Dubbi natalizi

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Quando l'evento più atteso dai bambini è dietro la porta, le strade sono ricoperte da un leggero strato di gelo, da luci appese di strada in strada, da alberi decorati con palline e stelle di mille colori.

I genitori indaffarati vanno di negozio in negozio alla ricerca di quei regali che non hanno fatto in tempo a prendere prima.

I bambini ancora innocenti aspettano con grande trepidazione l'arrivo della mezzanotte, sicuri nel riuscire a vedere Babbo Natale, quest'anno.

La sera appoggiano un bicchiere di latte e qualche biscotto come ringraziamento per quella persona circondata da un alone di magia e, sì, mistero.

Ma quando si diventa grandi? Quando ci viene detta la verità?

"Tesoro, sei grande ormai. Babbo Natale non esiste."

La magia di quel giorno scompare... puff!

Non aspetti più quell'omone con il pancione e goloso di biscotti.

Non vedi più ciò che caratterizzava quel giorno così speciale.

È un giorno come un altro. Normale. Solo con dei regali. Regali che ora scegli tu. Regali per cui non scrivi più quella lettera con la mano che tremava dall'emozione e che avevi paura che si perdesse per la strada del Polo Nord. E tua madre ti rassicurava dicendoti "Tranquilla. Babbo Natale sa tutto, e la letterina arriverà sicuramente."

Ricordo il mio primo regalo di Natale.

I miei non lo avevano mai festeggiato.

Comprarono l'albero, le luci, le palline, e insieme mettemmo su quell'albero che mi accompagna da più di dieci Natali.

Avevo forse cinque, o sei anni, ma lo ricordo come se fosse ieri.

Mi svegliò mamma che mi sussurrava qualcosa come "Babbo Natale è arrivato! Ti ha portato un regalo!"

Quando capii cosa disse, mi sembrò impossibile. Quel tizio panciuto non esisteva. Era un loro scherzo. Un loro regalo.

"Ma se siete stati voi! Non esiste Babbo Natale!"

Mamma aveva in collo la mia sorellina di due anni che stringeva tra le mani un bambolotto rosa quasi più grande di lei. "Si invece! Guarda qua!"

E mi porse un pacchetto tutto incartato.

Lo aprii titubante, ma, quando tolsi tutta la carta, sorrisi. Era una fata. Una di quelle bamboline di dimensioni normali, tutta rosa, con le ali che, se pigi un tasto sulle ali, l'acqua al loro interno si muove.

Amai quel regalo. Lo amo. Il mio primo regalo di Natale. Il primo sogno che i miei mi regalarono.

Gli anni dopo non dubitai più.

Questo però fino ai miei dieci anni.

Mi dissero che non esisteva. E come anni prima avevo appoggiato ciò che in quel momento dicevano, ora mi opponevo.

Non potevano togliermi la magia del Natale.

Mi ricredetti presto, ma in quel momento decisi di mantenere comunque il segreto, per il bene delle mie sorelle, per permettere anche a loro di credere in lui, nella magia, e nel Natale.

È da due anni, forse, che lo sanno? Non lo so, non ricordo bene quando glielo dissero.

Però cercai comunque di tenere la cosa segreta. Anche se sapevano che non esisteva Babbo Natale, potevano sempre non sapere i loro regali, no? Potevano sempre provare l'ebbrezza e la gioia nell'alzarsi la mattina del 25 dicembre e vedere, sotto l'albero illuminato da luci colorate, i regali incartati in strane figure, non è vero?

In qualche modo, per qualche tempo, ci riuscii.

Quest'anno mi hanno rovinato tutto, hanno distrutto anche quel pizzico di magia che proteggevo.

Sanno già che regali sono.

Sanno già che cosa troveranno all'interno di quella carta che con tanta premura ho usato per nasconderli.

E io mi sono sentita tradita, tradita dal loro comportamento nel non voler continuare la tradizione che stavamo creando. Perché rovinare, distruggere, quel pizzico di magia rimasto? Perché volersi rovinare tutto il bello del scoprire al momento ciò che sta sotto la carta?

Perché?

Menomale che ho mio fratello, piccolo e ancora innocente, che lascia il latte con i biscotti sul tavolo in cucina, che scrive lettere su lettere a Babbo Natale, che ha tormentato i miei per imbucare qualcosa che ho conservato nel mio cassetto.

Menomale che qualcuno ancora crede nella magia che sto strenuamente difendendo.

xxx

Felice Natale, care e cari.
Possiate aver passato un bel giorno, immersi nella magia che questa festività porta con sé.

Ellyma~

Archivio Ellymese di Cultura GeneraleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora