Reiyel mi tiene ancora stretta fra le sue braccia.
Atterriamo esattamente davanti alla scalinata argentata, dove poco prima Mora, la bambina dai neri capelli e l'aria tetra, mi aveva spinta e fatta cadere oltre il bordo della grande piazza di marmo ove le anime vagano una volta morte.
Ovvero: sono caduta dal Paradiso.
L'angelo che mi ha salvata mi fa scivolare dalle sue braccia in modo che possa poggiare i piedi a terra e camminare, mi volto verso di lui e lo vedo ancora intento a fissare qualcosa, seguo il suo sguardo e intravedo la piccola Mora in cima alle scale, rimasta ancora nello stesso punto.
<< Reiyel... non è un'anima pura, vero? >> chiedo al biondo mentre vedo gli occhi di Mora sgranarsi non appena Reiyel iniziare ad incamminarsi verso essa, senza degnarmi di una risposta.
Senza pensarci troppo, lo seguo.
Saliamo scalino dopo scalino, rimango dietro di lui ancora al quanto scossa.
Non si sa mai che le venga in mente la bella idea di uccidermi direttamente con le sue piccole mani << Vaan rimani giù. >> parla ad un certo punto l'angelo, bloccandosi a metà strada ma senza staccare gli occhi dalla bambina.
<< Cosa...? Ci sono ancora gli altri lì. >> ed è vero, i piccoli si sono tutti allontanati dalla ragazzina dai capelli corvini rimanendo bloccati quasi in cima alle scale.
Sui loro visi tremanti leggo pura paura << Tu rimani qui. >> si limita a dire, prima di riprendere a camminare.
Ma tu guarda che dittatore diventa, capisco che non sono molto utile ma almeno ai bambini potrebbe farmi avvicinare.
Allungo il viso verso di loro e gli sorrido rassicurante, cercando di chiamarli vicino a me con un gesto della mano.
Sono ancora terrorizzati ma Henry, ancora un po' in sè, mi ascolta e si avvicina titubante; non appena supera Reiyel, che osserva dal basso intimorito anche dall'angelo, corre dietro di me, stessa cosa che fanno gli altri << Tutto bene, piccoli? State tranquilli, adesso ci pensa lui. >> dico mentre accarezzo i capelli di Kengha e mi abbasso alla loro altezza per tranquilizzarli.
<< Mora è una delle Ombre? >> sento sussurrare al piccolo Gabriel.
<< Sì Gabriel, adesso la Luce la manderà via. >> risponde però Henry.
Tutti rimaniamo a fissare Reiyel che si avvicina sempre di più alla ragazzina, che in questo momento è immobile e non sembra affatto turbata.
<< E così ti nascondevi tra i bambini? >> sento pronunciare da Reiyel a gran voce, stringendo i pugni infastidito dalla presenza di Mora o chiunque essa sia.
Si ferma proprio difronte a lei.
<< Angelo della Liberazione, perchè sei qui? Oggi non hai nessuno da liberare e mandare a saltare felice nel praticello insieme al tuo Creatore? >> parla la piccola Mora.
In questo momento la sua voce ha mutato completamente, non è più la stessa delicata e sottile come quella di una comune bambina ma profonda e giovanile, più simile ad un ragazzo.
<< Questo sarò io a deciderlo. Usare un'ingenua creatura per i tuoi insulsi trucchetti, sei la peggior feccia che possa esserci. E adesso vattene da dove sei venuto, prima che ti ci spedisca io personalmente. >> risponde a tono l'angelo, avvicinandosi di un passo.
<< Che linguaggio scurrile per un Angelo come te, Reiyel. Chi ti ha insegnato queste brutte parole? >> devia il discorso, chiunque esso sia e che si trova nel corpo della ragazzina, iniziando ad indietreggiare.
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Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]
ParanormalSi può scappare da un destino che non ci appartiene?