Capitolo 4.

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Ebbene si, oggi è il giorno della partenza, direzione: Messico.
"Allora? Hai preso tutto?" Mi domanda Evelyn,
"Si Evy.. Anzi no, vieni qui" le avvolgo le braccia al collo per abbracciarla, mi mancherà da morire anche se sarà per qualche tempo, anche perché è stata la sorella che non ho mai avuto;
"Ambré nun te ce mette' anche te, ho già pianto un po'.. Però, sono felicissima per te.. Ti voglio bene" sussurra,
"Te ne voglio anch'io Evy.. Grazie per esserci sempre stata, grazie di tutto", l'abbraccio nuovamente, dopodiché mi faccio accompagnare all'aeroporto.
Arrivata, scendo e la saluto nuovamente con la mano, poi mi avvio al check-in e vi trovo i ragazzi con Barbara;
"Buongiorno",
"Buongiorno" mi salutano in coro,
"Tutto okay?" Mi sussurra Gianluca dolcemente per non farsi sentire dagli altri,
"Si.. Grazie" rispondo pensierosa rivolgendogli un timido sorriso e lui poggia una mano sulla mia spalla picchiettando piano piano.

Dopo essere saliti sull'aereo e aver ricevuto le raccomandazioni dell'hostess di spegnere i cellulari e di allacciare le cinture per il decollo, partiamo;
"Posso?" Domando timidamente a Gianluca sfilandogli una cuffietta,
"Certo",
"Grazie" sorrido lievemente,
"Ambra, sicura di star bene? Ti vedo un po' giù..",
"Tranquillo, sto benissimo",
"Ambra" mi richiama costringendomi a guardarlo negli occhi,
"Si va bene.. Sono un po' triste okay? Ma per il resto sono felice perché sto realizzando fino in fondo il mio sogno, suonare è la mia passione..",
"Capisco.. Se ti va di raccontarmi quello che ti affligge, sono qui lo sai" mi dice dolcemente,
"Grazie" rispondo tranquillamente,
"Ma di nulla, davvero" mi sorride e mi abbraccia, quel gesto inaspettato che fa sempre nei miei confronti anche se mi conosce da poco mi rende felice, perché so che mi vuole bene,
"Potrà nascere una bella amicizia fra noi due" ridacchio,
"E perché no? Amici?" Mi chiede porgendomi la mano,
"Amici." Rispondo stringendola.
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Arrivati a Città del Messico, con i suoi monumenti e le sue strade trafficate, giungiamo in hotel e ognuno dritto in camera per riposare un po' e rinfrescarsi prima di cena;
Decido di mandare un messaggio ad Evelyn per avvertirla dell'arrivo, ma non mi risponde, boh.
All'improvviso bussano alla porta:
"Chi è?",
"Ambra sono Barbara", apro la porta e me la ritrovo davanti,
"Dimmi pure" sorrido lievemente,
"Volevo solo sapere se stavi bene, in aereo eri lontana ed eri seduta con Gianluca, all'arrivo non hai fiatato.. Stai bene?",
"Si si, sono solo un po' stanca, è la prima volta che prendo un aereo.." ridacchio per tranquillizzarla e lei mi crede, dopodiché mi saluta ed esce.

"Ragazzi, scusate ma sono stanco morto.. Mi sa che me ne andrò a letto, domani abbiamo intervista e concerto, dobbiamo essere carichi!" Dice Piero,
"Eh già, meglio andare a letto" risponde Barbara e tutti ci avviamo verso le nostre stanze.
Dopo essermi rinfrescata ed aver indossato il pigiama esco fuori in veranda, non riesco proprio a dormire a causa del jetlag.
Prendo il mio iPhone e scatto una foto caricandola su Instagram: "Ore 23.45, non si dorme.. Jetlag vai via! #MexicoCity";
"Non dormi eh?",
"Ma tu sei una persecuzione Gianlù?" Scherzo ridendo guardando nella veranda accanto alla mia,
"Eh già! Sono il tuo più peggior incubo!" Ride anche lui facendo una faccia buffissima che mi fa scoppiare nuovamente a ridere,
"Che ti va di farmi un po' di compagnia?" Domando,
"Certo, perché no? Tanto non dormo neppure io.. Aspetta, vengo li" dice rientrando in camera per poi bussare alla porta della mia.
"Vieni, siediti" gli dico mentre si siede accanto a me,
"Raccontami un po' di te",
"Beh che dire.. ho 21 anni..",
"Mi batti di un anno! Io ne ho 20" ridacchio interrompendolo,
"Pensavo avessimo la stessa età, ma vabbè un anno non cambia" sorride, poi continua:"Viaggio da quando ne avevo 14 e spesso mi manca casa, mi mancano i miei genitori, mio fratello, mio nonno.. I miei amici.. Ma è la mia vita, il mio lavoro e a volte mi sembra davvero difficile.. Mi guardo allo specchio e mi dico 'ma guarda dove sei arrivato.. Se è un sogno, non svegliatemi', anche se casa mi manca parecchio.. Ma, parlami un po' di te",
"Beh.. Ho vent'anni e mi sono diplomata da pochi mesi al conservatorio.. Mio fratello Marco ha sempre creduto nelle mie potenzialità, poi ho trovato una sorella, non una coinquilina li a Roma, si chiama Evelyn.. È stata la mia seconda famiglia..",
"Scusami se ripeto la domanda di qualche giorno fa.. Se non te la senti non rispondermi però.. E i tuoi genitori?",
"..Beh, so che con te posso parlare, tanto siamo amici no?",
"Certo, ti ascolto" mi sorride prendendomi una mano stringendola fra le sue;
"I miei 'genitori' se così posso definirli, mi hanno abbandonata quando hanno scoperto che avevo questa passione che volevo fosse il mio futuro.. Secondo loro è una perdita di tempo.. Capisci? Quando avevo bisogno di consigli utili, loro se ne sono stra-fregati e per questo io non parlo più con loro da quando sono stata costretta a trasferirmi a Roma.. L'altro giorno mio fratello mi ha detto che sarebbero voluti venire a trovarmi, ma io non ho proprio voglia di vederli dopo ciò che mi hanno fatto.." singhiozzo forte e dolcemente Gianluca mi stringe a sé,
"Ssh.. Basta piangere, stai tranquilla" mi sussurra per poi asciugarmi le lacrime,
"Grazie, avevo bisogno di sfogarmi un po'.." rispondo abbracciandolo,
"È adesso che non vedo più quella tristezza nei tuoi occhi, quando ti ho vista, mi sono detto che dovevo fare qualcosa per farti liberare da quel peso.. Spero di averti aiutata" mi risponde,
"Si, grazie mille davvero.. Io ti.. Si ecco, ti voglio bene",
"Te ne voglio anch'io pianista" mi sorride e mi abbraccia nuovamente, dopodiché lo saluto e lui torna nella sua stanza; è bellissimo trovare nuovi amici.

Me:)
Ciaaaaao:3 allora, che mi dite di bello? Spero che il capitolo vi piaccia, son due giorni che ci lavoro su ahahah! Grazie per i commenti dolcissimi e grazie per i voti e le visualizzazioni..
Vi abbraccio forte,
-Marty♡

Quando l'amore diventa poesia. || Il VoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora