Capitolo 21.

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Mi rigirai nel letto più volte tentando di riaddormentarmi. Quando aprii leggermente gli occhi sobbalzai, rendendomi conto di non essere in camera mia. mi girai dall’altra parte scorgendo Valerio profondamente addormentato, e non potei fare a meno di sorridere davanti a quello spettacolo, ricordando ciò che era successo quella sera.

Sembrava un bambino innocente mentre dormiva, e non mi trattenni dall’accarezzare la sua guancia liscia. Aprì gli occhi guardandosi intorno disorientato, prima di sorridermi avvolgendomi tra le sue braccia.
-buongiorno- sussurrai baciando il suo petto.
-buongiorno a te- mormorò in risposta mordicchiando il lobo del mio orecchio.

Chiusi gli occhi sorridendo felice.
Aggrottai la fronte chiedendomi per quale motivo mio fratello mi avesse fatto tutto quello, sapendo che mi avrebbe ucciso.

Strinsi le mani in due pugni mentre sentivo il mio corpo irrigidirsi.
Valerio smise di baciarmi il collo, prima di farmi girare e sedere sulle sue gambe.

Mi coprii con il lenzuolo arrossendo quando notai di essere completamente nuda.
Ridacchiò –Piccola, non è niente che io non abbia già visto- disse tentando di togliermi le coperte di dosso. Rotolai dall’altra parte portandomi dietro le coperte, cercando sul pavimento qualcosa con cui coprirmi.

Trovai la maglietta di Valerio, così la infilai senza esitare prima di mettermi anche l'intimo.
Mi girai verso di lui arrossendo violentemente, visto che era ancora nudo.
Lo sentii ridere mentre mi tirava verso di lui.

Sentii il suo membro premere sulla mia schiena, e questo non aiutava di certo il mio tentativo di rilassarmi.
-Melissa, che ti prende?- chiese baciando il mio collo più volte, facendomi rabbrividire.

Scossi la testa avvampando ulteriormente, così nascosi il mio viso coprendolo con le mie mani.
Lo sentii sospirare e muoversi lontano da me. Lanciai un rapido sguardo nella sua direzione notando che si era appena messo un paio di boxer puliti.

Mi girai verso di lui sorridendo soddisfatta.
-Così va meglio?- domandò sarcasticamente.
Annuii mentre il mio sorriso si allargava –molto meglio- concordai.

Sbuffò avvicinandosi nuovamente a me, facendomi nuovamente sedere sulle sue gambe. Inchiodò i suoi occhi nei miei, prima di accarezzare delicatamente la mia schiena.

-adesso mi spieghi per quale motivo ti vergogni di farti vedere nuda? Dopo ieri sera non penso dovresti provare imbarazzo.. o forse dovrei rinfrescarti la memoria..- disse sorridendomi maliziosamente.

Arrossii di nuovo imprecando tra me e me, prima di muovermi incontrollatamente sopra le sue gambe.

Fece una smorfia emettendo un gemito –piccola, mi sto già trattenendo dal non farlo qui in questo momento, se fai così non mi aiuti- disse ad occhi chiusi facendo un sorriso sghembo.

–Scusa- bofonchiai grattandomi la testa e facendolo ridere.
-Comunque, non hai risposto alla mia domanda- mi fece notare tornando a guardarmi.
Sospirai –lo so che abbiamo fatto sesso, ma è comunque imbarazzante. Mi serve del tempo- parlai ridacchiando nervosamente, mentre lui si tratteneva dallo scoppiare a ridermi in faccia.

Gli lanciai un’occhiataccia facendolo tornare immediatamente serio.

-Per prima cosa, non hai nulla di cui vergognarti visto che sei bellissima- disse guardandomi negli occhi.
Arrossi spostando il mio sguardo sulle lenzuola.

-E poi io e te non abbiamo fatto sesso, abbiamo fatto l’amore- mi corresse.

-E cosa c’è diverso?- riuscii a mormorare ad occhi chiusi.
-È tutto diverso- rispose baciandomi la spalla, tirando leggermente il collo della maglietta.
Mi morsi il labbro – scusa, non sono molto esperta in queste cose- mi giustificai con tono di voce nervoso, che lui notò.
Si fermò per guardarmi negli occhi –neanche io. Ho fatto sesso tante volte, ma questa è stata un’esperienza nuova anche per me- disse senza un minimo di imbarazzo.

Tu amami o sparami  •Sercho•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora