Ferite

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- Cosa gli hai raccontato delle tue vicende personali?- la mia terapista mi guarda al disopra degli occhiali.
- Buona parte delle cose che Lei già conosce ed altre che non conosce ancora . -
- Per esempio ? -
- Quando la bambina poté rientrare dall'ospedale erano passati appena 2 giorni e mezzo dal parto. -
- Ma avevi fatto il cesareo... di solito ci sono cinque giorni di degenza -
- Mi dissero che stavo bene. Potevo tornare a casa. Il problema essenziale si presentò a casa. Troppo freddo e la bimba piangeva senza smettere. In più il fatto che il parto si fosse presentato prima del tempo e comunque anche in barba al cesareo programmato non mi aveva permesso di attrezzarmi per le emergenze del caso. Non avevo fatto in tempo a comprare un biberon e del latte formulato, nel caso in cui il mio latte, i primi giorni , non fosse sufficiente. Clara, tra l'altro era piccola e famelica. La prima notte a casa la tenni attaccata al seno quasi ininterrottamente. Ma ad certo punto non doveva esserci niente. Intorno alle quattro del mattino, Clara piangeva e lui , il bastardo, bestemmiava in tutte le lingue. Cercando di star calma gli dissi che la bimba aveva fame e che forse sarebbe stato meglio andare alla farmacia notturna e prendere biberon e latte .
Io ero stremata. Eppure mi disse di vestirmi ed uscire. Del resto la figlia ero stata io ad insistere a volerla. A quel punto gli dissi chiaramente quello che pensavo. Lo apostofai come il bastardo che è. Fu allora che un violentissimo schiaffo mi colpi in pieno volto. Rimasi immobile per un tempo infinito. Il viso dolorante pulsava per intero, dall'occhio alla mascella.
La bimba non piangeva più. O forse io non la sentivo più.
So soltanto che mi sono vista sull'orlo del precipizio e guardavo giù.
E per un attimo ho pensato che se mi , se ci avesse ucciso in quel momento sarei stata finalmente libera.
Sarei volata via.
E non avrebbe più potuto farmi ancora del male... ma non accadde.
Un paio di mesi dopo, era appena andato al lavoro e sento che suonano alla porta di casa. Pensando che avesse scordato qualcosa apro e mi trovo davanti un uomo che ha circa quarant'anni. Mi si rivolge diretto.
- Sono il marito dell'amante di suo marito.-
Poche parole dense di significato. Non finisco di recepirle per intero che il bastardo si fionda sull'uomo e lo spinge dentro l'appartamento. I due si scontrano , si minacciano, ma il tipo è risoluto sul raccontarmi tutto. Io lo faccio sedere e con una calma forzata mi racconta ogni cosa. Ha le prove di tutto ciò di cui parla . Mi dice dove si vedono , quasi mi dice anche cosa fanno. Mi aveva detto che aveva chiuso con lei... e invece l'ennesima bugia. Non ho voce... non ho parole... ogni forma di volontà annientata.
Deve essere stato quello l'istante in cui una cellula del mio dotto biliare ha perso il controllo e si è duplicata modo errato.
Il mio corpo ha deciso .
Mi sono ammalata e non mi sono accorta. Ho sempre somatizzato intorno allo stomaco ogni problema o disagio. Devo dire che i mal di stomaco che avevo sempre più frequenti e sempre più violenti non mi avevano fatto pensare a quello che cinque mesi dopo mi aveva indotto a non mangiare più. .. Al pronto soccorso la prima volta, contro il parere dei medici, firmai e tornai a casa . La mia bambina aveva solo sei mesi e aveva bisogno di me. Ma il mese dopo, a seguito di una violentissima crisi tornando al pronto soccorso i medici mi costrinsero al ricovero.
E in pochi giorni si giunse ad un responso : Cistifellea da asportare e un sospetto tumore alle vie biliari. Dovevo subire un pesante intervento. Un mese e più di ricovero e mesi di convalescenza. Digiunare per dieci giorni. Poi l'intervento . Oltre quattro ore di camera operatoria .
Per fortuna è benigno. Ma il Post operatorio è pesantissimo....
Torno a casa ancora con tubi e tubicini di drenaggio. Ci vogliono mesi per riprendermi nel corpo, Nell'anima però le mie ferite non guariranno mai.
- E Alessandro sa veramente tutto questo? - chiede stupita.
-Si-.
- Forse allora dovresti cominciare a pensare di prendere seriamente in considerazione la sua proposta...-.
FORSE...

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