Capitolo 10

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Caldo. Caldo era tutto ciò che sentivo in quel momento, con gli occhi chiusi e sdraiato sul mio letto. Tutto normale, tranne per il fatto di essere sdraiato sotto ad un Zayn che mi aveva scambiato per un secondo strato di materasso, mettendoci in più il fatto che avesse 3 coperte addosso. Riuscivo ancora a sentire la puzza di alcool e di sudore provenire dal suo corpo. Quel misto di odore e calore era stato il mix che mi aveva accompagnato tutta la notte. Più lo allontanavo più lui si avvicinava appropriandosi del piccolo spazio che ero riuscito a conquistare. Quella notte l'avevo letteralmente lanciato sul letto non sopportando più le sue continue battutine che riguardavano, per puro caso si intende, Harry e i suoi continui lamenti sulla sua voglia di vomitare e di dormire. Così lo avevo buttato sul letto, gli avevo tolto le scarpe e messo sotto le tre coperte richieste per il freddo. Avevo dormito molte volte con Zayn anche se utilizzare la parola "dormire" sarebbe una grande presa in giro: era una lotta continua, finiva per prendersi tutto il letto, le coperte e si sdraiava comodamente sopra di me. Un calcio, un pugno, non importava, finiva sempre così. Quella notte avevo dormito si e no 4 ore. Erano le 9 e 30 quando decisi che era troppo. Spostai Zayn con poca delicatezza e mi alzai dal letto, prendendogli una coperta che prontamente si ritirò addosso. "Lou dormire con te è una tortura" sussurrò Zayn assonnato e non totalmente sveglio. Lo volevo uccidere. Ripresi quella stessa coperta strattonandola e ricevendo un lamento che sembrava provenire da un bambino. Presi il mio telefono levandolo dalla carica e scesi in salone. Mi stesi sul divano prendendo un cuscino e mettendomelo sotto la testa e coprendomi con la coperta. Quando sbloccai il telefono vidi che c'erano una serie di messaggi e vedere che due erano di Liam provocò in me una strana sensazione, non così fastidiosa come quella che avrei provato tempo prima.

Da Liam:
Grazie per la serata Lou. Grazie per non avermi ucciso, i tuoi sguardi iniziavano a farmi paura!

Sorrisi, doveva essere ancora ubriaco quando l'aveva scritto

Da Liam:
Non pensare di scapparmi! Lunedì parliamo, di tutto. Adesso devo posare il telefono perché Harry si sta arrabbiando!

Parlare. Parlare con Liam. Parlare con Liam di tutto. Harry.

Era di Harry l'ultimo messaggio.

Da Harry:
Mi devi un favore per aver portato questi due a casa LouLou. Bella serata comunque. Grazie e scusa <3

Non so bene il motivo ma arrossii. Forse per i ricordi improvvisi di quella sera, per il ricordo degli occhi verdi di Harry che mi guardavano così innocenti, per quelle lacrime sul suo viso che non avrei mai più voluto vedere ma che se ci fossero state ancora avrei voluto essere io a raccoglierle.
Non risposi ai messaggi di Liam, mi concentrai su quello di Harry.

A Harry:
Questo perché non sai che cosa è toccato a me. Basta riccio, non scusarti più. <3

Premetti invio e posai il telefono sul tavolino davanti al divano cercando di riprendere sonno. Ma, ovviamente, non fu possibile perché Zayn aveva deciso di svegliarsi: "Louuu! Mi fai una tazza di tè?! E voglio anche un'aspirina! Mi scoppia la testa!" Giurai che non sarei più uscito con Zayn la sera, non gli avrei più permesso di dormire qui e... "Louuuuis! Vuoi muovere quel tuo bel culetto che ti ritrovi!" Sbuffai pesantemente prima di urlare un "Arrivo coglione" e dirigermi in cucina. Preparai il tè per tutti e due e presi anche due aspirine. Si, due. La testa adesso scoppiava anche a me.
Proprio nel momento in cui stavo versando il tè nelle tazze Zayn si presentò in cucina con aria assonnata e anche piuttosto scocciato. Lui.
"Allora quanto ci metti!" Disse prendendo dei biscotti dalla credenza e sedendosi su uno sgabello. Lo fulminai con lo sguardo e lui sorrise, derisorio. Gli passai la sua tazza e la sua medicina. Lui afferrò la tazza e bevve il liquido ancora caldo. Inutile dire che l'idiota si bruciò.
"Cosa ridi, cretino!" Disse non potendo però fare a meno di lasciarsi andare anche lui in una breve risatina.
"Zay, per la prossima volta, se ci sarà, hai vinto il divano" dissi sedendomi anche io e iniziando a bere il tè a piccoli sorsi, strappando dalla mano di Zayn dei biscotti.
"Oh una prossima volta ci sarà e no, il divano l'hai vinto tu. L'ospite sono io caro"
"Si certo ospite, sembra più casa tua che mia questa"
"Bene quindi il letto è mio!" Mi ero appena condannato da solo. Stavo per rispondere quando il telefono del moro squillò.
Zayn si alzò e andò in salone. Quando tornò aveva anche il mio telefono in mano.
"Mia madre è pazza! Si è incazzata perché non sono tornato a casa e non l'ho chiamata" disse per poi finire la sua colazione in fretta "vado a prepararmi o penso che, per tua sfortuna, questa potrebbe davvero essere l'ultima volta che vengo qui"
"Oh Zay, allora prenditi tutta la calma del mondo, più tardi fai meglio è per me"
Alle mie parole fece una smorfia da bambino mostrandomi la linguaccia.
"Oh Lou, il tuo telefono stava squillando" Mi porse il cellulare con un sorrisetto inquietante. Lessi il mittente dei 4 messaggi e delle 2 chiamate e quasi non mi strozzai con il biscotto che avevo appena preso. Harry. Guardai Zayn che ancora sorrideva. 
"Zayn la tua mamma si arrabbia se fai tardi, vai"
"Vada vado ma non finisce qui" rispose lasciandomi un piccolo pizzico sulla guancia
"Sei un coglione"
"E mi ami" urlò dalle scale. Risi e sbloccai il telefono.

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