Il filo chiamato destino

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Concorso Fantasticando 

Step 4 ~ Il filo chiamato destino

Un debole raggio di luce illuminò il viso addormentato di una ragazza sui sedici anni. Clara socchiuse gli occhi, per poi iniziare a sbattere le ciglia a causa della luce troppo forte per lei.

Era rimasta fino a tardi ad allenarsi con i pugnali e a studiare tutte le varie erbe dal tomo che le aveva dato il nonno, ed ora si sentiva stanchissima.

Dopo essere rimasta a rigirarsi nel letto per un po', si alzò con fatica e si stiracchiò. Ma quando si girò verso la finestra, Clara sobbalzò, ritrovandosi a sgranare gli occhi per ciò che aveva davanti.

Un occhio gigantesco la stava fissando. Era circondato da squame azzurre e bianche, così lucenti da rispecchiare la luce del sole. E forse, era proprio per quello che la luce era arrivata fino al suo letto, svegliandola.

Ah pensò, ricordandosi tutto. La mancanza di sonno le faceva brutti scherzi.

- Buongiorno anche a te, Fin. Mi vesto e arrivo.

Si stiracchiò di nuovo e scese dal letto. Si mise addosso il vecchio, ma comodo, vestito che le aveva regalato la madre e si mise davanti allo specchio. I suoi lunghi capelli castani le cadevano morbidi fino al pavimento, poiché non era consentito tagliarli fino alla maggiore età nel Villaggio di Healstone. Li legò nella sua tipica treccia, si mise la bandana e un piccolo pezzo di stoffa sulla bocca e sul naso, per prevenire una qualsiasi infezione a causa del gas dei draghi. Un po' le dispiaceva. Sembravano avere paura di Fin e degli altri draghi, ma non era così. Era solo una precauzione.

Il Villaggio di Healstone era l'unico villaggio della foresta più grande della regione settentrionale del continente. Perché? Perché quella foresta era popolata di draghi, le creature più forti e pericolose del luogo, e nessuno, oltre a loro, era in grado di conviverci e di difenderli da ciò che non potevano proteggere da soli.

Clara era la nipote del capo villaggio, e quel compito sarebbe poi spettato a lei. Doveva difendere ciò che aveva di più caro, umani e draghi.

La ragazza uscì di corsa dalla casa, e ciò che vide la lasciò come sempre senza fiato.

Un maestoso drago bianco e azzurro la stava aspettando fuori dalla porta. Fin la guardava camminare verso di lui e, pian piano, abbassò il capo, in modo da farlo accarezzare a Clara. Lei lo accarezzò dolcemente, notando quanto il suo amico fosse cresciuto.

Erano nati lo stesso giorno, il 23 luglio di sedici anni prima, e a Healstone c'era una vecchia leggenda che diceva che, se un drago e un umano nascevano nello stesso giorno e nello stesso anno, erano legati da un filo chiamato destino a cui non si potevano sottrarre in nessun modo.

Ma lei amava quel destino, perché le aveva permesso di avere un rapporto speciale con quello che era il suo migliore amico. Non avrebbe permesso a nessuno di distruggere quel rapporto. Non lo avrebbe permesso per niente al mondo. Perché loro due erano come un'unica creatura.

Ma forse, quelli erano ancora dei tempi luminosi e spensierati, dove loro non erano ancora arrivati a distruggere quel splendido equilibrio tra umani e draghi.

23/07/2015

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