Tutte le strade portano a Roma

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Il ritorno a casa era stato penoso per me . La mia testa lo aveva seguito, non so dove, ma certo qui ero rimasta unicamente con il mio corpo. Non riuscivo a levarmelo dalla testa, eppure in fondo avevamo solo flirtato, nulla di più era successo... ma non c'era verso di smettere di pensarci.
Il giorno dopo lo chiamo, sembra contento di sentirmi...
- Allora ? Per quando ti prendo il biglietto aereo? -
- Cosa? Di che parli? -
- Di te che vieni a trovarmi a Roma! -
- Pensavo scherzassi!-
- Non su queste cose. Allora per quando prenoto? -
- Non lo so, non saprei cosa inventare... -
- Fallo e basta. Non devi inventare nulla . Digli che ti ho invitato e che vieni a trovarmi per qualche giorno e vieni a vedere Roma!-
- Sai non sono mai andata via da sola, in aereo poi... non so come la prenderanno i miei...-
- Sei abbastanza grande per cavartela. -

Indubbiamente risoluto.
E io voglio andare. E so cosa mi aspetto da lui.
Organizzo tutto velocemente e il giorno che coincide con i funerali di Lady Diana, io spicco il volo e vado a incontrarlo.

Avrei dovuto capire che le coincidenze, i presagi non positivi non sono mai da ignorare. Ciò che non nasce sotto una buona stella non può sperare di morire in gloria... A distanza di anni mi accorgo che spesso i segni che qualcuno ci manda bisognerebbe coglierli, prestar loro attenzione ed invece siamo così distratti, presi dalle nostre faccende , travolti dalla velocità di ciò che ci accade intorno che non vediamo nient'altro.

Non sarei dovuta andare, non avrei dovuto fare nessuna delle scelte fatte dopo... nessuna.

Appena atterrata vado a ritirare i miei bagagli. E lo vedo cercarmi freneticamente tra i passeggeri del mio volo. La prima volta che lo guardavo da spettatrice... la prima di una lunga serie ... e lo spettacolo non mi sarebbe sempre piaciuto come in quel momento.
Ero lusingata, giovane e sciocca... troppo sciocca da comprendere come la situazione fosse imperfetta.
Ma si sa che in certe circostanze non è la mente razionale a guidarti. Troppi stupidi errori si potrebbero evitare altrimenti...
Lo raggiungo e mi prende letteralmente in braccio. Sembra felice, veramente felice di rivedermi. ..
Presi i bagagli e raggiunta la sua auto, mi porta fino a casa sua. Nessun genitore ad accoglierci. Sono in vacanza , rientreranno tra un paio di giorni. Non ho il tempo di appoggiare i mie bagagli e sono travolta da un abbraccio. E baci, baci, baci. Tanti, troppi.
Galleggiavo. Non respiravo. Tutto quello che succedeva era sempre troppo rapido, troppo veloce, non so quanto giusto eppure non riuscivo a dire stop.

Andiamo a cena a Trastevere, e poi passeggiamo mano nella mano tra i vicoli di una straordinaria Roma. Mi sembra di vivere la vita di qualcuno che non sono io. Eppure è me che stringe tra le braccia e che bacia languidamente, mentre un tipo gli grida dietro di stringermi di più!

Quella notte non conoscero' riposo, la passerò a fare un amore senza fine , ma anche senza traguardi. Era un altro presagio da cogliere? Forse o forse di certo. Ma ero troppo giovane e sciocca e in quel momento mi credevo perduta e forse lo ero.
Ero andata a riprendermi una parte di me e invece avevo perso tutto il resto. E ci avrei messo troppo a ritrovare tutto quanto.

Conoscere i suoi genitori... e restare li ancora qualche giorno sotto gli occhi di due persone che sapevano benissimo cosa facevo con il loro figlio.... una ragazza così giovane. ..
Non ero proprio a mio agio, ma per Stefano era tutto naturale. Sembrava lo avesse sempre fatto, che avesse sempre condotto questa vita.
Travolta , ero travolta. La partenza, il ritorno a a casa mia dopo un disperato distacco. Mi ero innamorata? Non lo so . Ma la lontananza, in questi casi può fare brutti scherzi.

Vieni Via Con Me (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora