Dopo tanto dolore subito e sopportato, sul lettino che mi portava in sala operatoria, mi aveva promesso che avrebbe lasciato la tipa. Che avrebbe cercato di far funzionare di nuovo le cose , per amore dei nostri figli. Non ci ho creduto neanche in quel momento ma ho provato a dargli il beneficio del dubbio.
Ero consapevole che non sarebbe stato facile, ma in realtà era impossibile.
Una domenica di novembre alle 12.30 lui decide di andare in garage per prendere un fardello di acque.
E una cosa da pochi minuti. Ma passa mezz'ora. Poi ne passa una. Decido di andare giù a vedere .
In garage lui non c'è.
Chiamo al cellulare e naturalmente non risponde. Squilla. Squilla.
Chiamo di nuovo , poi ancora ed ancora. Niente .
Poi parte la risposta automatica.
Sento la sua voce. Sembra in un posto dove c'è altra gente. Forse il collega lo ha chiamato,forse lo ha raggiunto al bar. Poi sento una voce di donna e lui parla con lei amabilmente. Si scambiano complimenti e la loro confidenza si fa intensa e i silenzi alternati a risate sommesse... e poi lui le promette del denaro per comprare dei mobili perché quelli che ha lei non sarebbero sufficienti... realizzo.
Ho capito. La stupida non ci ha mai creduto, ma in fondo ci aveva sperato.
Aveva sperato solo di nascondere la polvere sotto il tappeto? Non aveva capito niente Noemi... sono solo una stupida.
Devo essere impallidita, ai limiti del colorito cadaverico. Mio figlio Marco si accorge.
- Mamma stai bene?-
- Ascolta - gli dico , porgendogli il telefono .
Lui ascolta,sconcertato. Mio figlio conosce bene la voce di lei. Il bastardo aveva cercato di fargli fare amicizia con i figli di lei...per poterla vedere indisturbato.Chiudo la telefonata . Chiudo la porta a chiave dall'interno. Lascio la chiave inserita. Cosi non potrà rientrare. Così sarà fuori da qui, dalla nostra vita. Chiamo al telefono i miei suoceri. Li metto a parte di tutto e dico loro che non lo rivoglio in casa. Stavolta basta. È finita.
Loro partono immediatamente da Roma.
Io sono sola con i miei figli.
Una mia amica provvidenzialmente decide di venirmi a trovare. Per qualche ora i miei figli non saranno soli.
Io invece potrò pensare. A cosa fare adesso. Lui è fuori. Fuori dalla mia vista, dalla mia vita.
Intanto lui chiama , bussa alla porta, tenta di entrare.
Ma io non cedo. Basta . È veramente finita.
I bambini subiscono la situazione e nella prima notte da soli, mentre non sanno dove sia il loro padre, sono inspiegabilmente tranquilli.Il giorno dopo è ancora più amaro. Mi tempesta di messaggi dove alterna la supplica di farlo tornate alle minacce di farsi licenziare per lasciarci a morire di fame. Io non rispondo. A che pro.
Forse ha dormito dai suoi , forse da lei ... chi se ne frega?!
Poi qualche giorno dopo Marco comincia a piangere...
- Voglio papà - dice - rivoglio papà. ..-
Nessuna delle mie parole lo consola, nessuna lo conforta . Vuole il padre e passa la notte a piangere. Vuole parlare con lui e io lascio che lo chiami.
Così comincia una trattativa serrata. Lui vuole tornare per i figli. Io non voglio. Ma adesso anche Clara lo cerca e mi sento con le spalle al muro.
E poi crollo e stupidamente cedo. Non voglio vedere i miei figli disperati che chiedono del loro padre.... e così accetto che rientri... so di star facendo un grosso errore perché immagino che non mi darà più occasione di buttarlo fuori.
Adesso starà attento , ma anch'io.
E opto per chiedere la separazione.
Dove non ho potuto da sola farà la legge- Adesso come procede la pratica? - mi chiede la terapista.
- Attendo la convocazione del giudice. L' accordo amichevole lo ha rifiutato. Ho fatto ricorso e adesso attendo -
- E l'amico milanese... ? -
- Lui insiste ma ogni volta che lo fa l'istinto della fuga si fa più forte... ho deciso di dirglielo. Ho deciso di troncare questa cosa strana che non so definire... ho paura -
- Hai paura di lui ...o di te? -
-Ho paura di seguire il cuore ancora una volta e di finire in baratro ancora più profondo. No, grazie, non mi interessa. Sto già abbastanza male. .. -
- Credo che tu debba fare ciò che senti. Nessuno ti dice che sarà uno sbaglio. Quest'uomo ti attira e tu lo fuggi. Chi ti dice che andrà male? -
- Chi mi dice che andrà bene?-
- Nessuno. - mi dice chiaramente.
Ho scelto.
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Vieni Via Con Me (#Wattys2016)
DragosteNoemi è intrappolata in quella che le sembra una situazione senza via di uscita, tanti sbagli ed altrettanti problemi. Poi il baratro della violenza. E il coraggio di scegliere .