Capitolo 26

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Corro insieme a Uriel in direzione del castello, dove gli angeli e i demoni si sono riuniti per parlare.

A quanto pare nei miei ultimi ricordi da viva, Uriel ha scoperto che sono stata catturata e delle persone mi hanno fatto qualcosa. Hanno cambiato loro il mio destino e in tutto questo c'entra Beliel.

Arriviamo al castello e fuori troviamo la maggior parte degli angeli, Uriel si fa avanti per prima << Gabriel? >>

Un uomo che porta dei biondi capelli legati ad un piccolo ciuffo, risponde << Col Sovrano degli Inferi, successo qualcosa Arcangelo? >> chiede dubbioso, Uriel scuote la testa e afferra il mio polso portandomi con sè all'interno dell'edificio.

<< Pensi che dopo aver visto quei ricordi, possa finalmente tornare? >> domando cercando di non farmi staccare il polso dalla donna.

<< Lo spero davvero, tu non hai nessuna colpa. >>

<< Anche le altre ragazze quindi! Possiamo salvarle! >> Esclamo speranzosa, sotto allo sguardo deciso di Uriel.

Sospiro ed inizio a pregare che tutto questo possa finire in meglio per tutti.

Uriel sembra conoscere bene questo posto, percorre i corridoi e sale le scale con facilità, come se fosse già stata un sacco di volte qui.

Saliamo e saliamo ancora, fino a che non arriviamo alle scale a chiocciola di legno, che portano alle camere del Signore.

Le voliamo letteralmente ed arrivate davanti alla porta di Lucifer, Uriel la spalanca letteralmente con una mano.

<< Ma prego fa pure. Non bussare. >>

Troviamo Lucifer accomodato sulla sua poltrona dietro alla scrivania, con le gambe accavallate e le mani unite sul grembo mentre all'altro lato Gabriel sta seduto rigidamente sulla sedia, con alle sue spalle Reiyel ed Azazel. Tutti sono voltati verso di noi e l'Arcangelo si alza di scatto in piedi.

<< Che succede? >>

<< L'ho fatto. >> risponde semplicemente Uriel. Gabriel aggrotta la fronte e si avvicina a noi con passo svelto.

<< Lo sai che con le anime non va fatto. E' vietato, loro non devono avere ricordi simili e- >>

<< Sì Gabriel lo so. Ma è troppo tardi ormai. >> risponde svelta Uriel, per passare poi all'attacco contro Lucifer.

Il Sovrano sentendosi preso in causa, alza un sopracciglio << Cosa vuoi da me? >>

Uriel va davanti alla scrivania e sbatte entrambe le mani su essa << Vaan non è tua, l'ho visto. >>

Per lunghi attimi egli non risponde, rimanendo a fissare Uriel e mettendola al quanto a disagio, tanto da farle togliere le mani dalla scrivania.

<< Hai ragione. >> spalanco gli occhi, incredula alla risposta del Signore.

<< Che intendi? >>

Mi giro verso Reiyel, vedendo che anche lui ha fatto la solita cosa e ci guardiamo confusi entrambi.

Non riesco a mantenere il suo sguardo e faccio cadere gli occhi sulle sue spalle e poi sui fianchi; vorrei tanto andare da lui e nascondermi dietro alla sua schiena e non pensare di dover affrontare tutto questo da sola. Ho bisogno di lui.

Abbasso ancora di più il viso fino al pavimento e sento qualcosa di caldo scivolare sulla mia gota fino all'angolo delle labbra.

Nel frattempo in sottofondo sento Uriel battere nuovamente le sue mani sulla scrivania.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora