Capitolo 5

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Usciamo dal tempio e sul volto di Reiyel leggo pura preoccupazione.

Attraversiamo la strada cotonata di nuvole e ci dirigiamo verso un'altra struttura, più simile ad una serra tutto ciò in completo silenzio.

Si può sapere cosa sta succedendo?

Il prossimo edificio è completamente fatto di vetro, la porta è scorrevole ma lo stipite così come maniglia e contorni sono in oro; ci avviciniamo a passo veloce e posso vedere che il suo interno è praticamente invaso da anfore piene di grosse e rigogliose margherite tinte di un rosa antico.

Appena entriamo Reiyel si blocca e scruta con i suoi limpidi occhi l'interno della serra, come in cerca di qualcosa o qualcuno, fino a quando non lo vedo riprende a camminare in mezzo a tutti quei fiori; cerco di stare al suo passo ma la mia attenzione viene catturata da una cosa che non avrei mai creduto di poter vedere oltre agli stessi fiori.

Mi avvicino ad essa e non appena realizzo con certezza di aver visto veramente la creatura che muove sinuosamente le piccole ali davanti ai miei occhi spalancati, sorrido.

Una farfalla è posata su una delle margherite che affollano la serra ed è incredibilmente gigantesca, quasi quanto la mia mano. Il colore che maggiormente la caratterizza è scuro, con qualche chiazza arancione sparsa qua e là.

La cosa più curiosa di essa sono due specie di macchie cristalline designate vicino alle punte delle ali, la forma ricordano molto gli occhi di una tigre.

Resto qualche secondo ad osservarla, scordandomi totalmente di Reiyel, per poi avvicinare un dito verso di lei che straordinariamente non si allontana.
Fermo il mio dito a ormai pochi centimetri notando la farfalla sbattere ripetutamente le due grandi ali, alzandosi in volo, girandomi intorno fino a dirigersi verso un altro fiore.
Ovviamente la seguo incantata come se non avessi mai visto un animale simile in vita mia; la vedo posarsi sullo stipite di una finestra e subito dopo un'altra farfalla l'affianca, stesso colore e stessa posizione, sembrano due gemelle.

Un'altra ancora compare da sopra la mia testa, andandosi a posare su un fiore davanti a me, appoggiato su un tavolinetto d'avorio.

Non riesco a faccio in tempo a fare un altro passo che all'improvviso altre farfalle iniziano a svolazzare per tutta la serra.

<< Che meraviglia, è una serra di farfalle! >> esclamo, girando su me stessa e guardando tutte quelle piccole chiazzette scure volare libere per la stanza, sentendo la mia tunica gonfiarsi ed alzarsi leggermente per la piroetta.

<< La più bella opera d'arte creata da Lui. >> udisco alle mie spalle e mi volto subito ritrovando Reiyel a fissarmi con i suoi profondi occhi come l'abisso, in cui cado ripetutamente ogni volta che ho il piacere di incontrarli.

Prima ero troppo presa dalle farfalle che ho smesso di seguirlo << Sì, sono bellissime. >> gli dedico un sorriso prima di tornare a guardarle.

Una di loro, la più piccola rispetto alle altre, si avvicina ondeggiando su e giù nella mia direzione fino a posarsi sulla mia spalla sinistra; resto immobile, ferma, salda, pietrificata e chi più ne ha più ne metta.

Non mi era mai successo che una farfalla si avvicinasse così tanto a me.

Giro gli occhi senza muovere il viso verso di lei e sorrido a labbra chiuse vedendola ancora lì; trattengo quasi il respiro - che dimentico continuamente di non averne più possesso o bisogno - e sento i passi di Reiyel muoversi nella mia direzione.

Non ho il coraggio di sgridarlo per dirgli di rimanere lì per paura che potrebbe spaventarla, perché se fiatassi sicuramente lei volerebbe via; così aspetto finchè lui non si pone alla mia destra e mi sussurra con la sua melodiosa voce << Si dice anche.. che la farfalla è un'anima libera dal peccato. >> mi giro il più piano possibile per guardarlo almeno un po' << Davvero? Quindi è per questo che si è avvicinata. >> dico ironicamente, ragionanto sulla sua frase << Sono come lei, un'anima libera. >> ipotizzo mentre torno a guardarla.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora