BOOM!
Non avevo capito subito cosa stesse succedendo.
Avevo solo frenato di colpo dopo il boato.
Nella mia testa solo quel rumore e una spinta sul cofano della mia Audi.
Un colpo leggero ma della giusta potenza per me, visto che non ero completamente lucida, per farmi sbattere piano la fronte sul volante.
Avevo alzato la testa dopo due secondi e mi ero guardata nello specchietto retrovisore.
"Oddio! E adesso come si toglie questo!" avevo detto con la voce un po impastata e toccandomi il punto dolente con i polpastrelli.
Sintomo che stavo bene per preoccuparmi del mio aspetto.
Niente sangue.
Solo una macchia rossa e tonda che presto sarebbe diventata violacea, e l'isola dei famosi l'indomani mi aspettava.Ero scesa con la grazia di un elefante dimagrito e avevo gridato come una camionista dopo una sbronza in una taverna del Far-West.
"Ma come cazzo guidi! Ma hai visto cosa mi hai fatto? Chi ti ha dato la patente? Gianluca Grignani dopo essersi drogato? Oppure la scimmietta di Mr.Bean?" avevo sbraitato sul ciglio del marciapiede contro il lato passeggero della Chevrolet.
"Hey Luisana ti calmi? Non è successo nulla di così grave" aveva detto tranquillo l'idiota dalla voce familiare, seduto al volante della vettura grigia.
Mi ero avvicinata di più, chinandomi sul finestrino abbassato, e all'ombra dei lampioni e dei fari accesi lo avevo riconosciuto.
"Massimo!"E da quanto tempo non lo vedevo?
E da quanto tempo non appariva come un fantasma negli attimi fragili e meno opportuni?
Un anno?
Ed era stato un anno in grazia di Dio.
Un anno lontana dal demone che non aveva mai fatto realmente pace con il mio spirito ferito.
Sapeva sempre infastidirmi la sua presenza e sapeva sempre causarmi problemi, ma forse ero io che glielo concedevo.
In segno di tutti i bei momenti, ero incapace di mandarlo al diavolo come veramente si fa con un nemico.
La rabbia non era più grande come prima, ma gli serbavo rancore infinito per quello che aveva fatto, e il suo percorso col mio, era un ostacolo insormontabile."In carne ed ossa!" aveva detto sorridendo beffardo e alzando la mano in segno di saluto.
"Ma sei cretino! Perché proprio me dovevi tamponare? Non potevi scegliere qualcun altro?"
"Non ci sono altre macchine su questa strada stanotte e poi il tuo gioiellino non si è fatto nulla. Nemmeno un graffio!" aveva constatato in uno sguardo fugace.
"Ma io si!" avevo urlato indicando il bernoccolo.
"Non è un problema mio se per colpa della sbronza ti sei dimenticata che esiste l'airbag in casi come questi" e la sua era un'affermazione sapiente.
Un'affermazione di chi sa cose che non dovrebbe sapere.
"Innanzitutto sono più lucida di te, e poi tu che ne sai? Mi segui?"
"Ah cara Luisana mia, eri talmente presa da non so cosa nella tua testa, che non mi hai neppure visto.
C'ero anch'io lì dentro"
"E perché non sei rimasto là?" e avevo incrociato le braccia sul petto, come per voler bloccare quella voglia di picchiarlo.
Avevo tamburrelato nervosa con i talloni sul terreno e non so cosa sentivo dentro.
Forse lo odiavo.
Lo detestavo.
E chi si è amato e chi si è odiato nella vita non si può mai cancellare.
E chi ci ha fatto cadere e rialzare ci disegna l'esistenza e la colonna con la sua presenza.
"Ho pensato che fosse meglio assicurarmi che tu arrivassi a casa tutta intera"
"Oh vedo che sei stato bravissimo a svolgere il tuo compito!"
Non aveva risposto e aveva fissato un punto indefinito della strada, come a trattenersi l'enigma del mistero in quella mente malefica d'amore.
Sapevo di essere ancora lì, nei suoi pensieri, e sapevo che lui se avesse avuto un segnale da me, sarebbe tornato indietro.
Me lo aveva dimostrato in più occasioni.
Sapevo che si era detestato da solo per come si erano evolute le cose e questo mi compiaceva.
Adesso aveva sospirato e poi mi aveva concesso l'onore di vedere i suoi occhi verdi puntati nei miei, come a volermi dire ciò che era peccato esplicitare a parole.
Quegli occhi che un tempo mi avevano fatta innamorare, ora, riflettevano una dolce luce.
Quegli stessi occhi che mi avevano fatto piangere, adesso, sorridevano finti in una tristezza fatta di nostalgici rimpianti.
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Se Ritorno Da Te....(#Wattys2016)
RandomIl per sempre è un attimo breve che non finisce mai. Il per sempre è solo quel momento senza tempo che si interrompe prima o poi. Una storia d'amore fuori dagli schemi e un inizio sbagliato. Una storia di passioni incontrollabili, di stili di vita c...