7. CHRISTMAS IS COMING

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Le ultime settimane erano state frenetiche come non mai.
Io, Irene ed Elisa andavamo quasi ogni giorno alle prove, ed arrivavano a casa assonnate ed affamate.
Avevo conosciuto Stella e le sue amiche. Stella aveva un carattere brusco, schietto e diretto. Non era una brutta persona, ma si vedeva che soffriva più di tutti, che aveva bisogno d'amore e che lei era disposta a dare affetto solo a chi lo meritava davvero.
Le canzoni erano carine ma il tempo stringeva.
Avevamo  più e più volte sfiorato la figura di merda, Teresa raccontava a tutti della sua cotta come se non ci fosse altro al mondo.
Mentre i giorni scorrevano, avvertivo il freddo arrivarmi sino alle ossa, lo spirito Natalizio non colpirmi particolarmente, l'ansia sempre alle porte e l'amore nell'aria.

Alessandro. Ah, Alessandro.
Il modo in cui mi guardava mi faceva impazzire.
Stava cominciando, ogni mercoledì alle dodici, a fare le fotocopie giù, mentre noi ci recavamo verso l'uscita. Il primo mercoledì non mi aspettavo minimamente di incontrarlo, ma vederlo era sempre un piacere.
Ed ogni giorno, ogni giorno, ci ritrovavamo sempre più vicini.
Eravamo così vicini, ma così dannatamente lontani.
I nostri occhi desideravano i reciproci, o almeno, così mi piaceva pensare.
E noi provavamo vestiti, ci emozionavamo all'idea di cantare davanti a tutta la scuola, ci divertivamo con idiozie, perché sapevamo che questi bei momenti sarebbero passati e li avremmo ricordati con piacere.
Avremmo avuto dei camerini personali.
Alessandro avrebbe suonato la chitarra il sabato stesso. Non vedevo l'ora che arrivasse il fatidico giorno, anche se ne ero alquanto turbata.
Sofia aveva paura che la gente la prendesse in giro per la storia di Davide, mentre Irene bramava gli occhi di Luca. Desiderava che al più presto cambiasse scuola, stesse più vicino a lei. Perché, pensandoci, io ero fortunata ad incrociare i suoi occhi più del dovuto.
Acceso lo stereo, ascoltavo le sue canzoni preferite a ripetizione.
Tra un momento di studio e l'altro, la sua voce ed il suo sorriso mi accompagnavano, ed era come se mi stessi preparando ad una probabile conversazione con lui.
Nel frattempo, anche i suoi amici sapevano chi fossi (non sapevo se prenderla positivamente o negativamente).
Irene ed Elisa mi incoraggiavano, Sofia non sapeva se credere più in queste cose.
Ma a me piaceva illudermi, quindi perché non continuare a farlo ?
E mente  Irene mi parlava di quanto fosse bello stringere la mano di Luca, Elisa di quanto gli uomini fossero tutti uguali "a parte Alessandro perché Alessandro è l'eccezione che conferma la regola" , la classe pensava alle vacanze incombenti, io ero lì, in bilico.
Avevo paura di amare. Paura di rischiare. Paura di, inesorabilmente, crollare.

" and You look for a place to  hide " - Green day - 21 guns

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