capitolo 27

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<< Reiyel! >> grido mettendomi davanti all'angelo.

<< Guardarmi, Reiyel! >> non mi ascolta, è annebbiato dall'ira; Gabriel mi sposta col braccio e posiziona entrambe le mani sulle tempie di Reiyel.

< Ti librerai in quel cielo, nella sua solitaria immensità... > inizia a recitare l'invocazione dell'angelo per poterlo far ritornare in sè mentre grasse risate fuoriescono dalla bocca di Lucifer.

<< Oh no no, proprio adesso che stava arrivando il bello. >> detto questo Lucifer fa allontanare Gabriel da Reiyel con una forza sovrumana, facendo un semplice cenno della mano un muro invisibile gli si schianta contro, spostandolo di qualche metro.

Corro dall'angelo e cerco di spingerlo via, ma non mi ascolta.

<< Lucifer! Ma sei impazzito?! Vuoi scatenare una guerra?! >> urla Uriel, spintonando il Signore degli inferi per andare a prestare soccorso all'Arcangelo. Il Sovrano, in tutta risposta, guarda la donna con un inquietante sorriso, che non promette nulla di buono.

Azazel mi raggiunge ed entrambi tentiamo il possibile per far tornare Reiyel ma non si smuove dal suo posto.

<< Mossa sbagliato biondino. >> sento dire alle mie spalle. Non faccio in tempo a rigirarmi verso la voce, che vengo buttata a terra dal corpo di Azazel.

<< Via! >> Cadiamo sul pavimento e Beliel si precipita verso Reiyel come un toro indemoniato, pronto ad infilzarlo con le sue corna.

L'angelo sguaina la spada in tempo e blocca Beliel infilzando la lama dritta nella spalla. Ad una simile scena sussulto e mi tappo la bocca per non rilasciare un grido.

Beliel rimane fermo davanti a Reiyel, con la spalla conficcata nella spada. Scivolano verso il basso gocce di liquido nero e la lama viene impregnata da esso. Il demone sembra non provare minimamente dolore, tanto da poggiare una mano sulla parte tagliente dell'arma ed iniziare a stringerla. Da essa, altro liquido cola e del fumo inizia ad innalzarsi verso il soffitto.

<< Pensi veramente di riuscire fermarmi così, angioletto? >> mormora con voce macabra.

Poco dopo vedo la spada di Reiyel sciogliersi, facendo rimanere solo metà della lama e l'elsa. Rimaniamo tutti immobili a guardare la scena. L'angelo solleva il viso e guarda incredulo il demone; Beliel con un colpo secco allo stomaco fa cadere Reiyel ai suoi piedi agonizzante.

<< No!! >> scatto subito nella loro direzione, ma le forti braccia di Azazel mi bloccano e anche colpendolo non molla la presa.

Vedo Beliel spintonare con un piede la spalla dell'Angelo. Reiyel cade e dal colpo ricevuto prima ancora  non riesce a riprendere fiato, il demone inizia a girargli attorno, guardando poi il suo Signore.

<< Fai ciò che devi. >> pronuncia solo, Lucifer.

Beliel annuisce e raccatta la spada di Reiyel, caduta proprio al suo fianco.

Uriel assiste sconcertata e si avvicina come una furia verso il ragazzo << Non ti azzardare a toccarlo! >> Beliel velocemente punta la spada verso la donna e questo gesto crea solo più guai.

<< Come osi! Puntare un'arma verso un tuo superiore?? >> urla Uriel, facendo fuoriuscire dalla sua schiena le enormi ali e creando caos in tutta la stanza.

<< Sei solo uno spiritello celestiale come questo idiota. >> risponde Beliel, colpendo al fianco Reiyel con un lieve calcio. Gabriel, di nuovo in piedi, avanza verso di loro.

<< Adesso è troppo. >> dice con un'espressione carica d'odio.

Osservo Lucifer completamente divertito da tutto ciò ed io non posso più vedere angeli o demoni farsi del male per colpa mia.

<< Smettila! >> grido, catturando l'attenzione del demone e non solo.

<< E' me che vuoi Beliel? >> mi libero dalla presa di Azazel e cammino in direzione del ragazzo.

<< Sono qui, prendimi pure. >>

Sul viso di Beliel compare un sorriso compiaciuto, si gira di nuovo verso gli Arcangeli << Ci voleva tanto? >> dice, mollando la spada a terra e venendo da me.

<< Che combini Vaan? >> sento sussurrare da Azazel dietro di me.

Prendo un respiro profondo e mi volto per poco verso l'angelo sorridendogli debolmente; non voglio che accada nulla di brutto a tutti voi.

Una volta giunto di fronte a me, Beliel, mi abbraccia improvvisamente. Scosta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio e odo la sua calda voce dire << Sei mia. >>

Deglutisco e guardo oltre il demone. Vedo il viso di Uriel sconvolto e quello di Gabriel osservarci con amarezza, so che vorrebbe fare qualcosa ma non può. Lucifer soddisfatto come sempre, va alla sua vetrina per versarsi quella strana bevanda trasparente nel calice.

Reiyel si solleva, rimanendo inginocchiato a terra, guardandomi afflitto. Si morde il labbro inferiore e fa cadere lo sguardo sulla spada, poi di nuovo su di me. Leggo le sue intenzioni mentre Beliel continua a sussurrare cose per me di poco conto.
Faccio cenno all'angelo di non fare nulla ed egli rinuncia.

<< Bene, bene! >> parla Lucifer, tornando a noi con il suo calice pieno.

<< Gabriel, Uriel. Il vostro angioletto non ha fatto una cosa molto carina. >>

I due Arcangeli si guardano preoccupati. Beliel si stacca da me ed ascolta il suo Sovrano.

<< Lucifer, fratello mio, lui è giovane e non ha avuto esperienze qua all'inferno. Ti prego- >> cerca di convincerlo Uriel, guardandolo con occhi supplichevoli, ma egli ferma ogni parola dalla sua bocca.

<< Sorella mia.. >> le parla da una pericolosa vicinanza. La donna trattiene quasi il respiro e i suoi occhi azzurri restano spalancati su Lucifer.

Il Grande Demone le mette una mano sulla guancia e affianca il viso a quello di lei. Gabriel, alla sinistra di Uriel, rimane incredulo alla scena e non accenna a fare nulla.

Il sovrano posa un leggero bacio all'angolo delle labbra della donna, rimanendo vicinissimo ad essa.

<< Non pregare il Diavolo. >> mormora piano.

Le guance di Uriel da bianco come erano, si colorano di un leggero porpora. Lucifer si allontana totalmente da lei e, dopo aver lanciato un'occhiataccia a Gabriel, se ne torna alla sua poltrona.

<< Quindi. >> batte le mani una volta seduto dietro alla scrivania.

<< Il Patto è stato infranto. Le regole erano ben chiare: se un essere terreno e uno celestiale si dichiarano guerra all'altro, automaticamente i nostri Regni lo sono. >> comunica, sorseggiando il suo drink.

Rimaniamo tutti stupefatti e increduli nell'annunciare ciò con così tanta pacatezza. L'Arcangelo si avvicina al Signore, borbottando qualcosa << Lucifer, sei forse impazzito? Ti abbiamo già spiegato che- >>

<< Non mi interessano le spiegazioni, Fratello. I fatti sono fatti. Non voglio sentire una parola di più, ora fuori dal mio castello. >>

<< Lucifer! >> brontola Uriel e il Signore la guarda intensamente, non ammettendo altre obbiezioni. La donna si ammutolisce, non sapendo che altro fare.

<< C'è modo per rimediare a questo errore e chiedere così il perdono? >> domanda adesso Reiyel in piedi.

Lucifer poggia la schiena allo schienale della nera poltrona cigolante e si rilassa, guardando l'angelo.

Inizio a prevedere il peggio.

Guardo Reiyel preoccupata ma Beliel, come sempre, mette il naso ovunque << Non agitarti, tutto finirà molto, molto presto. >>

E questo non è rassicurante.

L'Angelo avanza in direzione di Lucifer << Qualunque cosa, pur di non creare problemi ai miei fratelli. >>

Reiyel...

Lucifer sorride un'ultima volta prima di parlare.

<< Solo la morte può ripagare un gesto simile. >>

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora