Un giorno, successe l'inimmaginabile.
Non mi ero affatto posta il problema che potesse accadere una cosa del genere, ma fú cosí.
Non volevo, né mai avrei voluto che accadesse una cosa del genere.
Era l'intervallo. Ero giú con Elisa, quando qualcuno della mia classe si avvicinó ad Alessandro.
Non riuscivo a capire. Non connettevo il cervello, riuscivo ad intravedere due figure familiari parlargli. Corsi sopra, non so perché, lo feci d'istinto e mi chiusi in classe.
Pochi minuti dopo, verso la fine dell'intervallo, Teresa accorse, con la sua solita sfacciataggine, dicendomi " tesoro, é successo ... Un caos"
Non volevo sentire. Mente e cuore sapevano. E poi, la spina nel fianco.
" lui sa"
Mi ammutolisco. " sa cosa ?"
E mi dissero che avevano avuto la grandiosa idea di fare battutine , direttamente a lui, riguardo alla mia cotta .
Mi raccontarono diverse versioni.
Non volevo sentire. Non volevo sentire nulla. Non avrei voluto conoscere la sua reazione. " non sarebbe dovuta andare cosí".
Una, due, lacrime.
Tre, quattro .
" posso andare in bagno?" Fissavo le mura blu.
"Perché, perché l'hanno fatto ? Ah, al diavolo, avrei dovuto aspettarmelo "
Avevo sbagliato a fidarmi, ma ero stanca di sbagliare. Stanca di tutto.
Mi immaginavo le ridicole scenette da commediola da 4 soldi, con tanto di battute da parte della classe di Alessandro. E da Alessandro.
Non pensavo a lui. Ero arrabbiata. Arrabbiatissima.Bagno. Persone. Abbracci. Parole di consolazione. Giustifiche. Ancora giustifiche.
Mi girava la testa. Volevo casa. Cibo. Musica. Sparire.
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Always the right thing
RomanceA volte ci si innamora e si fallisce lentamente. un viaggio attraverso i colori delle emozioni, nel più grandioso e ingestibile dei mari: la scuola. Una storia semplice, ma scritta col cuore.