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"Mamma."

La donna rimase ancora affettuosamente stretta a me mentre Zayn si avvicinava.

"Mamma." Quasi piagnucolò, chiaramente imbarazzato dal comportamento inusuale della madre.

Il nostro abbraccio fu interrotto, venni liberato dalla sua presa. Lei curvò leggermente le labbra, tamponandosi gli occhi con un fazzoletto. I suoi capelli scuri ondeggiavano lievemente, accompagnando il movimento della sua testa, mentre si guardava intorno, scrutando la mia espressione divertita.

"Liam, queste sono mia madre, Trisha, e mia sorella, Waliyha." Le indicò con rispetto. "Non sapevo che vi sareste fermate."

Il suo tono tagliente mi fece capire che era leggermente infastidito. Conoscendolo, probabilmente avrebbe preferito organizzare personalmente un incontro piuttosto che gliene venisse imposto uno in quel modo. Ma non mi interessava, ero felice di averle conosciute, finalmente.

"Ci trovavamo qui vicino."

"E' bellissimo conoscervi entrambe." Sorrisi.

"Vale lo stesso per noi, tesoro."

Rimanemmo in silenzio per qualche istante, Zayn mi cinse la schiena con un braccio; le sue dita mi accarezzarono cautamente in un tentativo di mettermi a mio agio. Due paia di occhi ci guardavano fisso; le due sorrisero alla sua dolce manifestazione di affetto. I loro sguardi curiosi mi fecero presumere che non erano abituate a vedere quel lato di Zayn.

"Siete ancora in pigiama." Commentò con nonchalance la madre di Zayn; intorno ai suoi occhi si formarono delle piccole rughe mentre sorrideva.

Lui mi strinse giocosamente il fianco, mentre mi avvicinava di più a sé.

"Mamma, ci siamo appena alzati."

"E' quasi mezzogiorno, tesoro."

Era una madre che si preoccupava per il proprio figlio, forse eccessivamente, quasi per cercare di compensare l'impossibilità di prendersi cura di lui nei quattro anni precedenti. Dev'essere stato difficile adattarsi a quella situazione, quasi un salto nel tempo; non aveva potuto seguire Zayn durante la sua crescita. Non si era trattato di negligenza, ma di assenza da parte di Zayn. Prima che chiunque altro potesse rispondere, una voce divertita disse:

"Beh, probabilmente avranno fatto qualcosa più divertente del dormire la scorsa notte."

Waliyha soffocò una risatina con la mano. Il mio viso si colorò di un rosso vivo quando il torso nudo di Zayn divenne oggetto del loro interesse. Il succhiotto che gli avevo lasciato sembrava essere diventato estremamente evidente alla luce. Il mio imbarazzo si intensificò ulteriormente al pensiero di mia madre che scopriva i marchi che avevo lasciato sul corpo di Zayn. Questa era la prima e unica impressione che avevo avuto occasione di dare alla sua famiglia, e praticamente ci eravamo appena alzati dal letto dopo una notte di fuoco tra le lenzuola. Pregai per qualche tipo di sollievo, una distrazione, qualsiasi cosa. Mi spostai frettolosamente davanti a Zayn, sperando di nasconderlo. Mi sfiorai la guancia con il polsino della camicia che avevo preso in prestito dal suo armadio, cercando di attenuare la sensazione di disagio. Strinse un braccio intorno alla mia vita, stuzzicandomi. Waliyha stava ancora ridendo.

"Vai a metterti una maglietta." Mormorai a Zayn con voce severa.

Sembrava molto divertito dalla mia mortificazione.

"Vieni con me." Mi tirò verso la porta, lo seguii a ruota. "Scusateci, stiamo andando a cambiarci. Fate come se foste a casa vostra."

***

"Oddio." Borbottai, buttandomi pesantemente sul letto e coprendomi la faccia con le mani. "Non riesco a credere a quello che è appena successo."

Le lenzuola erano ancora una massa disordinata sul materasso, a testimoniare l'improvviso allontanamento di Zayn per andare ad aprire la porta alle nostre ospiti inaspettate. Anche con mille pensieri che mi turbinavano in testa, il suo profumo si infiltrava ugualmente nei miei sensi: conforto e seduzione piacevolmente fusi in un'unica fragranza.

Dark » ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora