(Leggete l'angolo autrice!)
Dopo il mio goal la mia squadra mi si buttò addosso coprendomi la visuale dell'unica persona con cui avrei voluto festeggiare in quel momento. Il coach fischiò e iniziò il suo discorso:"Dopo che durante questa settimana ho osservato i due candidati al ruolo di capitano, ho deciso di dare questo titolo a Louis Tomlinson per la sua bravura in campo, la sua capacità di fare il gioco di squadra e di incitare i giocatori. Congratulazioni Louis!" Mi strinse la mano. Sentii un ringhio di disapprovazione da parte di Nick. Ci lanciammo uno sguardo di sfida e di disprezzo. Non mi avrebbe reso la vita facile in squadra. Alcuni si congratularono con me mentre altri rimasero in disparte alcuni osservandomi, altri indifferenti. "Bene ragazzi per oggi basta così, andate a cambiarvi. Louis domani mattina devi venire qui prima delle lezioni per vedere gli schemi di gioco con me"
"Coach gli schemi già li abbiamo fatti" disse Nick con un tono di disapprovazione.
"Cambia il capitano, cambiano gli schemi" Nick aprì la bocca per ribattere ma dopo essere stato fulminato con lo sguardo dal coach si girò per andare negli spogliatoi dopo avermi lanciato l'ennesima occhiataccia.
Mi girai verso gli spalti alla ricerca di due occhi verdi ma lui non era più li.
"È tornato dentro la scuola" mi disse il coach leggendomi nel pensiero.
"Come?" Ero sorpreso dalla sua risposta e dal fatto che sapesse chi stavo cercando.
"Sono un insegnante ma non sono estraneo a ciò che succede ai miei alunni, soprattutto a quelli di cui mi importa particolarmente. Ero sorpreso da come le voci sul tuo conto fossero scomparse, poi ho sorpreso Styles mentre parlava con Grimshaw intimandogli di starti lontano e di smettere di provocarti. Non penso che fosse la prima volta ma quella fu abbastanza convincente. Ho visto anche tutti gli sguardi che vi siete scambiati in questi giorni. Sei cambiato Louis, sei più forte, sei tornato ad essere tu ma più consapevole di ciò che ti circonda e non penso che tutto ciò sia un caso" sorrisi alle sue parole perché tutto poteva essere tranne che un caso. Nessun caso, solo Harry Styles aveva a che fare con il mio cambiamento. Ma il sorriso mi morì sulle labbra.
"Lui sta con Bea"
"Spesso le persone hanno paura di quello che non conoscono e tu lo sai bene. Spesso all'interno delle persone si creano delle lotte interne così forti da riuscire ad oscurare la ragione, si cerca di nascondere il desiderio e si sceglie la via più facile ed il nostro compito è quello di aiutare quelle persone a vincere la guerra contro loro stessi e guidarli verso la via più difficile ma giusta. Questo però dopo aver constatato che ne vale la pena" lo guardai confuso così lui continuò "Mi ricordo quando venisti da me la prima volta, mi dissi che volevi iscriverti alle selezioni per la squadra di calcio, eri al primo anno ed era raro che qualcuno del primo anno entrasse in squadra. Avevo sentito parlare di te, ti eri conquistato la simpatia di tutti con la tua allegria. Mi dissi che tuo padre sarebbe stato così orgoglioso se tu fossi entrato in squadra, lui ti aveva insegnato tutto. Ti guardai giocare, ti guardai attentamente e mi stupii di constatare che eri pronto per giocare nella squadra della scuola ma non come riserva ma come parte integrante della squadra. Mi affezionai a te come se fossi stato il figlio che non ho mai avuto. Mia moglie pensava fossi impazzito. Quello che sto cercando di dirti Louis è che io ti ho osservato, ho visto come hai sofferto, come sei cambiato e ho sofferto con te. Quando ti sono venuto a trovare quest'estate non sembravi tu. Ti ho visto cadere così a fondo e non potevo fare nulla, nemmeno costringerti a tornare in squadra. Sentivo Nick parlare male di te e volevo metterlo in panchina o cacciarlo ma non potevo. Solo quando i tuoi occhi hanno incontrato quelli di Harry ho visto una nuova forza in te. Ti conosco e so che pensi di dipendere da lui ma non è così, tutto è partito da te perché hai capito che puoi ricominciare la tua vita. Harry è ingenuo perché è nuovo a tutto questo, vuole aiutarti ed è così facile confondere l'affetto per amore. È attratto da te e dalla novità che porti, dal fatto che un ragazzo possa essere attratto da lui. Sono sicuro che non vuole prenderti in giro ma ti ho già visto renderti dipendente da una persona e questa ti ha abbandonato lasciandoti il ricordo del calcio. Magari mi sbaglio ma Louis ti prego, valuta la situazione e soprattutto, non lasciarti trasportare" rimasi basito dal discorso del coach. Sapevo che era affezionato a me ma non pensavo così tanto da considerarmi un figlio. Mi ricordai di quella giornata estiva in cui si presentò a casa mia. Mi chiese come stessi e io gli mentii come facevo con tutti. Parlammo per una decima di minuti e poi se ne andò. Pensai di fargli pena ma mai avrei immaginato che fosse preoccupato per me.
"Non voglio che Harry sia indispensabile per la mia vita, non di nuovo, ma voglio cercare di averlo accanto a me"
"Allora fallo ma sta attento Louis" si avvicinò a me e mi abbracciò. Per un momento pensai a mio padre. Erano così simili ma allo stesso tempo così diversi.
"Grazie coach" lui mi sorrise e si allontanò.
Ero così confuso. Prima in campo avevo sentito una forte adrenalina provenire dal nostro legame di sguardi. Io volevo Harry accanto a me. Cosa sarebbe potuto andare storto? Sorrisi e decisi che gli avrei parlato.
"Capitano!" Mi girai per trovare una ragazza vestita con la divisa rossa delle cheerleader. Non l'avevo mai vista, pensai fosse nuova. La guardai con sguardo interrogativo e lei si avvicinò a me. "Sono Cassie, sono nuova nelle cheerleader ma non a scuola, insomma sono al quarto anno ma sono sempre stata in disparte e non so perché sono entrata nelle cheerleader probabilmente perché Amanda mi ha costretta. Amanda è la mia migliore amica ma non è una cheerleader però dice che io sono brava e poi mi piaceva il nome cheerleader. Non trovi sia bello dirlo? Una volta ho provato a ripeterlo così tante volte che mi sono scordata che parola stavo ripetendo e-" scoppiai a ridere fermando la sua parlantina. Era buffa, di solito non mi facevo trascinare così ma quello che stava dicendo non aveva un minimo di senso, mi ero semplicemente lasciato andare. Lei diventò rossa e spalancò gli occhi guardando a terra. Io mi ricomposi e le porsi la mano.
"Io sono Louis" lei alzò lo sguardo
"Si sì lo so chi sei, io sono Cassie" e mi strinse la mano
"Lo hai già detto" risposi cercando di trattenere un'altra risata
"O si scusami" continuò a tenermi la mano e mi sentii improvvisamente imbarazzato. Spostò lo sguardo dal mio viso a tutto il mio corpo come se mi stesse studiando e questo non mi piaceva, non mi era mai piaciuto. Strattonai via la mia mano e la guardai serio.
"Cosa vuoi?" Lei sobbalzò al mio tono duro e diventò nuovamente rossa.
"Io mm... Io ero... Ero venuta per presentarmi insomma sono una cheerleader e tu sei il capitano della squadra di calcio quindi mi sembrava giusto presentarmi"
"Non necessariamente le cheerleader devono conoscere la squadra e credimi che per te è meglio non conoscermi, non diventerai popolare conoscendomi" cosa credeva, che acquistando la mia benedizione si sarebbe trovata meglio nelle cheerleader? La superai e andai verso gli spogliatoi. Era tardi e io volevo solo tornare a casa. Era stata una giornata faticosa. Ma quella Cassandra, Cate, Camille o come si chiama non voleva lasciarmi in pace.
"No aspetta non hai capito io non voglio diventare popolare volevo solo conoscerti insomma ho sentito così tanto parlare di te che volevo-" ma non la lasciai continuare. Mi fermai bruscamente nel corridoio e mi girai
"Cosa volevi fare? Controllare se le voci sul mio conto erano esatte? Cerca di fare amicizia con la tua squadra, non ti serve conoscere me" detto questo entrai nel mio spogliatoio ormai vuoto. Pensai di essere stato troppo brusco ma, nonostante avessi fatto dei passi avanti, ero ancora diffidente.
Mi feci una doccia veloce e mi cambiai. Misi la divisa nel l'armadietto e presi il telefono. Zayn.
Messaggio da Zayn:
Dobbiamo parlare. Stasera passo da te.Avrei voluto rispondergli che non volevo, che io così stavo bene, che non avevo bisogno di affrontare quella discussione. C'era un secondo messaggio ed era sempre di Zayn.
Viene anche Liam.
Sobbalzai a quelle parole. Cosa credevano di fare? Una rimpatriata? Io non potevo, non volevo sapere. La testa mi scoppiava e non sapevo più cosa era giusto o no. La mia vita aveva appena ripreso a funzionare e non volevo che andasse tutto a rotoli. Buttai letteralmente il telefono nello zaino e mi precipitai fuori dallo spogliatoio.
Mi diressi verso l'uscita di scuola. Erano le 5 e io volevo solo arrivare a casa e buttarmi sul letto. Vidi una figura agitarsi nel mezzo del cortile della scuola. I suoi lunghi capelli castani ondulati oscillavano da una parte all'altra mentre parlava animatamente con un'altra ragazza più bassa di lei. Il suo corpo era magro e slanciato e quella divisa rossa da cheerleader la rendeva ancora più bella evidenziando le sue curve. La ragazza davanti a lei stava alzando gli occhi al cielo e quella visione mi fece spuntare un sorriso. Magari la stava annientando con la sua parlantina. Più mi avvicinavo e più riuscivo a sentire i loro discorsi.
"Amanda io te lo avevo detto che non era una buona idea entrare in squadra! Louis mi odia e mi odierei anche io fossi in lui! Sono stata così stupida a dire quelle cose è che mi rende nervosa! Io ve lo avevo detto che non era affatto una buona idea!" Aggrottai le sopracciglia all'uso del plurale. C'era solo Amanda li. Quest'ultima spalancò gli occhi quando notò che mi stavo dirigendo verso di loro. E poi perché mi stavo dirigendo verso di loro?
"Cassie" dissi. Cosa stavo facendo? Oh beh, ormai era una settimana che avevo perso il lume della ragione quindi... Lei si voltò e apri leggermente quei suoi occhi verdi scuro. Sobbalzai a quella visione. Erano occhi verdi ma non possedevano le sfumature di quelli del mio riccio. Eppure mi trasmettevano una strana sensazione. "Mi dispiace per prima, sono stato uno stronzo. Ricominciamo?" Okay, che fine aveva fatto il Louis Tomlinson depresso e diffidente? Lei, dopo l'iniziale sorpresa, sorrise e mi strinse la mano.
"Louis"
"Cassie, piacere di conoscerti per la terza volta oggi" e risi incontrando altri occhi verdi che non erano i suoi. E risi non capendo cosa mi stesse succedendo. E risi perché mi stavo buttando nell'ignoto, abbandonando il porto sicuro.*****
Angolo autrice.
Ciao a tutti! Scusate se non ho aggiornato ieri ma non sono stata a casa. Forse aggiornerò di nuovo stasera ma non prometto nulla. Alloooora, cosa ne pensate di questo capitolo? E di Cassie? Commentate, votate e aiutatemi a spargere la voce. Grazie a tutti <3
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Hope
FanfictionLouis Tomlinson era diventato un ragazzo chiuso e non si fidava di nessuno all'infuori del suo migliore amico, Zayn. Harry, il ragazzo più popolare della scuola, vuole aiutare Louis a recuperare la sua forza, vuole dargli una speranza. Sarà l'inizio...