Il suo sguardo si posiziona su di me e sul suo viso compare un fastidioso ghigno.
È abbastanza alto, il suo torace è avvolto da una maglia nera aderente, lasciando intravedere alcuni dei numerosi muscoli e le sue gambe sono fasciate da jeans a vita bassa strappati in alcuni punti.
Mi copro la testa con le mani sbuffando silenziosamente.
"Siediti dove trovi un posto libero" la voce dell''insegnante penetra acuta nel mio orecchio ed il mio sguardo scatta sulla sedia vuota accanto a me.Cerco di nasconderla meglio possibile ma senza risultati.
Mi guardo intorno e vedo che nessun posto è ormai vuoto,ciò vuol dire solo una cosa."Ma guarda un po' chi si rivede" sussurra al mio orecchio.
Prendo una penna a caso dal mio borsello, ignorando completamente il suo commento, inizio a disegnare su un foglio bianco davanti a me.
Poco dopo, la distesa bianca è occupata interamente da cerchi, strisce e piccoli omini.
L'insegnante inizia la sua spiegazione poco dopo l'entrata del nuovo ragazzo e cerco di prestare attenzione prendendo un quaderno per prendere appunti.
"Non solo non dici nulla per tutta la durata della lezione, ma prendi anche appunti. Sei proprio una secchiona." una voce alla mia sinistra mi distrae e non riesco a trattenermi.
"E tu? Non solo entri e fai occhiolini a tutte le ragazze carine della classe ma non presti neanche attenzione alla lezione. Prenditi una stanza la prossima volta" biasico cercando di non alzare la voce.
Ridacchia leggermente prima di avvicinarsi nuovamente:"Magari con te" si mordicchiò leggermente il labbro e io avvampai all'istante.
Non mi capita così spesso di ricevere complimenti, ma dopo qualche secondo mi riprendo e gli tiro una gomitata nello stomaco.
Lui mugugna e si avvolge le braccia muscolose attorno allo stomaco.
Sorrido soddisfatta e continuo a prestare attenzione alle parole dell'insegnante d'inglese.Il resto della giornata passa molto lentamente ed io e il nuovo ragazzo continuamo a stuzzicarci a vicenda.
Quando la campanella di fine lezione echeggia in tutta la classe sospiro di felicità e rimetto tutte le mie cose nello zaino nero.
"Che giornata faticosa, è il primo giorno e già hanno svolto metà programma" ironizza Marta mentre io e Dalila scoppiamo a ridere.
"Scusami Nadia, posso parlarti un secondo?" l'insegnante di lettere, colei che abbiamo avuto per le ultime due ore, mi richiama e io non posso fare a meno di fermarmi.
"Mi dica" le rivolgo un sorriso flebile che scompare poco dopo.
"Come hai visto nella nostra scuola abbiamo un nuovo ragazzo" dice come se non fosse ovvio "ma non è un modello da seguire, nella sua vita ha fatto innumerevoli sbagli e per questo sta pagando." Rimango allibita quando le sue parole entrano nella mia mente. Cosa significa che sta pagando? Cosa ha fatto di preciso? Troppe domande a cui non so dare risposta.
"Nonostante questo liceo sia impegnativo, i genitori hanno voluto iscriverlo qui. Credevano che, stando con persone che amano lo studio, potesse impegnarsi di più. Ma ovviamente non sarà così." annuisco semplicemente, non capendo dove voglia arrivare con questo suo discorso "Per questo volevo chiederti se volevi dargli delle ripetizioni pomeridiane qui, a scuola" strabuzzo gli occhi alla proposta dell'insegnante. Non potrei mai dare ripetizioni a uno stupido, ignorante e senza cervello di ragazzo.
"Guardi, credo che sia meglio.." vengo interrotta dalla sua voce che mi implora di aiutarlo.
In fondo se non lo farei, potrei mettermi in cattiva luce."Va bene, lo farò. Dovrò dargli ripetizioni solo su inglese, non è così?" chiedo sperando che lei annuisca, ma non è così perché scuote il capo ed io alzo gli occhi al cielo facendo attenzione a non farmi scorgere.
"Dovrà ripetere non solo inglese ma, parlando con tutti gli insegnanti, abbiamo deciso anche storia, scienze e latino." sussulto per tutto il lavoro che dovrò fare. Mi è capitato in passato di dover dare ripetizioni su alcune materie, ma così tanto impegno non mi è mai capitato.
Annuisco sconfitta e mi dirigo verso l'uscita velocemente, sperando che non mi chiami per ulteriori favori e per fortuna, non succede.
Le mie amiche sono appoggiate al muro accanto l'aula, aspettandomi.
Racconto loro tutto ciò che dovrò fare e Dal rilascia un piccolo urlato di gioia."Oh Nady, sei così fortunata!" mi abbraccia forte ed io alzo gli occhi al cielo ridacchiando.
''Non credo, Dal'' sussurro così piano che credo non mi abbiano sentito.
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Il tuo respiro (IN FASE DI CORREZIONE)
RomanceLei, occhi marrone chiaro, capelli biondo scuro mossi, fisico magro e due occhiali neri che lei detesta. Lui, occhi verdi, capelli biondi lisci, fisico perfetto e sorriso mozzafiato. Lei odia lui. Lui odia lei. Ma se un giorno la loro vita cambi sen...