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Erano le 7:30 del mattino, Thomas un ragazzino di 16 anni, si preparava per andare al suo primo giorno di scuola dopo le vacanze estive. Era emozionato e impaziente di fare nuove amicizie, dato che, trasferendosi in una nuova città, i genitori lo avevano iscritto in un nuovo istituto. Avrebbe dovuto affrontare il terzo anno di liceo.
Era in classe con Newt, un ragazzino che conosceva da molto tempo, da piccoli giocavano sempre insieme.. ma durante i 3 mesi di vacanza andó fuori città, così non si potettero vedere. Finalmente Thomas arrivó a scuola e alla vista di Newt che lo attendeva sulle scale scappó via attraversando la strada (senza fare nemmeno caso alle macchine che suonavano i clacson) correndogli incontro e saltandogli addosso. Tipica reazione di Thomas, lui adorava Newt. «Newt! Dio, quanto mi sei mancato» esclamò Thomas stritolandolo in un abbraccio. «Thomas! Sei mancato un sacco anche a me» disse Newt, sprizzando felicità da tutti i pori. Parlarono un po' di come trascorsero le proprie vacanze estive e poi si incamminarono verso l'entrata della scuola. Arrivati in classe si misero a sedere. «Buongiorno ragazzi. Quest'anno in classe con noi ci sono alcuni nuovi compagni. Quindi adesso vi presenterete ad uno ad uno davanti tutta la classe» disse con voce severa l'insegnante. Ascoltarono le presentazioni dei compagni.. fino a quando arrivò il turno di Thomas. Thomas era socievole e simpatico ma anche molto timido. Dopo essersi alzato e aver fatto un lungo respiro di incoraggiamento si presentò «Emh..ciao a tutti mi chiamo Thomas e ho 16 anni..»Poi si fermò e intrecciò entrambe le mani, che stavano iniziando a sudargli. Non sapeva più cosa dire, quando la professoressa lo incoraggiò «Su Thomas..» disse. Ma Thomas continuava a pensare. Si sentiva osservato e a disagio. Catturò la sua attenzione una ragazza dagli occhi azzurri che gli ricordavano tanto il mare e i capelli lunghi e neri, era molto bella e ricordó che si era già presentata. Si chiamava Teresa. La professoressa vedendo Thomas così pensieroso e timido allo stesso tempo gli disse che poteva accomodarsi e gli diede il benvenuto. Thomas si sedette pensando a quanto tempo fosse rimasto in silenzio. Newt gli mise una mano sulla spalla come per farlo sentire meglio e annuì, poi si presentò anche lui. Alla fine della quinta ora, ovvero l'ultima ora di lezione, Newt e Thomas si recarono verso l'uscita della scuola. «Hey, tu adesso che fai? Torni a casa?» Chiese Newt. «Credo proprio di si, e tu?» Chiese subito dopo Thomas. «Si, devo. Oggi è il compleanno di mia zia e ha invitato tutta la mia famiglia a pranzo a casa sua» disse Newt. Thomas nel frattempo notò che Teresa lo stava fissando da lontano accennando un sorriso. Newt ci fece caso e cercò di attirare nuovamente l'attenzione di Thomas facendo un suono gutturale. «Emh, si! Newt..certo capisco» disse velocemente Thomas, imbarazzato. «Mmh, ti interessa Teresa per caso?» Chiese quasi infastidito. Thomas non capiva il perché di quel suo tono, forse piaceva anche a lui Teresa ed era geloso? «Nono..» Riuscì a farfugliare Thomas, sviando il discorso. «Okay. Io allora vado, ciaociao» disse Newt sforzando un sorriso. Thomas non capì il perché di quella sua reazione.. Mentre pensava ancora a Newt, Teresa si avvicinò a lui come se volesse parlargli. «Ciao, tu devi essere Thomas.. giusto?» Chiese. «Emh si, sono io, tu sei.. Teresa?» Rispose quasi arrossendo. «Sisi sono proprio io» disse con una risatina timida. «Mmh ti va di accompagnarmi alle macchinette? Ho molta fame e credo di non arrivare a casa senza aver mangiato qualcosa» Aggiunse lei. «Certo, Si! Emh andiamo..!» Rispose Thomas timidamente. Teresa lo faceva stare bene, gli piaceva insomma. Arrivati ai distributori, Teresa prese una barretta ai cereali e chiese a Thomas se poteva restare un po' con lei, per parlare. Thomas rimase lì con lei, parlarono quasi per mezz'ora..ridendo e scherzando tutto il tempo. Teresa stava letteralmente morendo dal ridere! Thomas era un ragazzo molto divertente. Infine dopo la lunga chiacchierata uscirono da scuola. Ed ecco che Teresa si avvicinó a Thomas.. «Io dovrei andare adesso, mi sono divertita molto. Grazie per avermi tenuto compagnia» disse sorridendo. A Thomas stava per uscire il cuore dal petto, aveva le farfalle nello stomaco e aveva paura di arrossire..cosa che forse era già accaduta. Poi rispose «Figurati, mi sono divertito molto anche io». Teresa rimase lì per qualche secondo, come se aspettasse che Thomas le dicesse qualcosa.. infatti quando Thomas notó la sua espressione disse «Ti va di uscire come me domani dopo la scuola?» Teresa non aspettava altro, rispose subito «Si! Certo.. mi piacerebbe. Adesso vado, ciao Tom!» Thomas la salutó e poi pensó a quel "Tom" nessuno lo aveva mai chiamato così, ma gli piaceva. Thomas tornò a casa, era felicissimo, prese il telefono e raccontó tutto al suo migliore amico. Newt.
*spazio me*
Bene ecco il primo capitolo della ff! Spero che vi sia piaciuto.
Poca newtmas in questo capitolo eh? Ma tranquilli, il resto deve ancora venire.
Che dire, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. Byee.

Newtmas everywhere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora