The Portrait Of My Life

{Capitolo 14}

Si siede all'ultimo banco,dal lato opposto della classe dove mi trovo io.
Riesco comunque a vederlo.

Ma cosa importa?
È uno stupido ragazzo maleducato che ieri stava quasi per investirmi.

Meglio stargli lontana.

Durante tutto il resto della lezione non fa altro che sbuffare,o spettinarsi in continuazione i meravigliosi capelli color oro.

La lezione si conclude ed esco subito fuori dalla classe.

Muoio di fame.

Ma vengo spinta da una persona che evidentemente ha più fretta di me.

I libri che ho in mano cadono a terra.

"Guarda dove metti i piedi la prossima volta"alzo lo sguardo e...

Non ci credo.
È sempre lui.

"Oh scusami RAGAZZINA" marca quest'ultima parola e si porta il braccio tatuato dietro il collo.

Lo riempirei di schiaffi se solo non avessi tutti questi manoscritti in mano.

"Molto divertente" dico ironicamente.

Meglio che vada.

Questo ragazzo dalla bellezza inverosimile sta diventando un problema.

Non mi rivolge il minimo sguardo e va dritto per la sua strada.

Dirigendomi verso il bar incontro Vicky.

"Hey Vicky"la saluto.
"Ciao Carol"Mi dà un forte abbraccio.
"Be come è stato il primo giorno?"le
Chiedo.
"Nulla di nuovo in realtà.Ei se tu la nuova arrivata quindi...come è andata il primo giorno?"
Le sorrido"Direi bene"
"Fantastico.Scusami ti devo lasciare ma devo passare in biblioteca a prendere alcuni libri.Andiamo a prendere qualcosa da bere dopo?"

"Certo"dico entusiasta ripensando all'ultima uscita.
"Bene chiederò a Page e Marcus visto che Ethan e Collin mi hanno detto di essere impegnati."
"Ah va bene"dico.

Prima o poi dovrò conoscere questo Ethan no?

"Ci vediamo dopo allora"
"A dopo Victoria"la saluto con un cenno della mano e me ne vado.

E tra me e me penso:
-Amo questo posto-.

Passa circa un mese e mezzo

Mi metto sotto con lo studio e cerco di portarmi sempre avanti con gli esercizi.
Non esco moltissimo ma qualche volta mi vedo con Vicky,Page e Marcus e qualche raro incontro anche Collin.

Tra me e Constance si crea un bellissimo rapporto e ormai ho fatto l'abitudine di Trenton che gira per la stanza.

Lui è un pó distaccato nei miei confronti,ma le persone non sono tutte uguali.

Magari a lui serve più tempo per relazionarsi con qualcuno,e io l'ho accetto assolutamente.

Alcune volte assisto a dei litigio da bambini di 5 anni tra Trent e Const.

Accidenti sono come cane e gatto.

Si vogliono un bene dell'anima,ma riescono a litigare per qualsiasi cosa.

Mi perdo interi pomeriggi nello studio di poesie e tutto ciò che riguarda il cinema.

Un testo poetica che imparo è sempre un pezzetto di felicità in più.

Sto trasmettendo questa passione anche a Constance.
Lei preferisce il genere più drammatico.Mi ripete in continuazione che la vita non è tutta rosa e fiori.