Corsi fuori dalla casa seguita da Mattia che camminava velocemente, tentando di raggiungermi.
Sembrava che il tempo si fosse bloccato, l’unico rumore ad interrompere quell’estenuante silenzio era il battito del mio cuore, improvvisamente più veloce, rumoroso.
Vidi i ragazzi camminare in gruppo, tutti seguivano con lo sguardo qualcosa, o meglio, qualcuno.Corsi spingendo da parte Sac e Lucaj, per poi bloccarmi alla vista del corpo di Valerio, tra le braccia di Giulio.
Sentii il cuore morirmi nel petto, mentre gli occhi bruciavano.Il suo viso, le braccia scoperte, il suo petto lasciato in bella vista dalla maglietta rotta.
Tutto il suo corpo era ricoperto da sangue di un colore così acceso da star male.
Sentii la testa girarmi, ma con tutte le mie forze rimasi cosciente. Non potevo permettermi di perdere tempo, dovevo aiutare Valerio.Portai la mia mano davanti alla bocca, mentre le lacrime scendevano senza che io potessi fare niente.
-Dobbiamo muoverci, adesso- disse Giulio con voce decisa, riprendendo a camminare velocemente verso la macchina di Giorgio, che stava già pronto alla guida.
Mi girai verso Mattia, che mi seguiva mantenendo il capo basso –Lui starà bene, vero?- domandai con voce strozzata.
Sentii una fitta al petto quando guardai negli occhi Mattia, e notai quanto fossero rossi e lucidi.Aveva pianto.
E se Mattia Bellegrandi aveva pianto, non significava niente di buono.
Le mie ginocchia cedettero, e sarei caduta a terra se lui non mi avesse afferrato.
Chiusi gli occhi, lasciando che Mattia mi tenesse stretta, spingendomi per far si che continuassi a camminare.
-Voi prendete l’altra macchina, io e Melissa andiamo con Giorgio- disse rivolto a Vegas, che annuì facendo un cenno agli altri e alle ragazze.
-Vuoi stare davanti con Giorgio o ce la fai?- mi chiese una volta davanti alla macchina.
-Sto dietro- risposi subito aprendo lo sportello.Quando entrai il mio cuore si ruppe, alla vista di Giulio che teneva tra le braccia Valerio.
L’asciugamano era ormai completamente rosso, e cominciavo a temere il peggio.Se non fossimo arrivati in tempo?
Se fosse successo qualcosa?
Se Valerio non si fosse ripreso?
Non ci potevo nemmeno pensare.
Era solo colpa mia, era tutta colpa mia.
Ero stata una stupida, tutto quello che avrei dovuto fare era dirgli cosa era successo, invece non glielo avevo detto per non farlo preoccupare.
Non mi importava niente di ciò che mi aveva fatto, né di quello che mi aveva detto, tutto quello che volevo era che stesse di nuovo bene, poteva anche odiarmi, solo questo chiedevo.
Mentre Giorgio guidava rimanemmo tutti in silenzio, senza proferir parola.Scendemmo davanti all’ospedale, e Giulio corse letteralmente verso l’ingresso seguito da tutti noi.
Appena entrati un’infermiera ci raggiunse, guardandoci preoccupata –Cosa succede?- domandò mentre faceva un cenno verso la segretaria, che sparì per tornare subito dopo seguita da alcuni dottori.-È ferito, ha perso molto sangue- spiegò velocemente Mattia, stringendo una mia mano tra le sue.
Lei annuì lasciando che i dottori sdraiassero Valerio su una barella, mentre toglievano l’asciugamano ormai in condizioni pietose per stringere una fasciatura intorno al suo braccio.
Smisi di respirare quando vidi i tagli profondi dal quale sgorgava il sangue.La testa iniziò a girarmi vorticosamente, ero certa che se non mi fossi seduta non ce l’avrei fatta.
Chiusi gli occhi, inspirando ed espirando lentamente.
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Tu amami o sparami •Sercho•
FanfictionDue gang rivali. Regole inviolabili. Questa è la storia di due ragazzi , Melissa e Valerio.