Me and my Team part 1

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Cosa è  per voi la foresta? Quale sarebbe la prima cosa che vi verrebbe in mente se  pronunciassi questa fatidica domanda?

Ebbene sarebbe: un insieme di alberi, massi e foglie, giusto?
Bene.  Sia il caso che la giusta definizione che fui costretta ad imparare fu la seguente, ovvero:" La foresta è una vasta zona non antropizzata dove la naturale,costituita soprattutto da adalto fusto, cresce e si diffonde spontaneamente. Ai sensi della nomenclatura ,con il termine foresta si identificano più propriamente le aree con.ampiezza minima di 0,5 caratterizzateda una copertura arborea superiore al 10% determinata da specie capaci di raggiungere 5 m di altezza a maturità insitu.Ecc...."

Ora potete capire il motivo per il quale la foresta mi è quasi nemica? Non per una colpa precisa, ma per il semplice fatto che, per prima cosa non sono una di quelle studenti che eseguono gli ordini dato loro con un sorriso sulle labbra e inoltre l'idea di venir puniti per non aver sputo ripetere alla perfezione la definizione descritta sulla  "Base per il codice di un Cacciatore" non viene a braccetto con me: circa un centinaio di giri lungo  il perimetro della foresta stessa (e non è piccola per niente! Ad occhio saranno circa 100 ettari! No, tranquilli non esagero) non fa a caso mio. Mi sembra di ripeterne i centimetri, ricordarmene i punti e le virgole ogni volta che faccio un passo. E' decisamente snervante.

Guardando verso l'alto  l'immagine della luna mi riempie la visuale. I raggi che bagnano le chiome degli alberi, sembra donare un non so che di misterioso e mistico a questa foresta che ancora oggi mi sorprende, non importa quante volte io la veda. Ma anche un non so che di tetro, facendo sembrare la foresta più buia di quanto in realtà non sia. Fu  dopo aver passato oltre un intrico groviglio di enormi radici, di alberi secolari, se non millenari, alti quanto baobab, che la foresta mi si presentò nel suo aspetto più tetro. Ciò che vidi a prima vista era solo il buio che la inghiottiva, nè un albero, nè un fiore.. forse proprio questo mi spinse ad entrarvi. Mosso qualche passo il paesaggio macabro mi si aprì come un libro mosso dal vento. Gli alberi cupi si chiudevano su di me, con i loro rami arsi e secchi, le foglie scure, prive di sfumature allegre, segno che il sole non riusciva a farvi visita. Ad ogni mio passo le foglie morte scricchiolavano come se urlassero per il dolore mentre i cespugli ai lati si muovevano mossi da quel poco vento che entrava. Gli uccelli notturni cantavano una canzone lugubre come se fosse un avvertimento per le mie orecchie, "Non entrare" dicevano quei canti, ma io non li ascoltai.

"Sei in ritardo" mi sussurrò una voce alle mie spalle.

Ormai abituata ad eventuali  attacchi a sorpresa o improvvisi,  non sobbalzai, ne mossi un muscolo o qualsiasi nervo del corpo.
A parlare era stato uno dei miei fidati "compagni di pattuglia" Lack (si pronuncia Leik) con il quale facevo squadra. In tutto eravamo in cinque.

Lack è un ragazzo di 18 anni, capelli rosso fuoco.  lunghi fino alle spalle e occhi di un meraviglioso verde smeraldo. Mento spigoloso, fisico prestante e forte. Ben evidenti erano i perfetti muscoli  ottenuti grazie ad un duro allenamento, al quale  siamo stati sottoposti ogni  giorno da ormai molti anni. Gambe toniche e sode anch'esse. 
Grandi mani,  capaci , se messe alla prova,  di spezzare un tronco di un albero con una lieve pressione paragonabile ad uno sbuffo di vento. Un accenno di barba di due giorni sul viso. Indossava la solita tuta da pattugliamento notturno ovvero: una felpa nera con cappuccio e un paio di pantaloni in tuta anch'essi neri. Scarpe da ginnastica comode, ideali per la corsa e un paio di guanti , il tutto in tinta scura. Il motivo di questo colore è il grande vantaggio che  otteniamo nel riuscire a confonderci nella notte e spiare così i nostri obbiettivi senza problema alcuno. 

Ma ritorniamo a noi. Lake si differenzia dagli altri membri del team per via del suo carattere vivace e "giocoso". Non sta fermo un attimo e ogni occasione è buona per fare a botte. Arriva addirittura ad istigare chi chessia solo per  fare un po' di "moto"!

Altro membro del gruppo è Lin (si pronuncia Len) un ragazzo di 18 anni, quasi diciannove, della stessa corporatura di Lack. Con la sola differenza di non avere la stessa altezza. Infatti, se Lack è alto 1,90 cm, Lin è dieci centimetri  più basso, ma comunque un gigante. Capelli neri a spazzola e occhi dello stesso colore di una pietra di luna. Un mix strano, ma affascinante nel suo complesso.
Del gruppo è quello più intelligente e razionale ma quando vuole sa essere terribilmente spietato. Se tradisci la sua fiducia più di una volta, sei finito. E' l'unica persona di sesso maschile capace di terrorizzare il diavolo in persona. Forse, proprio per la sua personalità calma che gli permette di non perdere mai la compostezza, è il più temibile ogni qual volta  quest'ultima raggiunge il limite massimo di sopportazione. Inoltre tra tutti è il più veloce e agile.

Terzo del gruppo é Ale. Nonostante la sua piccola corporatura e la sua altezza di 1.90 è comunque molto forte e agguerrito, per non parlare dei muscoli che di certo non mancano. La sua particolarità sono gli occhi: marroni con qualche screziatura di verde smeraldo. Bellissimi. Ogni  qualvolta ne incroci lo sguardo sembra di riuscire ad ammirare il cuore della terra stessa. Il suo  nucleo. Una sensazione fantastica. Riflessivo ma inflessibile quando si parla di guerre, tra lui e Lack è sempre un susseguirsi di litigate anche giocose, frecciatine e battibecchi.
Nonostante siano completamente diversi di carattere: mentre uno è sempre dedito al combattimento anche quando non dovrebbe, il secondo solamente quando ve ne è bisogno tira fuori l'armeria; stranamente Ale è il solo che riesce a calmare "completamente" Lack quando si infuria. Ed è l'unico a cui, forse, da più ascolto.


Tutti e tre rappresentano gli idoli della nostra "scuola". Grazie al loro fantastico aspetto sono accerchiati sempre da una lunghissima fila di ragazze e ammiratrici con gli ormoni a palla. Persino le donne mature e sposate non riescono a tenere gli occhi scollati dalla loro presenza. E posso anche capirle. Sarebbe strano il contrario!! Questi sono i maschi del gruppo e per quanto possiamo rimanere indifferenti ne siamo molto gelose!! Mooooolto gelose........



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Angolo autrice:

Premetto che credo di non aver dato il meglio di me nel Prologo, vero? E' vero, mi scuso dal profondo

del cuore, ma cercate di capirmi, la mia mano a fatto tutto da sola:  scritto e pubblicato. E data la

fretta, non ho nemmeno il coraggio di andare a vedere quale orrore avrò infilato lì dentro. 

PS. Con questo mio Progetto accetterò anche il vostro aiuto, perciò non statevene nell'ombra e commentate qualsiasi cosa: sia per mandarmi a ..... per le stupidità che scrivo, sia per darmi consigli. Innanzi tutto vi lascio questo capitolo appena sfornato,  ditemi cosa ve ne pare :) Mi chiedo se questa volta sarà andata meglio!! Nel caso ricevessi positive e alcuni commenti, domani avrete un piccolo Extra....chissà cosa sarà?!

Un avvertimento a voi che iniziate la storia....Attenzione: Like Water crea dipendenza...

PPS. Ci tengo inoltre a precisare che pubblicherò un giorno alla settimana, in questo caso, il sabato. Ma.....qualche volta potrei riservarvi delle "sorprese": quando meno ve lo aspettate pubblicherò più di un capitolo alla settimana, oppure pubblicherò PRIMA rispetto alla mia data prefissata....dipende da come mi prende....perciò: vi voglio vedere INCOLLATE su wattpad

Un lungo ululato alla luna e a presto!



Like Water...Never ForgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora