13.

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Mi sollevai sui gomiti, disteso a pancia in giù mentre girovagavo su tumblr. Rebloggai un post che trovai particolarmente divertente prima di continuare a scendere giù per la pagina. Mia madre era via da un po', in visita da un parente malato che io non avevo mai conosciuto. L'avevo chiamata quella mattina chiedendole come stava andando, ma mi era sembrata un po' abbattuta. Non aveva ancora idea di quando sarebbe tornata a casa, ma le avevo detto di non preoccuparsi per questo.
Girai bruscamente la testa quando sentii la vibrazione del mio cellulare. Sbuffai, non volendo muovermi dalla mia posizione comoda. Rotolai pigramente sul letto, afferrando il cellulare dal comodino: il nome di Andy si illuminava sullo schermo. Aprii il messaggio.

Da: Andy

Hey volevo solo dirti che ci vediamo un film da me domani. PORTA IL GELATO!! Xx

Risi prima di rispondere. Durante le nostre serate passate insieme con l'intenzione di vedere un film finivamo quasi sempre chiacchierare, dimenticandoci del film che era ancora in riproduzione alla TV. Non li avevo visti molto ultimamente, e avevo come la sensazione che sarebbero stati molto interessati alla situazione con Zayn.

Bene!! Consideralo già fatto. Xx Risposi

Lanciai il cellulare sul piumone, guardando di nuovo allo schermo del computer. Risi leggermente quando vibrò di nuovo qualche secondo dopo: le mie dita sbloccarono automaticamente lo schermo, ma la mia attenzione era ancora su tumblr quando aprii il messaggio.

Qual è il tuo secondo nome? x

Aggrottai le sopracciglia confuso finché non lessi il nome in alto sullo schermo: Zayn. Non mi aveva mai chiesto di me prima d'allora, quindi non ero sicuro se dargli o no informazioni personali. Le mie dita giocherellarono con il porta cellulare prima di digitare la risposta.

James.

Mi morsi il labbro inferiore mentre il mio pollice era fermo appena sopra il pulsante d'invio. Sobbalzai quando il mio gatto Doug saltò sul letto: la sua morbida pelliccia a strisce sfiorò la mia mano cercando di attirare la mia attenzione. Sorrisi, accarezzandolo dietro l'orecchio prima di tornare a guardare lo schermo del cellulare. Le mie dita aggiunsero velocemente qualcos'altro alla risposta.

James. Il tuo? x

Il mio cellulare continuò a vibrare per tutta la notte. Continuammo a mandarci messaggi, facendoci l'un l'altro domande riguardo le nostre vite. Ma ovviamente, trattandosi di Zayn, non potevano non esserci anche domande intime che fecero tingere di rosa le mie guance.

***

"T-ti ha salvato, Zayn ti ha salvato?"

Annuii.
I ragazzi sembravano stupiti dopo tutto ciò che avevo raccontato. Eravamo tutti distesi a terra nel salotto di Andy, con cuscini sparsi ovunque. Come avevo previsto, avevamo completamente ignorato il film alla TV, finendo invece per mangiare gelato e chiacchierare.

"E tu... Beh, tu...?" Niall balbettò.

Riuscii a percepire il calore espandersi sulle mie guance mentre confermavo ciò che era successo nella camera da letto di Zayn. Noi ci raccontavamo praticamente tutto, e forse era questo che ci rendeva grandi amici. Spostai l'attenzione sul mio cellulare in equilibrio sul bracciolo del divano: il nome di Zayn comparve sullo schermo prima che aprissi il messaggio.

Di che colore sono i boxer che stai indossando? x

Sentii le guance continuare ad scaldarsi mentre leggevo le parole in grassetto. La sua confidenza mi stupiva sempre di più. Posai il telefono senza rispondere.

"Magari non è così male come pensiamo? Zayn sembra una persona a posto." Suggerì Louis.

Sapevo di apparire leggermente agitato mentre i ragazzi mi sorridevano. Più paia di occhi si spostarono dal mio volto al cellulare.

"Cosa c'è?" Mi chiese Andy con un ghigno.

"Umm niente, devo solo andare in bagno." Me ne uscii.

Mi alzai ed uscii dalla stanza, dirigendomi velocemente verso il bagno. Bestemmiai mentalmente, ricordandomi di aver lasciato lì il mio cellulare. Quando tornai qualche minuto dopo, i ragazzi rimasero in silenzio prima di cominciare a ridacchiare senza riuscire a trattenersi. Merda, avevano visto il messaggio.

Afferrai velocemente il cellulare e guardai lo schermo; spalancai gli occhi quando lessi i messaggi inviati. Con mio grande orrore, avevano risposto a Zayn.

Alzai la testa.

"Oh mio dio, non ci credo che l'avete fatto davvero!" Dissi allarmato.

Le loro risate s'interruppero quando una vibrazione scosse la mia mano. Abbassai lo sguardo sul mio cellulare: il mio cuore rimbombava nel petto mentre aprivo il messaggio.

Mandami una foto. x

Le loro sopracciglia si alzarono mentre aspettavano la mia reazione. Niall colse l'occasione per rubarmi il cellulare dalle mani quando rimasi a bocca aperta.

"Oddio!"

Passò il cellulare agli altri due, seduti sul divano di fronte a noi. Sorrisero prima di tornare a guardami.

"Gli piaci." Mi stuzzicò Andy.

Si alzò e mi raggiunse, restituendomi il cellulare. Allontanai le sue mani da me quando cercò di farmi il solletico. Sprofondai nel divano, sospirando; gettai la testa all'indietro chiudendo gli occhi.

"Maledizione." Borbottai.

***

Ci stringemmo in un forte abbraccio quando ci salutammo.

"Posso chiamarti un taxi." Suggerì Andy.

"No, non preoccuparti." Sorrisi. "Non ci metto molto ad arrivare a casa."

Oltrepassai la porta d'ingresso, poi mi voltai verso di lui.

"Sicuro che non vuoi dormire qui?"

Afferrai il suo avambraccio, stringendolo leggermente.

"Davvero, non preoccuparti."

"Va bene, allora mandami un messaggio quando arrivi." Andy fece una pausa. "Ovviamente se non sei troppo occupato a mandare messaggi a Zayn."

Borbottai qualcosa per dirgli di tacere e lui rise. Ci salutammo e cominciai la mia breve passeggiata verso casa. Mi strinsi il cappotto addosso quando il vento cominciò a soffiare più forte. La luna splendeva nel cielo quando alzai lo sguardo, mentre le luci illuminavano debolmente la strada mentre camminavo velocemente. Delle auto attraversavano la strada residenziale e notai qualche luce spegnersi nelle case che superavo. Girai l'angolo, allungando lo sguardo verso un pub non molto distante da me. Delle forti grida provenivano dalle porte.

Accelerai il passo, cercando di allontanarmi dalla gente ubriaca sparsa un po' ovunque. Tuttavia spostai per una seconda volta lo sguardo verso il vicolo buio al lato dell'edificio: anche dal lato opposto della strada riconobbi la sua figura alta.
Mi fermai di colpo. La situazione era tesa, le posizioni degli uomini un po' sulla difensiva. Rimasi con lo sguardo fisso sul gruppo quando vidi Zayn spingere via con forza uno dei ragazzi. Non sapevo cosa fare: la mia testa mi diceva di andarmene, ma non ci riuscivo. La velocità del mio respiro aumentò quando uno di loro mantenne Zayn fermo contro il muro, mentre un altro tirò un pugno forte dritto nello stomaco.

"ZAYN!"

Dark » ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora