Cap. 26

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Nadia's pov

Bene la mia risposta è.....
Ecco arrivata la difficoltà, come fare adesso?

Mi sono svegliata da nemmeno due ore e sono successe già tantissime cose.
Mi sento debole e senza forze, è come se fossi stata investita da un camion in piena corsa decine di volte, la testa mi fa male tantissimo e vorrei solo dimenticare.

Ma non si può, tutti questi avvenimenti tracciano la nostra vita e non possono andare via come se nulla fosse, è difficile e quasi impossibile.
Ma se si ha accanto la persona che ti ama, allora be....tutto diventa più semplice.

Marco l'ho capito...era sotto shock e si è lasciato andare,ma in fondo io lo sento che mi ama e che è davvero pentito.

Ma Michela....come posso fare?
Mi ha avvelenata...ma nei suoi occhi trapassano pentimento e vergogna.
Voglio darle una seconda possibilità.

Si....sei perdonata Michela.
Ma non siamo amiche, questo credo che si capisca.
Siamo solo conoscenti, niente di più e....sta lontana dalla nostra vita.
Vedo che è sollevata, ma anche un pochino rattristata.

Forse pensava che saremmo diventate amiche,ma non penso che sarà così.
Mi ha provocato dolore, solo a suo piacimento ed io questo non lo tollero.
Che l'abbia perdonata non vuol dire certo che saremo migliori amiche.

Le parole che ho detto mi escono naturali, senza un preavviso da parte mia.
Ma io credo che doveva andare così.

Invece quello che è successo con Dalila, be..... è diverso.
Ci conosciamo da quando eravamo piccole e lei mi ha tradito, sembra che i tradimenti siano all'ordine del giorno.

Oh grazie mille Nadia.
È felice ed io sorrido, mi piace cedere le persone felici, rendono contente anche me.

Detto questo se ne va, salutando cordialmente tutti,compreso Marco che la guarda male.

Siamo rimasti solo io e Marco.

Sei fin troppo buona Nadia.

E tu cedi troppo facilmente Marco.
Alza le mani e ride solarmente.

Hai ragione, ma sai che io amo solo te.

Dimostramelo, non ne ho la prova.
Si avvicina velocemente e si siede, dopo non molto le nostre labbra sono unite in un bacio passionale e bisognoso.
Ci stacchiamo molto dopo.

Ora?

Ancora no.
Allora mi bacia nuovamente.
Diciamo che andiamo avanti così fin quando la porta della nostra stanza non si apre ed entrano i miei genitori.
Mi avvolgono in un abbraccio intenso e mi sorridono.
Non c'è bisogno di parole, bastano i sorrisi, perché a volte è più importante un gesto che una frase.

Arriva il dott. Martini e ci annuncia che domani potrò uscire.
Oh meno male, sono stata fin troppo qui anche se dormivo.
Mi alzo per andare in bagno quando tutti se ne sono andati eccetto Marco e quando sto per uscire mi sento presa per il polso e poggiata delicatamente al muro, Marco è a pochi centimetri dalla mia bocca.
Il suo alito profuma di menta e il mio respiro si blocca, è impossibile come questo ragazzo mi faccia provate emozioni così forti.

Ti amo mi dice sottovoce

Anche io gli rispondo sorridendo.
Ed è vero, questo ragazzo lo amo da morire, e lo amerò per sempre.

Il tuo respiro (IN FASE DI CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora