Capitolo 49.

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Oggi è il ventiquattro di Giugno, per molti è un giorno come gli altri, ma per le fans dei ragazzi e anche per noi dello staff, è un giorno importante, dato che il nostro Piero compie gli anni.
Siamo a Bologna per un paio di giorni, perché i ragazzi devono registrare qualche nuovo pezzo che andrà nel nuovo album, io sono arrivata come al mio solito in ritardo perché ho dormito troppo e non ho sentito neppure Gianluca uscire, ho trovato solo un bigliettino con la sua calligrafia dove c'erano scritte le seguenti parole:"Sei così bella mentre dormi, che non ho voluto svegliarti. Siamo allo studio di registrazione, ti amo.".
Mi son quindi alzata in fretta e furia e mi son preparata, dopodiché son corsa qui allo studio di registrazione.
"Buongiorno, scusate il ritardo",
"Buongiorno! Ma no cara, scherzi?" Mi sorride Barbara dolcemente,
"I ragazzi?" Le sorrido di rimando,
"Di , vai dritto e poi gira a destra, stanno registrando li",
"Grazie" le sorrido nuovamente e m'incammino, arrivata, vedo Ignazio e Gianluca fuori e mi avvicino;
"Buongiorno" li saluto,
"Buongiorno amore" mi sorride il mio ragazzo, dopodiché mi bacia dolcemente,
"Grazie per avermi svegliata" gli dico ironica e sorridendo,
"Te l'ho scritto, eri così bella mentre dormivi che non son riuscito a svegliarti.." mi sorride e mi bacia nuovamente,
"Matri mia! U diabeti faciti veniri! (Mamma mia! Fate venire il diabete!)" Scherza Ignazio,
"Ignà zittisciti e non rompere!" Gli reggo il gioco,
"Mi sono offenduto Rossi!",
guerra Boschetto!" Scoppiamo tutti e tre a ridere e dalla stanza di registrazione esce Piero,
"Vi sentivo da dentro, non vi posso lasciare un minuto!" Dice per poi scoppiare a ridere con quella risata che ti travolge,
"Tanti auguri Barunieddu!" Mi stacco da Gianluca e lo abbraccio,
"Grazie nana!" Ride ancora,
"Amore ma che lo hai contagiato per caso?" Mi volto e guardo Gianluca che se la ride,
"Porcellini, fate le zozzerie quando siete da soli? Ecco perché ti chiama nana!" Dice Ignazio con quell'aria da furbo,
"No 'Gnà, si tálianu nta facci! (No 'Gnà, si guardano in faccia!)" Dice Piero ridendo a crepapelle, facendo ridere anche gli altri due mentre io vorrei solo sotterrarmi dalla vergogna,
"Amore stanno scherzando, lo sai" mi sorride Gianluca prendendomi per la vita e abbracciandomi.

"Che ne dite se stasera andiamo a mangiare fuori? Così festeggiamo il mio compleanno e passiamo una serata in tranquillità" propone il festeggiato mentre siamo ancora seduti a tavola dopo pranzo,
"Emh no dai, non offenderti Piè.. Io sono stanco, Ambra senza di me non vuole venire.. Ignà tu?" Domanda Gianluca,
"Si, perché no?" Risponde Ignazio che conosce tutti i dettagli per la festa a sorpresa che abbiamo organizzato,
"Fatti trovare pronto alle 21, andiamo in un ristorante dove si mangia benissimo qui!" Gli dice e Piero annuisce, un po' deluso, poverino.. Ma una festa a sorpresa, è sempre una festa a sorpresa!
"Va bene, noi andiamo a riposare un po'.. Ci vediamo eh!" Dice il mio ragazzo e dopo aver salutato, ci dirigiamo verso il suo appartamento.
Il tragitto dura poco perché è poco distante dal ristorante dov'eravamo, arrivati, entriamo dentro.
Mi tolgo le scarpe e mi butto istintivamente sul divano e Gianluca mi segue, poggia la sua testa sul mio seno e chiude gli occhi mentre gli accarezzo i capelli,
"Sono comoda?" Gli domando ridendo,
"Hai due cuscini morbidissimi amore!" Ride a crepapelle,
"Fai schifo" gli dico ridendo anch'io,
"Sempre meno di te" sorride e mi mordicchia il collo dolcemente,
"No ti prego, non farlo, altrimenti non penso che mi conterrò.." gli sussurro quasi ansimando,
"Non farlo allora..." mi sussurra anche lui continuando a mordicchiarmi dolcemente e in men che non si dica mi ritrovo su di lui mentre ci scambiamo baci fin troppo spinti, come non abbiamo mai fatto finora, ma ad un certo punto, squilla il suo telefono.
"Ma chi è?" Domanda guardando il display,
"Rispondi, no?" Gli dico e così apre la comunicazione,
"Pronto? Si sono io.. No guardi, non m'interessa al momento.. Eh? No no, la ringrazio, buona giornata!" Assume un'espressione scocciata attaccando, ma allo stesso tempo è un amore, così mi metto a ridere,
"Che ridi?" Mi guarda trattenendo un sorriso,
"No è che sei così carino quando ti arrabbi.. Chi era?" Ridacchio,
"Le solite agenzie telefoniche.. E hanno rovinato il momento",
"Beh, possiamo sempre rimediare.." mi alzo e gli sorrido maliziosamente facendogli segno con un dito di venire a prendermi, si alza e in un balzo mi raggiunge, prendendomi in braccio e adagiandomi sull'isola della cucina, riprendiamo a baciarci ma all'improvviso arriva una notifica sul mio cellulare, mi stacco un attimo da lui visibilmente scocciato e spengo il telefono,
"Dammi il telefono Gian" me lo porge e spengo anche il suo,
"Così nessuno ci disturberà" gli sorrido e riprendiamo a baciarci con sempre più foga, mi prende nuovamente in braccio e ci spostiamo sul tavolo, fortunatamente non c'è nulla e mi ci adagia sopra, poi scende a baciarmi il collo, leva la mia maglietta ed in un baleno si leva la sua, rimanendo a petto nudo.
"Aspetta, ho dimenticato una cosa!" Dice battendosi una mano sulla fronte e correndo in camera, per poi tornare poco dopo con in mano una bustina contenente la protezione,
"Ma avremmo potuto fare anche senza" gli sorrido,
"A vent'anni vuoi già tanti piccoli Ginoble che girano per casa?" Mi sorride,
"Ancora è presto, ma l'idea non mi dispiacerebbe" ci sorridiamo a vicenda e riprendiamo da dove avevamo interrotto. Mi bacia e nel frattempo mi toglie gli shorts che ho addosso lasciandomi solo con l'intimo, nel frattempo si leva i suoi pantaloni e rimane con solo gli slip addosso,
"Ma quanto siamo sexy" lo provoco ridendo,
"Non dirmi queste cose, altrimenti non mi trattengo",
"Non farlo" gli sorrido ripetendo le sue precedenti parole, mi bacia dolcemente ma piano piano approfondisce il bacio, ci stacchiamo affannati, lui scende a baciare il mio collo e sfila via il mio reggiseno, lasciando i miei seni nudi ed esposti al suo sguardo, scende a torturare il destro mentre bacia dolcemente il sinistro, gemo sotto i suoi tocchi delicati, poi scende con la bocca verso il basso, finché sento un piccolo schiocco:
"Ops.. Scusa" ride,
"Che hai fatto?",
"I tuoi slip sono ufficialmente andati" se la ride,
"Dai non ridere!" Rido anch'io insieme a lui ma senza neppure accorgermene mi esce un gemito dalle labbra, perché sta stuzzicando abilmente la mia intimità, fino a farmi venire, poi si alza e si sfila gli slip per poi mettere la protezione, mi bacia ed entra in me lentamente, ma poi aumenta il ritmo sempre di più; nella cucina si sentono solo i nostri gemiti ed i nostri ansimi, vengo con un urlo e Gianluca mi segue poco dopo, ansimando forte.
"Wow, non avevamo mai fatto l'amore così.." sussurro ancora con il fiatone,
"Strano ma è stato bello anche per me" mi dice sfilandosi il profilattico e gettandolo nell'immondizia,
"Io devo fare una doccia, così poi inizio a prepararmi e andiamo al ristorante, che è tardi.. Sono già le cinque.. Il tempo vola quando siamo insieme",
"Okay, vai amore.. Anzi aspetta" si ferma e mi guarda,
"Andiamo insieme!" Ride e mi prende in braccio,
"Amore, ancora no, ti prego!" Rido, ma vengo zittita dai suoi baci.
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"Hey, stanno arrivando, tutti giù!" Dice Barbara che è stata fin da subito d'accordo per organizzare la festa di Piero,
"Veni ccà! Unni vai? (Vieni qua! Dove vai?)" Gli urla Ignazio mentre Piero stava andando da tutt'altra parte, al che saltiamo tutti fuori ed urliamo un "Sorpresa!" Che quasi ci sentivano dalla Sicilia,
"Oh, ma ecco perché non volevate venire! Ma siti tanti str... (Siete tanti str...) Lasciamo stare, grazie di tutto!" Piero sorride commosso e ci abbraccia uno ad uno, poi scorge la sua famiglia e corre loro incontro, è contento come un bambino il giorno di Natale.
La serata trascorre piacevolmente tra risate, canti e balli, trenino compreso, ma ad un certo punto piomba nel locale una persona che non vedevamo da tanto tempo, Martina.
"Ma che bel teatrino! Divertitevi pure, io ho un conto in sospeso con qualcuno qui.." viene dritta da me e mi spintona facendomi perdere l'equilibrio tra gli sguardi stupiti dei presenti in sala,
"Hey ma che fai?" Sono incredula, ancora dopo tanto tempo ce l'ha con me,
"Sei solamente una sgualdrina, mi hai portato via il ragazzo e meriti di soffrire come ho sofferto io per colpa tua! Ma a quanto pare il mio piano non ha funzionato",
"Ma che stai dicendo? Quale piano?" Le chiedo ormai in stato di shock,
"Non avete capito voi due che Elisa l'avevo ingaggiata io? Dovevate lasciarvi, ma non ha funzionato, perché siete tornati insieme! Allora ho ordinato ad Elisa di fare qualcos'altro e come la cretina ti ha investita! Ma ancora siete qui! La pagherai mol.."  mi punta il dito contro, ma non finisce la frase perché il suo polso viene stretto da una mano potente, quella di Gianluca che cerca di difendermi,
"Ascolta Martina, adesso mi hai stufato. Chi cavolo sei tu per venire qui ed insultare la mia fidanzata? Si, hai sentito bene! Ambra è la persona con cui passerò il resto della mia vita, con cui mi sposerò e creerò una famiglia per i fatti miei! Per cui non rompere e non tornare mai più! Lasciaci in pace, fatti una tua cavolo di vita, lei è la mia fidanzata e tu non potrai fare nulla per dividerci. Adesso sparisci, prima che chiami la polizia e ti faccia arrestare per tentata aggressione e minacce alla mia fidanzata." le molla il polso e lei sbattendo furiosa i tacchi va via, mentre io sono ancora in stato di shock sia per la reazione di Gianluca, sia per quello che è successo.
"Amore, hey.. Ci sei?" Adesso il suo tono è pacato e mi sta tenendo la mano,
"Eh? Si si..",
"Tranquilla, okay?" Mi sorride dolcemente e annuisco, ma capisce che qualcosa non va, così mi prende la mano e stringendola piano l'accarezza.
Dopo un'altra oretta in compagnia, ci salutiamo e ognuno a casa propria.
Il tragitto è silenzioso, sono ancora scossa per ciò che è accaduto; arrivati a casa, Gianluca mi prende la mano e dolcemente mi stringe a sé:
"Che cosa c'è? Mh?",
"Sono ancora un po' scossa..",
"Se è per Martina, non tornerà più a rompere, tranquilla" mi sorride sciogliendo l'abbraccio,
"Si, ma non solo per quello, mi hai scioccata con quella risposta, non ti avevo mai visto così nervoso con qualcuno..", lui se la ride e mi bacia la fronte,
"Beh, sei la mia fidanzata e nessuno, sottolineo NESSUNO, può toccarti",
"Ma hai detto anche che.. Si, che mi vuoi sposare e creare una famiglia con me.. Lo pensavi davvero oppure lo hai detto solo per lei?",
"Scema, ovvio che lo pensavo davvero.. Altrimenti non farei questo adesso" mi bacia dolcemente,
"Questo.." mi bacia la guancia,
"E questo.." mi bacia la fronte nuovamente,
"Ti amo Ambra, lo sai meglio di me.. E si, un giorno, perché no? Sposiamoci! Creiamo la nostra famiglia insieme! Perché non avere tre bellissimi bambini che girano per casa? Anche se ancora è presto, io te lo chiedo comunque. Mi vuoi sposare Ambra?",
"Si amore mio, certo che lo voglio.." rispondo con le lacrime agli occhi,
"Però ti prego non piangere da ora, piangi quando sarà ufficiale e avrai un altro anello da aggiungere a quello di fidanzamento! E poi non piangere perché altrimenti parto anch'io e allaghiamo casa!" Le sue parole mi fanno ridere e lui ride con me, per poi dar vita ad un bacio che ha tutto il sapore del nostro amore.

Me:)
Scusatemi, scusatemi davvero bellezze! Come va innanzitutto? Sono imperdonabile, lo so.. Ma purtroppo non avevo ispirazione e sono stata impegnata per qualche giorno! Spero possiate perdonarmi e spero che il capitolo non faccia schifo D:
Lasciatemi un commentino e una stellina per dirmi se vi è piaciuto!
Vado bellezze, a prestissimo!♡
-Marty♡

Quando l'amore diventa poesia. || Il VoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora