lì a poco il piacere sarebbe ripreso più intenso.
Sasuke si sedette sul bordo del letto e trascinò con sé Naruto facendolo sedere sulle sue gambe, sul suo sesso teso, per penetrarlo da dietro.
La violazione non fu delicata, ma era poco che lo avevano fatto e il dolore fu sopportabile.

Sasuke portò una mano al sesso di Naruto per stimolarlo e l'altra alla sua testa per fargliela inclinare e aver libero accesso al suo collo per poterlo torturare.
Quando Sasuke alzò gli occhi ciò che vide lo fece eccitare ancora di più.
Proprio davanti a loro c'era un grande specchio che prima non aveva notato. Gli rimandava l'immagine di Naruto completamente nudo a gambe divaricate seduto sulle sue che si mordeva il labbro inferiore in attesa e il suo sesso nuovamente turgido stretto fra la sua mano.
Naruto portò le mani sulle gambe di Sasuke per fare forza e muoversi per fargli capire che era pronto. Sasuke abbandonò il sesso di Naruto e portando le mani sotto le sue cosce fece uscire il proprio membro e poi rientrare.
Naruto portò la sua mano al proprio sesso per darsi piacere e guardò nello specchio che gli rimandò l'immagine erotica di ciò che stavano facendo e le loro facce stravolte dal piacere.
Non avrebbe mai creduto che sarebbe stato così eccitante vedersi essere posseduti, ma con Sasuke tutto prendeva un altro significato ...

Sasuke prese a muoversi sempre più forte continuando a guardare lo specchio per vedere Naruto contorcersi e ansimare dal piacere mentre con la mano si masturbava.
Gli teneva le gambe divaricate per poter vedere il suo sesso affondare in lui quando lo alzava e lo riabbassava.
Quelle immagini erano troppo eccitanti unite ai gemiti di Naruto, voleva affondare di più in lui e con più forza, cosi lo fece alzare e dopo averlo fatto mettere a 90 appoggiando le mani sul letto, afferrandolo per il bacino rientrò in lui da dietro con una potente spinta facendolo boccheggiare, poi prese ad affondare in lui con forza per godere maggiormente.

Naruto appoggiò la testa sul letto per portare nuovamente una mano al suo sesso ormai al limite per il piacere travolgente che Sasuke gli stava facendo provare.
Raggiunsero l'orgasmo poco dopo insieme.
Si stesero sul letto sfiniti.
Sasuke lo attirò a sé e con un accenno di sorriso "Il migliore regalo che potessi chiedere."
Poi toccando le orecchie che ancora Naruto indossava aggiunse "Come ti è venuto in mente? Ho dovuto trattenermi per non stuprarti subito ..."
Naruto sorrise compiaciuto "Sei stato tu a paragonarmi ad un gatto... ricordi?"
Sasuke ripensò a quel giorno, alla telefonata di Sakura, e a come Naruto lo aveva stuzzicato. Sembrava passata un'eternità.
Molte cose erano cambiate e anche se ancora non potevano uscire allo scoperto, adesso aveva ben chiaro ciò che provava per quel ciclone biondo che aveva sconvolto completamente la sua vita dandole un senso.
Sasuke guardò lo specchio che gli rimandava immagine di loro due abbracciati "Quello ieri non c'era ..."
Naruto sorrise "L'ho visto in un negozio e ho pensato di comprarlo, visto che ti piacciono tanto i giochini erotici ... dovevo attaccarlo al soffitto ma non ho avuto tempo ..."
Sasuke gli diede uno scappellotto "Non confondiamo le carte ... sei tu quello pervertito dobe!"
Naruto scoppiò in una sonora risata e si accoccolò meglio fra le braccia si Sasuke.


Dopo un po' Naruto si alzò dal letto e andò alla scrivania, prese una piccola scatolina e la porse a Sasuke "Auguri Teme"
Sasuke la prese stupito "Non me l'hai già fatto il regalo?"

Naruto sorrise per la prima volta imbarazzato, non era da lui essere romantico "Volevo avessi qualcosa che ti ricordasse di me." Poi aggiunse per alleggerire il momento "Oltre ai succhiotti" e indicò il torace di Sasuke tutto segnato.
Sasuke si guardò, non se ne era reso conto "Dobe..."
"Così siamo pari ... e adesso muoviti aprilo"

Sasuke tolse il coperchio e vide all'interno 2 anelli uguali. Li prese in mano e li guardò, non erano esattamente identici, erano entrambi in argento larghi e piatti e avevano inciso un simbolo Kanji, ma uno rappresentava il sole e l'altro la luna.
Naruto sorrise "Penso che ci rappresentino perfettamente" afferrò quello con la luna "Questo è il mio".
Sasuke dovette concordare, Naruto era come il sole, non solo per i suoi capelli biondi, era allegro e splendente e non potevi non accorgerti di lui. E adesso era il suo sole.

Naruto guardò il suo, appena li aveva visti aveva pensato fossero perfetti.
Sasuke era come la notte silenzioso e misterioso, ma se lo guardavi ne rimanevi ammaliato come di fronte alla splendente luna piena. E lui ne era rimasto stregato.

Sasuke se lo infilò e poi lo guardò dubbioso, era bellissimo, ma non avrebbero potuto indossarli "Non passeranno inosservati ... e noi lo abbiamo promesso"
Naruto sorrise furbo "Ho pensato anche a questo."
Tirò fuori dalla scatolina un cordoncino nero "Tu lo porterai al dito e io al collo, infilato in questa collana. Nessuno lo vedrà. Poi dal giorno del mio compleanno lo potrò indossare."
Sasuke se lo infilò al dito e poi si sporse verso Naruto per dargli un tenero bacio. Era la prima volta che si scambiavano un bacio così, un bacio che esprimeva per una volta non il loro desiderio, ma il loro amore.

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Eccoci qui.
Mancano solo 2 capitoli alla fine della storia.
Due capitoli in cui Sasuke e Naruto continueranno a sistemare le cose per far sì che quello che c'è fra loro diventi una vera storia ... senza dimenticare però il sesso

Una piega imprevistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora