L'inferno lontano da te

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Il giorno dopo aver rotto con Sakura, Sasuke andò come promesso a parlare con suo padre.
Dopo aver preso appuntamento si recò nel suo ufficio.
Fugaku lo accolse dicendo "Ho solo 5 minuti. Spero sia importante"
Sasuke non si fece intimorire e gli comunicò semplicemente ciò che era andato a dirgli senza tanti giri di parole "Io e Sakura ci siamo lasciati"
Suo padre lo guardò come se non si aspettasse niente di più da lui e liquidò la questione freddamente "Vedrò di rimediare".
Sasuke sentì forte l'impulso di chiedergli come mai suo fratello era un degno partner in affari, tanto da averlo fatto entrare a tutti gli effetti socio dello studio, mentre considerava lui solo capace di portare avanti il nome Uchiha?
Ancora una volta preferì stare zitto.

Stava per andarsene quando la sua attenzione fu catturata da una foto che non aveva mai notato.
Il suo cuore perse un battito ...
Fugaku giovane, presumibilmente all'università, era abbracciato ad un ragazzo che era la fotocopia di Naruto.
Che cosa significava? Non resistette alla curiosità di chiedere spiegazioni.

Si avvicinò alla foto "Padre chi è il ragazzo con te in questa foto?"
Fugaku stava per dirgli che non aveva tempo, ma appena vide quale stava indicando, il suo sguardo si addolcì e si avvicinò anche lui all'istantanea.
"Minato il mio migliore amico. Abbiamo fatto l'università insieme. Era il migliore avvocato di New York"
Fugaku ne parlava con orgoglio e con un'infinita tristezza, così Sasuke si sentì autorizzato a chiedere ulteriori spiegazioni.
"Era?"
"Sì, lui e la moglie sono morti 15 anni fa in un tentativo di rapina finito male. Non so se è stata una fatalità o se c'era un mandante."
"Cosa te lo fa pensare?"
Fugaku si avvicinò alla finestra e guardò fuori "Purtroppo è solo una sensazione. Non ho niente per provarlo. Però Minato era candidati a sindaco di New York e aveva buonissime possibilità, ma era un uomo troppo integerrimo per quel ruolo ...
Appena ho saputo della tragedia sono partito per gli Stati Uniti, per andare a controllare di persona come si fossero svolti i fatti, ma non ho trovato niente ... tutto troppo pulito."
Sasuke avvertì chiaramente la tristezza e il dolore nelle parole di suo padre e si sentì assalire dagli stessi sentimenti davanti alla possibilità che quel tragico evento riguardasse Naruto, così fece la domanda che più di tutti gli premeva "Avevano dei figli?"
"Sì un maschio della tua stessa età, non ricordo il nome. Ero andato a New York anche per prendermi cura del bambino, per adottarlo, sapevo che non aveva più parenti in vita. Ma una volta arrivato là, mi hanno detto che qualcuno se ne era già occupato, però non mi hanno voluto dire nient'altro. La privacy di un minore è sacrosanta. Non ho più saputo niente."

Sasuke era sbalordito, non poteva essere una coincidenza, gli assomigliava troppo per non essere suo figlio, e poi quanti giapponesi biondi con gli occhi blu esistevano?
Lui di Naruto non sapeva niente, solo che non aveva più i genitori e che era nato a New York. Davvero troppe coincidenze.

La consapevolezza lo assalì lasciandogli l'amaro in bocca, Fugaku era disposto a prendersi cura del figlio del suo amico ...
Si era completamente dimenticato di che persona meravigliosa fosse suo padre, il grande dolore per la morte di sua moglie e unita a quella del suo migliore amico, lo aveva cambiato completamente, rendendolo cinico e freddo.

Il destino era proprio imprevedibile, lui e Naruto, era certo fosse lui, avevano rischiato di diventare fratelli.

Stava per dire a suo padre di Naruto, ma i ricordi di ciò che aveva fatto con lui lo riportarono alla realtà.
Era meglio che suo padre non sapesse niente di Naruto...
Doveva troncare ogni possibile contatto con lui e farlo incontrare con suo padre lo avrebbe catapultato in pieno nella sua vita e per lui sarebbe stato impossibile dimenticarlo.
Così preferì tenersi quel segreto dentro insieme alla certezza di aver perso per sempre non solo un amico e un amante, ma soprattutto colui che da sempre era destinato a stargli accanto ...




Naruto nei giorni successivi alla festa aveva evitato Shikamaru come la peste, non per paura che gli chiedesse qualcosa, non era nel suo carattere impicciarsi delle cose degli altri, anzi inizialmente aveva pensato di parlargli proprio per spiegargli come stavano realmente le cose, ma perché vedendolo i ricordi e le sensazioni che aveva provato quell'ultima sera con Sasuke gli sarebbero piombati addosso come macigni ... cose ormai perse per sempre che non avrebbero fatto altro che alimentare ancora di più il suo dolore.
Così aveva deciso di tenersi alla larga da lui.

Una settimana dopo però uscito da una lezione Naruto aveva trovato Shikamaru che lo aspettava fuori dall'aula.
Naruto si era sentito un bastardo per il suo comportamento.
Non era colpa di Shikamaru e non poteva mettere a rischio la loro amicizia solo per un suo tremendo errore ... in quel momento però non seppe dire se l'errore era stato cedere ai piaceri o decidere di privarsene.

Erano andati a bere un caffè insieme come se nulla fosse cambiato, la sola differenza era la tristezza malcelata di Naruto, seppur cercasse di essere il solito chiacchierone non riusciva a sorridere in modo sincero.
Cosa che non poteva passare inosservata. Infatti prima di andarsene Shikamaru gli disse in tono pacato "Per me puoi fare ciò che vuoi, però non penso che la decisione che hai preso, qualunque essa sia, sia quella giusta ... mi sembri tutto fuorché felice"
Naruto non ebbe la forza di replicare niente.
Shikamaru aveva ragione in quei giorni si sentiva come se tutto avesse perso colore, come se le percezioni dei suoi sensi fossero attutite, come se fosse avvolto da una densa nebbia che lo faceva sentire isolato dal resto del mondo.
Niente sapeva dargli un po' di felicità o riusciva a toccarlo in qualche modo.
Si sentiva come se fosse un altro a vivere la sua vita.
Forse era veramente la decisione sbagliata, ma non aveva alternative, Sasuke non sarebbe mai andato contro suo padre o avrebbe disonorato il suo nome solo per stare con lui. E lui era disposto ad accettare cosa significava stare con un ragazzo?
Sarebbe riuscito ad essere forte come Gaara e affrontare tutto a testa alta?
Adesso ripensandoci a mente fredda, forse i suoi amici non lo avrebbero mai abbandonato e degli altri gli importava veramente qualcosa?

Però il problema fondamentale era che non era solo una sua decisione e, anche se era stato lui a decretare la parola fine, era certo che Sasuke non avrebbe mai continuato la loro relazione con la possibilità di essere scoperti, non la riteneva così importante infondo non aveva mai nemmeno lasciato Sakura ... quello ne era una prova schiacciante.

Naruto si limitò a "Non avevo scelta ..."
Shikamaru sbuffò "Se ne sei convinto ... A domani ."
Shikamaru sapeva cosa significava perdere la persona amata, quanto dolore esso comportasse e come riuscisse ad ucciderti dentro lentamente, diverse volta ci era andato vicino, aveva rischiato di perdere Temari per degli stupidi litigi.
Erano stati mesi senza vedersi credendo che tutto fosse finito.
Fortunatamente con il passare del tempo avevano capito di non poter far a meno l'uno dell'altro e ultimamente le loro guerre erano più delle semplici scaramucce con dei focosi trattati di pace ...

Era convinto fosse quello il motivo per cui Naruto sembrava non essere più lui ... aveva perso il suo sole.

Naruto lo salutò sentendo quelle ultime parole rimbombargli nella mente "se ne sei convinto?"...
Sì, ne era convinto. Non aveva altra scelta.



*******


Era ormai un mese che non si vedevano e Sasuke non riusciva a non pensare a Naruto nemmeno per un momento.
Aveva lasciato immediatamente anche Sakura per evitare che glielo ricordasse.
Per la verità avrebbe dovuto anche cambiare macchina e appartamento.
Inoltre non era più andato nel bar in cui si erano masturbati e nemmeno in biblioteca, ma tutto sembrava inutile.
Anche il sonno non gli dava alcun sollievo, continuava notte dopo notte a sognare Naruto, a rivivere ciò che avevano fatto insieme, a rivedere centimetro per centimetro il suo bellissimo corpo nudo.

Sentiva continuamente un peso sullo stomaco, una mancanza che gli toglieva il respiro.
Come se la sua anima si fosse annichilita e vivere avesse perso il suo senso.
Non si sentiva così dalla morte di sua madre ... e la cosa lo disorientava, non sapeva che senso dare a tutto quel dolore ...

Anche quello che gli aveva raccontato suo padre non faceva che aumentare il suo tormento.

Sasuke non era uscito con nessuna ragazza, perché temeva che anche un solo bacio gli avrebbe riportato alla mente le emozioni travolgenti che gli trasmetteva Naruto ed era certo che nessuna avrebbe retto il confronto.

Però, suo malgrado, non era riuscito ad evitarle tutte, Ino, dopo aver saputo della rottura del suo fidanzamento con Sakura, aveva iniziato a dargli il tormento. Gli era sempre tra i piedi, fortunatamente non frequentavano la stessa facoltà.
Nonostante questo però era stato costretto diverse volte a cambiare le sue abitudini per evitare di incontrarla.
In più di una occasione era stato salvato dall'arrivo di Sai.

Sasuke pensava che una volta aver rotto con Sakura, Sai si sarebbe buttato a capofitto sulla ragazza e invece aveva smesso di corteggiarla spostando il suo interesse su Ino.
Pensandoci bene si rese conto che era esattamente ciò che l'amico faceva ogni volta: era sempre interessato alla ragazza che girava attorno a lui.
A Sasuke non gli era mai interessato questo suo insolito comportamento, poteva fare ciò che voleva, anzi se riusciva a portarsi via quella piattola bionda gliene sarebbe stato riconoscente.
Poi un pensiero gli invase la mente facendolo fremere di gelosia, se Sai avesse saputo di Naruto avrebbe corteggiato anche lui?
Si rilassò immediatamente, il pericolo non c'era, fra lui e Naruto non c'era più niente e nessuno lo avrebbe mai scoperto ... o quasi, ricordandosi i due ragazzi che li avevano sorpresi la sera della festa e il coinquilino di Naruto, che solo a nominarlo sentiva prudere le mani.

Adesso era tutto finito ... il pensiero gli ritornò al discorso fatto con suo padre ... e pensare che il destino aveva provato in tutti i modi a farli stare insieme ...




In quel mese Naruto era uscito con diverse ragazze, ma non era riuscito minimamente a dimenticare Sasuke e quello che lui riusciva a fargli provare, anzi erano riuscite solo a farglielo desiderare di più.
Era anche uscito con Sakura.

Lei lo aveva chiamato qualche giorno dopo la serata al locale. Gli aveva detto che lei e Sasuke si erano lasciati.
Naruto si era sentito particolarmente felice e aveva deciso di chiederle di uscire.
Erano stati a cena e poi a casa di Naruto.
Avevano fatto sesso, apparentemente era andato tutto benissimo, ma Naruto non era riuscito a pensare ad altro che a Sasuke, a come faceva lui sesso con Sakura, se era dolce oppure passionale, violento o delicato, se gli piaceva farlo con lei, se gemeva oppure se restava in silenzio ...
Appena raggiunsero l'orgasmo si sentì un vero bastardo, aveva fatto sesso con Sakura pensando a Sasuke.
Doveva mettere subito la parola fine, così quando la mattina dopo si salutarono fu molto duro, sicuro che lei non avrebbe accettato "Io in questo momento non me la sento di avere una relazione stabile. Vorrei fosse solo sesso."
Sakura ci aveva sperato, aveva sperato di poter diventare la ragazza di Naruto, però effettivamente lui non le aveva mai promesso niente.
Anche se Naruto le piaceva molto non se la sentiva, dopo mesi di incertezze dovute alla sua relazione con Sasuke, di accettare una storia fatta solo di sesso, adesso voleva qualcosa di solido e sicuro.
Sakura sorrise triste "Mi dispiace non è quello che cerco io".
Da quella mattina non si erano più sentiti, né visti.


Naruto aveva anche ricominciato a nuotare per tenersi occupato e avere meno tempo per pensare a Sasuke, ma anche quello pur essendo una cosa che amava non riusciva in quel momento a trasmettergli niente.

Ecco perché quando quella mattina il capitano della squadra di nuoto gli aveva chiesto di uscire lui aveva accettato. Forse con un altro ragazzo avrebbe finalmente dimenticato Sasuke.
Altrimenti sarebbe sicuramente impazzito.
Sapeva di rischiare molto, il ragazzo avrebbe potuto dirlo in giro, ma arrivati a quel punto non gli importava più niente.
Non si era mai sentito così solo, anche la sua anima lo aveva abbandonato, si sentiva un guscio vuoto. Che senso aveva avere amici se non aveva più se stesso?
Quella era l'ultima speranza che gli era rimasta per riprovare a vivere.

Con Gaara non ci aveva nemmeno provato perché si ricordava bene che quando gli aveva fatto il pompino aveva immaginato fosse Sasuke e adesso temeva di fare lo stesso se avesse provato a fare altro.
E poi ultimamente Gaara non gli faceva più le sue proposte oscene, forse aveva finalmente trovato qualcuno che lo teneva a bada o forse si era finalmente innamorato, anche se lui aveva sempre scartato categoricamente quella possibilità.
Tra l'altro erano già diversi giorni che non lo vedeva rientrare.



Tornando a casa dall'università Naruto si fermò a bere qualcosa con Kiba.
Era dalle serata della festa che non si vedevano e l'amico lo aveva chiamato dicendogli che aveva delle novità importanti da raccontargli.

Dopo essersi seduti a un tavolino di un bar e aver ordinato da bere, Naruto vedendolo fremere decise di arrivare subito al dunque, anche se in quel momento niente, o quasi, avrebbe potuto destare il suo interesse "Allora Kiba raccontami tutto"
"Ecco ... ieri io e Hinata ci siamo messi insieme. La sera della tua festa l'ho riaccompagnata a casa e visto che tu mi avevi incoraggiato le ho chiesto di poterci rivedere. Lei ha detto di sì, così siamo usciti insieme diverse volte per conoscerci meglio e ieri finalmente mi ha detto di sì."
Naruto sorrise, era contento della felicità del suo amico "Sono molto felice per te."
"Aspetta le novità non sono finite ..."
Naruto lo guardò simulando interesse.
"Saprai già che Sakura si è lasciata con il suo fidanzato"
Naruto fece cenno di sì, voleva evitare l'argomento "Sasuke" ad ogni costo, voleva troncarla lì, ma Kiba non sembrava dello stesso parere "Ma forse non sai che Sasuke ha un'altra fidanzata, una certa Karin"
Naruto sentì una fitta di dolore a quella notizia, ma non disse niente, fece finta che la cosa non lo toccasse minimamente.
Così Kiba proseguì "Hinata mi ha detto che Sakura ci ha messo una pietra sopra, anche perché sembra che si sposeranno presto... è la tua occasione per conquistare Sakura!"
Naruto si sentì stordito, Sasuke era riuscito a dimenticarlo definitivamente.
Lui era l'unico scemo che ancora non ci era riuscito. Era veramente un idiota ...
Ripensò all'incontro con Shikamaru e a quello che si erano detti.
Non esisteva più la possibilità di cambiare quella scelta ... adesso ne aveva la certezza ...

Adesso veramente l'unica speranza era l'appuntamento di quella sera ...
Fino a quel momento anche se non aveva voluto ammetterlo, anche se sapeva bene che la loro relazione non aveva futuro, non aveva abbandonato del tutto la speranza di poterlo rivedere un giorno ...
Adesso invece non esisteva più niente ... nemmeno la più piccola possibilità.

Fece un sorriso per cercare di nascondere il suo stato d'animo "Ci sono già uscito ... adesso non ho voglia di avere una ragazza, mi voglio divertire senza dover rendere conto a nessuno"
Kiba sorrise "Non pensavo di essere in ritardo ... comunque volevo solo ricambiare il favore ... Hinata è una ragazza fantastica ... non sai cosa ti sei perso ..."
Naruto dovette riconoscere che Kiba era proprio innamorato. Sicuramente avrebbe reso felice Hinata.
Era contento per loro. "Tu te la meriti più di me"
Kiba sorrise raggiante "Grazie amico"
Finirono di bere chiacchierando del più e del meno e poi si salutarono per dirigersi a casa.

Poco dopo Kiba andò a trovare Hinata e la ragazza si raccomandò di non dire niente a Naruto di Sakura perché lei aveva ricominciato a vedersi con Rock Lee, il suo ex.
Kiba non ebbe il coraggio di dirle che era troppo tardi, perché aveva già spiattellato tutto a Naruto e soprattutto che erano arrivati tardi...




Sasuke aveva un diavolo per capello perché quella mattina aveva incontrato Karin, figlia del ministro della giustizia, la ragazza che suo padre aveva scelto per lui.
Peggio di così non poteva andargli, era la ragazza più appiccicosa che avesse mai conosciuto.
Dopo un minuto era diventata insopportabile.
Aveva già raccontato ai quattro venti di essere la sua nuova ragazza e che presto si sarebbero sposati. Doveva assolutamente parlare con suo padre e mettere fine a quell'idiozia, questa volta non avrebbe resistito nemmeno un giorno e per nessuna ragione avrebbe finto una qualche relazione con lei.


La notizia della nuova fidanzata di Sasuke aveva reso stranamente felice Sakura, non era certamente lei la ragazza con cui Sasuke l'aveva tradita, aveva visto come guardava Karin, con occhi ancora più freddi di quelli che rivolgeva a lei.
Sicuramente Sasuke aveva messo fine non solo al loro rapporto, ma anche a quello con la misteriosa amante. Lo sapeva era una vittoria di Pirro, ma pur sempre una piccola vittoria.


Sasuke stava andando a lezione, quando incontro Suigetsu, un suo compagno di corso tutto raggiante.
Sasuke si immaginò avesse un appuntamento con qualche bella ragazza.
Aveva solo il sesso nella testa.
Diceva sempre che frequentava l'università solo per quel motivo, perché era un luogo perfetto per rimorchiare e tutte le volte che faceva una nuova conquista correva da lui a raccontarglielo.
Ogni volta Sasuke aveva sentito il forte impulso di mandarlo "a cagare", ma tanto sapeva che lui avrebbe continuato imperterrito.
"Ehi Uchiha ho saputo che ti sposerai presto"
Sasuke digrignò i denti "Vaffanculo!"
Suigetsu sorrise "E' solo quello che racconta la tua bella fidanzata"
"Se ti piace, prenditela "
Suigetsu ampliò il sorriso "No, grazie. Questa sera ho un appuntamento con quel biondino di lettere"
Sasuke sgranò gli occhi incredulo, certo di aver capito male "Chi? Naruto?"
"Esatto. Vedo con piacere che lo conosci anche tu ..."
Sasuke non poteva crederci, non stava succedendo davvero, cercò di nascondere il suo turbamento per l'identità della persona con quello per il suo sesso "Non sapevo ti piacessero i ragazzi"
Suigetsu scrollò le spalle "Non lo sapevo nemmeno io ... è un po' di giorni che lo vedo allenarsi in piscina."
Sasuke non si stupì, Suigetsu era il capitano della squadra di nuoto e passava gran parte del suo tempo in acqua, e Naruto con quel fisico perfetto era plausibile facesse nuoto alle superiori.

Suigetsu proseguì "E stranamente due giorni fa vedendolo uscire dall'acqua mi sono sentito eccitato. Il suo corpo perfetto solcato da mille goccioline d'acqua, i suoi capelli biondi naturali, quel tatuaggio ipnotico ... Non ho resistito e l'ho seguito. Vederlo farsi la doccia è stato talmente eccitante che per poco non gli sono saltato addosso e non l'ho violentato lì negli spogliatoi."
Suigetsu fece una piccola pausa per catturare maggiormente l'attenzione del suo interlocutore e poi proseguì "Sta mattina la fortuna ha fatto sì che lo incontrassi al bar. Mi sono presentato e abbiamo parlato un po', alla fine gli ho chiesto di uscire. Prima mi ha guardato indeciso, poi però ha accettato e mi ha detto che è molto esigente... Ci potrei giurare che ha capito perfettamente da come lo guardavo che lo voglio scopare ..."
Sasuke non riusciva a dire niente, come aveva potuto Naruto accettare di uscire con lui?
Loro due si erano lasciati solo perché erano due ragazzi e non volevano farlo sapere in giro e adesso quel dobe andava a farsi scopare da Suigetsu? Era un vero deficiente!

Non lo capiva e non riusciva ad accettarlo.
Sapeva che in quelle settimane Naruto si era dato da fare.
Sapeva anche della sua uscita con Sakura, era stata lei stessa a farglielo sapere in un ultimo tentativo di riconciliazione.
Gli aveva dato fastidio, doveva ammetterlo, però non aveva detto niente perché non erano fatti suoi come aveva deciso di vivere la sua vita quel dobe.
Adesso però non riusciva a rimanere indifferente. Non poteva accettarlo.
Sentì la gelosia offuscargli la mente.
Non avrebbe permesso a nessuno di avere Naruto, se non poteva averlo lui nessun altro poteva possederlo.

Pensava di aver capito e accettato le ragioni per cui avevano smesso di vedersi, ma adesso non le capiva più!
Naruto si era semplicemente stancato di lui? Perché allora non glielo aveva detto chiaramente?

Doveva calmarsi altrimenti sarebbe andato da lui di corsa e lo avrebbe preso a pugni.
Decise di saltare l'ultima lezione e tornarsene a casa, tanto sarebbe stato impossibile seguirla.
Così liquido il suo amico con un semplice "Fa come vuoi" e se ne andò.
Suigetsu non capì perché Sasuke si fosse arrabbiato tanto.


Arrivato a casa Sasuke stava infilando le chiavi nella toppa quando la porta dell'appartamento di suo fratello si spalancò, uscì un ragazzo dai capelli rossi, era certo di avere già visto, seguito subito dopo da Itachi. Suo fratello afferrò il rossino per un braccio e abbracciandolo lo baciò in modo passionale.

Sasuke sgranò gli occhi, il mondo era impazzito?
Adesso anche suo fratello si faceva i ragazzi?
Non poteva crederci ... non poteva essere vero ... era un brutto scherzo fatto per fargli perdere completamente la ragione...

Quando si staccarono i due ragazzi si accorsero di avere uno spettatore.
Gaara ghignò "Piaciuto lo spettacolo?" e poi dopo aver salutato Itachi se ne andò soddisfatto davanti alla faccia scioccata del nuovo arrivato.
Sasuke si limitò a un "tze" ed entrò in casa, ma fu subito seguito da suo fratello.
"Che cazzo vuoi Aniki?"
Itachi sorrise tranquillo per niente turbato di essere stato sorpreso a baciare un ragazzo "Ototo voglio parlarti"
"Chi ti scopi non sono affari miei e non dirò niente a nostro padre."
Sasuke sapeva che poteva essere l'occasione giusta per screditare suo fratello davanti a suo padre e prendere il suo posto, ma era una cosa troppo meschina.
Non avrebbe mai fatto una cosa simile, non avrebbe mai approfittato di una sua debolezza.
"Lo so che non lo faresti mai. Ma siccome ho intenzione di dirglielo io, vorrei che tu lo sapessi per primo"
Sasuke non riuscì a impedirsi di spalancare la bocca sorpreso "Cosa? Ma sei pazzo?"
Itachi sorrise "No, voglio solo evitare che mi cerchi una fidanzata. Fra poco la scusa della ragazza americana non reggerà più perché pretenderà di conoscerla."
Sasuke era sempre più stupito, Itachi ammetteva che era solo una scusa? Lui lo aveva sempre sospettato.

Itachi si sedette comodamente sul divano "Ototo, offrimi una birra, tutto quel sesso mi ha messo sete"
Sasuke sbuffò "Prenditela da solo" e andò a sistemare i suoi libri nello studio per rendere palese il suo disinteresse, attese un momento prima di ritornare di là, in cui valutò se racconare a suo fratello ciò che aveva saputo su Naruto. Decise di no.
Non sapeva come avrebbe reagito, ma lui non voleva condividere con Itachi quel destino che lo aveva legato anche se per poco a Naruto.

Itachi si alzò, prese dal frigo due birre e dopo averle aperte ritornò sul divano.
Sasuke non aveva nessuna voglia di stare a sentire altre storie, aveva già la testa piena dei suoi pensieri su ciò che avrebbe dovuto fare con Naruto.
La gelosia e il cuore gli dicevano di correre da lui, mentre la mente gli chiedeva che cosa andava a fare. Per dirgli di ricominciare sapendo cosa ciò comportava?


Forse poteva essere utile ascoltare cosa aveva intenzione di dire Itachi a loro padre, visto che per una volta erano nella stessa barca ...
Infondo anche lui aveva bisogno di liberarsi di Karin ed evitare di trovarsene un'altra tra i piedi, così si sedette sul divano e afferrò la birra che Itachi gli stava porgendo.

Itachi vedendo lo sguardo scettico di Sasuke chiarì "Non credere che mi siano sempre piaciuti i ragazzi. Ero sempre uscito con le ragazze, anche se nessuna mi aveva mai trasmesso niente di particolare. Poi più di un mese fa, ero in un locale con degli amici, quando ho visto questa ragazza bellissima tra la folla. Aveva capelli rosso fuoco, un viso delicato e un fisico minuto. Gli occhi acquamarina erano contornati da una pesante matita nera. L'ho seguita immediatamente. Deve essersi accorta di me perché si è diretta in una zona appartata.
Quando l'ho raggiunta mi ha detto "Se vuoi scopare per me va bene, ma non sono una ragazza."
Era la persona più eccitante che avessi mai visto. Non ho resistito l'ho baciato e poi abbiamo fatto sesso lì su delle poltroncine, fregandocene altamente di poter essere visti. Ho goduto come mai mi era capitato. E in quel momento ho capito che era la persona che aspettavo da tutta una vita. Non so se sarà amore eterno, per il momento vogliamo solo divertirci e farlo il più possibile. Voglio stare con lui e non voglio che qualcuno o qualcosa si metta in mezzo. Ecco perché voglio essere sincero con nostro padre, spiegargli le mie ragioni, prima che lo venga a sapere diversamente facendosi un'idea sbagliata, visto che non abbiamo nessuna intenzione di nasconderci. Se non lo accetta è un problema suo. Posso benissimo aprire uno studio per conto mio."

Sasuke era meravigliato dal coraggio di suo fratello, da come era disposto a combattere per ciò in cui credeva. Era disposto anche a mandare tutto a quel paese per le sue idee, per la sua libertà di scegliere come vivere la propria vita.
Lui sarebbe riuscito a fare altrettanto?

Itachi bevve un sorso di birra e poi proseguì "Non potrei più rinunciare a lui e nemmeno lo voglio, le mie giornate adesso sono molto più interessanti. Gaachan è un vero assatanato, l'ho fatto più spesso con lui in questo mese che nell'ultimo anno, il suo primo pensiero è sempre e solo il sesso ... pensa mi ha anche detto che ha un coinquilino da sballo e gli vuole proporre una cosa a tre... e ti sembrerà strano, ma la cosa mi eccita ... mi sa che mi sta contagiando"

Sasuke sgranò gli occhi, Gaara era il nome del coinquilino di Naruto.
Che cazzo, adesso tutti volevano farsi Naruto e venivano a sbatterglielo in faccia!
Sentì la gelosia ritornare prepotente, doveva assolutamente andare da Naruto, non poteva permettergli di fare ciò che voleva.
Farsi scopare da Suigetsu e poi magari da suo fratello.
Gaara non ce lo vedeva a fare l'attivo, però forse si era già fatto scopare da Naruto.
Doveva mettere un freno a quell'idiota e fargli capire che non poteva fare sesso con chiunque.

Non aveva tempo da perdere visto che Suigetsu sarebbe andato da lui quella sera, così cercò di tagliare corto con suo fratello.
"Ti faccio le mie congratulazioni. Adesso però devo andare."
Si scolò la restante birra e si diresse in bagno a farsi una doccia, sperando di ritrovare un po' di lucidità prima di andare ad affrontare Naruto.
Itachi si alzò e si avviò alla porta, prima di uscire disse "Grazie. Sono contento che tu non mi abbia giudicato solo perché mi sono innamorato di un ragazzo"
Sasuke sentì quelle ultime parole penetrargli il cervello pesanti come macigni, forse anche lui era "innamorato di un ragazzo"?

Mentre si faceva la doccia l'immagine di Suigetsu posizionato fra le gambe di Naruto che si spingeva con forza dentro di lui si faceva sempre più reale. Poco dopo però fu sostituita da quella di Itachi che scopava da dietro Naruto tenendolo sulle sue gambe mentre Gaara gli faceva un pompino e il biondo gemeva senza controllo.
Diede un cazzotto al vetro del box doccia e imprecò, stava impazzendo!
Si vestì in fretta e uscì diretto a casa di Naruto.



Naruto appena arrivato a casa si era fatto una doccia per cercare di cancellare dalla sua mente le ultime cose che Kiba gli aveva detto.
A lui non doveva fregare niente se Sasuke si sposava. Avevano tagliato ogni legame, ogni cosa che c'era stata fra di loro ...

Nell'altra stanza c'era Gaara, era appena rientrato e stava facendo per l'ennesima volta le valigie.
Questa volta però era diverso, aveva una strana luce negli occhi e gli sembrava particolarmente felice. Forse finalmente aveva trovato qualcuno che lo aveva colpito non solo per il sesso.
Gli aveva fatto però una strana proposta che non aveva colto in pieno "Se il minore non ti soddisfa più, ti posso proporre una cosa a tre con il maggiore ... però sappi che non te lo lascio"


Naruto dopo essere uscito dal bagno andò davanti allo specchio per decidere che cosa indossare per quella serata, non era facile, adesso che mancavano poche ore era più confuso che mai.
Stava per fare un'enorme cazzata, ne era certo, aveva lasciato Sasuke perché era un ragazzo e adesso si faceva scopare da un altro che neanche gli piaceva solo per dimenticarlo ...
Era proprio caduto in basso.

Con ancora solo l'asciugamano addosso andò in cucina a prendere una birra.
Doveva calmarsi e decidere cosa fare ... ormai era tardi per tirarsi indietro, però forse avrebbe potuto dirgli che non era più disponibile a fare sesso ... ma cosa ci ricavava?
Niente!
Aveva scelto di uscire con lui e farsi scopare, era certo fosse quella l'intenzione di Suigetsu, solo per poter tornare a vivere, per poter dimenticare le sensazioni che riusciva a fargli provare Sasuke ...
Naruto si rendeva conto che i suoi discorsi erano illogici e contraddittori, ma non sapeva veramente più cosa fare.
Adesso poi che aveva saputo che Sasuke si sarebbe sposato cosa gli rimaneva?
Non poteva continuare così, doveva metterci una pietra sopra, farsene una ragione ed andare avanti. E se per andare avanti doveva farsi scopare da uno sconosciuto non aveva obiezioni ...

In quel momento sentì suonare alla porta.
Chi poteva essere? Gaara era già uscito e Suigetsu aveva due ore di anticipo ...

Guardò al videocitofono e il mondo sembrò fermarsi insieme al suo cuore e una sola parola uscì piano dalle sue labbra "Sasuke"

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Eccoci qui ...
Spero vi sia piaciuto il capitolo ...
Sasuke e Naruto hanno rischiato di essere fratelli ...
Suigetsu e Itachi hanno fatto scattare la gelosia di Sasuke ...

Una piega imprevistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora