Capitolo 4
Uno spiraglio di vento mi porta alla realtà....ritorno nella foresta, e Lake ritorna nel mio campo visivo e mi ricordo quello che pochi secondi prima mi aveva detto:
"Zitto! In confronto a te, mi compiaccio di vederti in anticipo!" lo stuzzico con un ghigno "Cos'è ? Ale ha minacciato di convertirti ad una vita completamente vegetariana? Oppure Gil ha minacciato di evirarti?!"
"Nessuna delle due stronza" mi ringhia contro. Non me la prendo affatto. Per noi chiamarci con questi epiteti è la norma. Inizierei , piuttosto, a preoccuparmi se non mi inveisse più contro.Procediamo in silenzio per tutto il tragitto boscoso.
Non vi era proprio un sentiero ad indicarci la strada ma i nostri cinque sensi sono talmente sviluppati da permetterci di vedere e di sentire cose anche a chilometri di distanza . Le voci che sentiamo in lontananza sono il nostro obbiettivo.I nostri passi sono talmente felpati da essere inudibili. Anni e anni di duro allenamento hanno permesso di raggiungere un obbiettivo del genere, ma obbligatorio perché la prima regola nell'arte dell'uccidere sta proprio in questo: nel silenzio.Dopo una ventina di minuti noto che siamo arriviamo che ci ritroviamo al confinare del bosco. Più in la si nota facilmente un'enorme pianura circolare, priva di alberi. Un fascio di luce lunare ne illumina il centro tanto da permetterci di scorgere una ventina di figure coperte da lunghissimi e setosi mantelli di seta di un colore nero pece. sembrassero librarsi nell'aria ad ogni soffio di vento che ne alzava delicatamente la veste come per dare la sensazione che da un momento all'altro sarebbero scomparsi dalla nostra vista. Non battei le palpebre per paura che questi ci potessero sfuggire; allo stesso tempo però, a causa dei loro cappucci che ne coprivano totalmente i volti, non riuscì ad identificare nessuno delle figure presenti.
Mi accucciai su me stessa procedendo molto lentamente, evitando di fare rumore, nascondendomi dietro ad un cespuglio che ero certa mi avrebbe permesso una panoramica migliore.
"Bitchy....sei arrivata, era ora!" il tipico saluto di Gil , l'unico membro di sesso femminile nel nostro gruppo che speravo mi avrebbe potuto inoltrare nel mondo della femminilità ma che purtroppo ho scoperto di volerne stare il più alla larga possibile, proviene da circa una cinquantina di metri da me.
Ho già detto che tutti e cinque abbiamo i sensi dieci volte più potenti degli altri?!.Sbuffo annoiata senza perdere di vista le figure ammantate.
"La prossima volta vedrò di non fare un ritardo di tre secondi ok?!"bisbiglio di rimando "Piuttosto gli altri dove sono?"
"Formazione a Pentagono" risponde indifferente. Non c'è nient'altro da dire, ci capiamo subito; questo è uno dei pochi vantaggi di avere compagni d'armi tali che ti capiscono anche solo ad un battito di ciglia.
"Qualche novità?" domanda Lack dall'altra parte della pianura.
"Sembra che questi froci abbiano in mente di colpirci la notte del 21 entro le 24,30. Stanno stipulando un accordo." risponde Gil . La sua delicatezza nel parlare non smetterà mai di sorprendermi.
"Chi cazzo sò 'sti qua?" sbraita Lake in un sussurro in modo tale da essere sentito. Ma nonostante ciò mi si alzano comunque i capelli in testa. Come già menzionato per me una regola fondamentale che più di una volta è riuscita a salvarmi la pelle durante ad una missione in solitaria è principalmente una: IL SILENZIO!!
Puntando lo sguardo nella direzione in cui presumo si dovrebbe trovare Lake, lo fulmino con lo sguardo: "Brutto Stronzo, stai zitto!!" sussurro talmente innervosita da non rendermi conto che intenzionalmente stavo infilzando le dita nel terreno, nel vano tentativo di rilassare i miei muscoli in tensione da non rendermi conto di essere arrivata talmente in fondo al terreno dal riuscire ad afferrare una radice dell'albero dietro di me, che ero sicura stava per essere sradicato da un momento all'altro dando così un calcio in culo alla nostra missione.
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Like Water...Never Forget
Werewolf"Quella volta.....quella fu l'ultima volta! La volta in cui promisi a me stessa, che da quel momento in poi avrei pensato soltanto per me stessa." "[...] Per colpa Sua ho passato le pene peggiori dell'inferno. In questo caso dovrei odiarla, ma dall...