Capitolo 1.

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Roma, la città eterna, la mia città preferita in assoluto, la città dove vivo ormai da qualche anno, la città dove ho finalmente inseguito e vissuto il mio sogno.
Ebbene si, ho deciso di lasciare il mio paese e la mia regione natale per trasferirmi a Roma e, no non l'ho fatto di mia spontanea volontà, sono stata, tra virgolette, costretta, lasciando i miei "genitori" se così posso definirli, dato che hanno cercato con tutte le loro forze di impedire che io inseguissi il mio sogno, la musica. Chiaramente vi starete chiedendo il perché, ecco, ve lo spiego subito: secondo loro, la musica è solamente una perdita di tempo, una cosa banale, perché secondo loro avrei dovuto crearmi un futuro invece di continuare a "perdere tempo appresso ad un "inutile strumento", il mio pianoforte.
All'inizio è stato un po' difficile abituarmi a stare lontana da casa, ma trasferendomi ho incontrato persone fantastiche, fra cui la mia coinquilina Evelyn: italo americana (madre americana e padre italiano), capelli lisci color biondo scuro, occhi verdi, fisico da modella, ma con un carattere dolcissimo, a volte un po' impulsiva e testarda.
Tutto il contrario di me, Ambra Rossi: alta circa un metro e settanta, capelli lisci color castano chiaro, occhi misti fra il verde ed il castano e corporatura poco robusta.
"Ambra! È tardi, non devi andare al colloquio con la prof di piano?" Mi invade le orecchie Evelyn svegliandomi all'improvviso,
"Cavolo! Me n'ero dimenticata! Grazie Evy, sei una santa!" Le dico precipitandomi in bagno, doccia calda veloce, dopodiché mi vesto velocemente con dei blue jeans, camicetta azzurra e maglione blu, le mie sneakers, borsa con dentro gli spartiti, cellulare e portafogli ed esco dalla camera.
"Evy io vado, faccio colazione al bar qui sotto, poi vado al conservatorio e torno per pranzo" l'avverto,
"Io sono in facoltà, torno per cena, ti dispiace pranzare da sola?" Mi chiede facendo una faccia dispiaciuta,
"Ma no, figurati.. Allora a stasera, ciao!" La saluto ed esco di casa.
Dopo aver fatto colazione con un buon cornetto alla Nutella ed un caffè, mi fiondo dritta al conservatorio, entro e dopo aver chiesto alla segreteria, vado all'aula della mia professoressa di pianoforte, che mi ha accompagnata durante i miei studi.
"Buongiorno prof, mi scusi per il ritardo" la saluto stringendole la mano,
"Ciao Ambra, accomodati pure cara.. Ho delle notizie da darti",
"Mi dica" rispondo,
"Ecco, ti sei diplomata da qualche mese ormai ed io ho pensato ad una cosa.. Eri una tra le mie allieve più brave, per questo ti ho scelta." La guardo confusa e lei prosegue:"Un gruppo di ragazzi famosi in tutto il mondo ha indetto dei provini per una nuova pianista, dato che la loro, a causa di alcuni problemi ha lasciato.. E io ti ho proposto per un provino! Vedrai che sarà una bella esperienza",
"Cosa? No no prof, non sono all'altezza..",
"Ambra, smettila di screditarti sempre, hai avuto ottimi voti persino al diploma, è pur sempre stato il tuo sogno, quindi continua ad inseguirlo! Hai molto talento, sfruttalo al meglio" mi rassicura sorridendo lievemente,
"..E va bene, quando sarebbero i provini?",
"Dopodomani alle tre iniziano le sessioni, mi raccomando sii puntuale, l'edificio è qui vicino",
"Perfetto.. Cercherò di essere puntuale" ridacchio,
"Ciao Ambra e buona fortuna!",
"Arrivederci, buona giornata" le sorrido uscendo.

Me:)
Ma ciao! Avete visto? Come promesso sono tornata con una nuova storia! Chi saranno questo gruppo di ragazzi?.. Io ho qualche idea..;) Ahahah, ci saranno tante sorprese e questa volta sarà tutto un po' diverso dall'altra storia.
Che altro dire? Spero che leggerete anche questa, vi abbraccio forte,
-Marty♡.

Quando l'amore diventa poesia. || Il VoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora