Come tu mi vuoi

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Mi chiedo adesso se so cosa sto desiderando.
Solo quello che vuole anche lui.
Peccato io si a fuori allenamento ad avere e a soddisfare desideri.
Peccato che nonostante l'anelito alla vita che sento scorrermi nelle vene, in realtà il timore recondito di star sbagliando ogni cosa non mi lascia mai.

Nelle serate che sono seguite alle sue prime esplicite avances abbiamo messaggiato con una ritrovata intensità.

- Farai quello che vorrei? -
- Non lo so ... son credo di essere la persona che fa queste cose. Tu mi sembri esperto... lo avrai già fatto, già avrai chiesto a qualcun'altra... -
- No! Non ho mai fatto queste richieste a nessuna . Non ne avrei avuto motivo. Io voglio te , non la prima che passa. -
- Già. .. ma forse io non sono la persona adatta a mettersi davanti ad un obiettivo ... per fare quello che chiedi. -
- Io l'ho fatto per te... - .

Lo so. E ancora il mio imbarazzo non è scomparso. Non sono una bigotta . Anzi ho fatto le mie esperienze , ma la coltre di sofferenza che ha ricoperto il mio sentire ha finito con creare barriere anche in questo frangente. Lui si mostra a me senza remore. Dice di fidarsi di me. Ma io mi fido di lui fino in fondo? So che ho deciso di tentare, ma in certi momenti per un passo aventi che compio verso di lui , mi ritrovo a farne due indietro.
Nessuno me ne voglia... chi ha tante cicatrici come me sente dolore anche solo sfiorandole.

- La realtà è che tu non mi vuoi abbastanza. Non quanto di desidero io evidentemente. Forse è meglio lasciar perdere. Tanto tu non cedi e neanche io ho intenzione di farlo. Meglio finirla qui. -

Forse è meglio. Una sottile vergogna insinuata nella mia anima. Un timore malcelato. .. quello di essere usata.
Mi dileguo. Non rispondo, come faccio sempre quando vengo aggredita , quando mi sento attaccata e soprattutto quando mi sento indifesa.
La paura di fare l'ennesimo sbaglio più grande di qualsiasi desiderio di riscatto, di felicità. Ma forse semplicemente non voglio pagare questo tipo di prezzo.
Intanto lui continua a inviare messaggi in cui continua a parlare delle paure che mi bloccano e del suo desiderio, che si fa sempre più forte , in vista di un possibile incontro.... infatti manca poco più di una settimana al 14 marzo....
Peccato io non sia affatto pronta...
Lo lascio li a sbollire. .. la notte gli porterà la calma che serve a lui... ed me.
Potrà riflettere su come chiedere le cose che vuole ottenere.
Magari trovando il modo giusto.
Magari trovando la chiave giusta per aprire la mia porta.
Perché sono sicura che sarebbe possibile... ma non così. ..

La notte trascorre pressoché insonne. Alle 5.50 la mia sveglia suona. Ed un messaggio lampeggia già sul mio direct ... Mio Dio.

- Ma sei già sveglio? -
- In realtà non ho dormito! -
- Neanch'io. -
- Non ti dice niente tutto questo? -
- Ale, dovremmo affrontare le cose in modo più razionale. Forse dovremmo cercare di capire se tutto questo ha un senso...-
- Per me lo ha eccome! Ma tu continui a piangerti addosso ed io non amo le persone che si crogliolano nel loro dolore, nei loro problemi. Tutti abbiamo dei problemi , ma io guardo avanti e voglio vicino una persona positiva, solare che prova, che si lancia nelle avventure che gli propongo. Se non sei in grado non muore nessuno. -
- Finisce sempre così. .. tu mi aggredisci , mi offendi, cerchi di ferirmi, ci riesci e va bene così. ..-
- Continui a piangerti addosso vedi?! -
- Ascolta ... io non piango e non mi compiango. Semplicemente ho un vissuto che tu non ha condiviso e che capisco che tu puoi non comprendere. In ogni caso non cerco il compianto di nessuno, il tuo men che meno. Se vorrai continuare a parlare con me, bene, altrimenti continueremo a vivere comunque. -

Già posso continuare a vivere con o senza a lui. In fondo è così. Senza di lui sarò comunque quella che ero. Quella che sono.

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