32.

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ZAYN'S POV:

Parlavamo attraverso la tenda della doccia, mentre io ero seduto sul coperchio chiuso del WC.
Non riuscii a trattenere un sorriso ripensando agli eventi accaduti poco tempo prima nella mia stanza. La sensazione delle labbra di Liam era qualcosa di indescrivibile; la sua prima volta era stata un po' goffa come mi aspettavo, ma questo l'aveva resa ancora più adorabile.

"Liam?"

"Mm." Mi voltai verso la tenda chiusa.

Ci fu silenzio per alcuni secondi, l'unico suono udibile era quello dell'acqua che scorreva.

"Tutto bene?" Gli chiesi, alzandomi.

"C-con chi parli al telefono?" Mi chiese Liam timidamente.

Il suo coraggio usciva fuori solo ora che c'era una fragile barriera tra noi, dal momento che non sarebbe stato capace di chiedermelo faccia a faccia. Sperai con tutto me stesso che non fosse perché avesse paura di me, ma ebbi come la sensazione che il motivo fosse proprio quello. Forse Liam non si rendeva conto di quanto sarebbe stato facile per me strappare via la tenda.

"Hai finito?" Gli chiesi, evitando di rispondere alla sua domanda.

"Oh, um, si." Balbettò.

Lo sentii chiudere l'acqua mentre afferravo il grande asciugamano sulla sbarra. Le sue dita strinsero il materiale coprendo il suo corpo dalla mia visuale mentre sbirciava oltre la tenda; alzai l'asciugamano, pronto per avvolgerlo.

"Chiudi gli occhi." Mormorò.

"Liam, ti ho già vista nudo. Esci e basta." Lo presi in giro.

"No, chiudi gli occhi."

Risi prima di soddisfare la sua richiesta. Quando la sentii uscire dalla doccia le mie braccia si avvolsero intorno al suo corpo. Aprendo gli occhi mi accorsi che mi osservava, ora stretto nell'asciugamano. Sfregai con le mani le sue braccia da sopra il soffice materiale, cercando di asciugarlo. Lo guardai allontanarsi e dirigersi verso la porta, tentando di aggiustarsi l'asciugamano addosso e bloccandolo in vita.
Non riuscii a fermare il sorriso che comparve sulle mie labbra mentre lo guardavo frugare in uno dei miei armadi prima di tirar velocemente fuori un paio di boxer neri. Mi guardò per un secondo, cercando di nascondersi dietro l'anta del guardaroba mentre infilava la biancheria lungo le sue gambe. Quando riapparve, l'asciugamano era stretto tra le sue mani; aveva trovato ovviamente anche una delle mie magliette. Era bellissimo. Non avevo mai permesso a nessun altro d'indossare i miei vestiti, ma con Liam era diverso. Lui era mio. Mi piaceva osservarlo mentre camminava per la mia camera da letto nella mia maglia larga.
Liam si accorse dei miei occhi che osservavano attentamente tutto il suo corpo: i suoi occhi incontrarono i miei, lussuriosi mentre lo guardavo. Mi avvicinai, prendendo le sue mani nelle mie mentre lui guardava in alto verso di me. Le mie labbra premettero un bacio sulle sue guance rosse mentre lo spingevo all'indietro verso il letto, dove lo bloccai appena lo feci distendere.
La risata armoniosa di Liam riempì la stanza mentre ringhiavo giocosamente, mordendogli il collo. Gli sorrisi, mentre le mie mani spinsero lentamente la maglia che aveva appena indossato verso l'alto. I suoi occhi si spalancarono quando realizzò ciò che stavo per fare.

"No." Disse nervosamente.

Le sue mani arrivarono velocemente per afferrare il tessuto, non volendo che lo spingessi ancora più su. I movimenti urgenti di Liam mi lasciarono confuso: piegai lateralmente la testa, sfiorando con il naso la mano che ancora teneva stretta saldamente la maglia stropicciata. Quando non si mosse premetti un bacio leggero sulla sua pelle.

"Perché?" Aggrottai le sopracciglia.

L'avevo visto completamente nudo in ogni altra parte del corpo. Le mie dita sfiorarono morbidamente la sua pancia, ma non ricevetti una risposta verbale, dal momento che semplicemente scosse la testa.

"Aiuterebbe se anche io mi togliessi la maglietta? Possiamo stare a petto nudo insieme." Sorrisi giocosamente, cercando di incoraggiarlo.

Il corpo di Liam si tese sotto di me. Piegai leggermente la testa, abbassando la voce fino a sussurrare.

"Voglio diventare intimo con ogni parte del tuo bellissimo corpo." Le mie mani si spostarono sul suo torso.

Sussultò quando i miei palmi sfiorarono delicatamente la sua pelle. Anche attraverso il tessuto della maglietta riuscii a sentire i suoi capezzoli indurirsi al mio tocco attento. Liam rimase in silenzio, ma la sua posizione era ora un po' più rilassata. I suoi occhi cercarono disperatamente i miei: non riuscii a decifrare per bene l'emozione sul suo viso. Paura di me? No.

"Posso?"

Lui annuì leggermente. Le mie dita tirarono lentamente su il materiale grigio. Quando arrivai appena sotto il suo petto mi fermai, per poi spingere su il resto del tessuto. Mi assicurai di sfiorare le sue punte tese, sorridendo quando gemette.
La pelle era così morbida.
I suoi occhi si chiusero quando mi chinai curiosamente di lato, osservando meglio il segno all'apparenza fuori luogo sulla sua bellissima pelle.
Ecco perché era stato così riluttante a mostrarsi a me. Aggrottai le sopracciglia mentre le mie dita tracciavano la considerevole cicatrice sull'addome. Mi fece male vedere i suoi occhi chiudersi così saldamente. Mi distesi accanto a lui, le sue braccia erano rigide lungo i suoi fianchi mentre mi permetteva ci continuare la mia esplorazione.

"Cosa è successo?" Gli chiesi a bassa voce.

Liam spostò lo sguardo altrove, non riuscendo a guardarmi. Mi sollevai su un gomito, afferrando delicatamente con le dita il suo mento per farlo voltare verso di me. Il mio pollice asciugò con attenzione una lacrima immobile.

"E-ero in macchina con mio padre." Sussurrò. "Nel sedile posteriore. Io ce l'ho fatta.... lui no." La sua voce si affievolì quando pronunciò le ultime due parole.

Sapevo che i ricordi dolorosi erano impressi nella sua mente.

"E' brutta, io la odio." Tirò su con il naso.

Mi doleva il cuore osservando il ragazzo a cui tenevo cercare di trattenere i singhiozzi. Scossi la testa, chinandomi per premere dei delicati baci sulla cicatrice. Lui sussultò, la sua mano raggiunse la parte di dietro della mia testa. Quando mi allontanai Liam velocemente tirò giù la maglietta, coprendo quell'area che ovviamente non aveva mai mostrato a nessun altro. Odiavo pensare che si sentisse così. Era bellissimo. Ai miei occhi quell'imperfezione lo rendeva ancora più bello. 

Era come se fosse sul punto di piangere. Per questo motivo agii in fretta, togliendomi la maglia mentre mi inginocchiavo accanto a lui. Non avevo mai mostrato apertamente a nessuno il mio segno; un paio di ragazze avevano scoperto quell'orribile ricordo mentre ci esploravamo l'un l'altro i corpi nudi, ma era qualcosa che avevo sempre cercato di nascondere.
Afferrai la mano di Liam nella mia, portandola in alto sul mio fianco. Sembrò leggermente confuso, ancora con le lacrime che cercavano di uscire, ma continuai comunque. Chiusi gli occhi quando lo portai appena sotto l'ascella; le sue dita toccarono leggermente i peli mentre alzavo il braccio sopra la testa. Feci sfiorare le punte delle sue dita sulla linea frastagliata e in rilievo lunga un paio di centimetri. Liam si sedette leggermente, cercando di guardare meglio.

"C-cosa.."

Guardò ansiosamente verso di me, la sua mano libera afferrò il mio polso per supporto.

"Ho cercato di proteggere mia madre... mio padre aveva una bottiglia."

Liam sussultò: c'era paura nei suoi occhi mentre si sedeva accanto a me. Lasciai andare la sua mano ma lui la tenne lì, continuando a sfiorare la cicatrice.

"Oh, Zayn." Sussurrò.

Si chinò su di me. Le sue labbra morbide lasciarono ripetuti baci sulla pelle danneggiata. Sospirai, sbattendo le ciglia mentre gettavo la testa all'indietro leggermente, perdendomi nel suo tocco.
Prima che incontrassi Liam era sempre stato tutto molto rude; nessuno mi aveva mai trattato così.
Afferrai il suo mento, baciandogli una guancia. Mi rivolse un piccolo sorriso mentre lo spingevo all'indietro per farlo distendere sulla schiena, facendogli poggiare la testa sul cuscino. La sua mano spostò i capelli dalla mia fronte.

"Potranno anche non piacerci, ma sono parte di ciò che siamo." Gli dissi.

Una mano di Liam afferrò disperatamente le mie, l'altra si spostò sul bordo della sua maglietta. Rimasi a guardare mentre esitante alzava il tessuto, mostrandomi di nuovo la cicatrice. Sorrisi per il suo coraggio, era davvero meraviglioso. Il suo petto si alzava e abbassava velocemente sotto il mio sguardo. Liam mi osservò attentamente mentre mi abbassavo, premendo le labbra sulla cicatrice ancora una volta.

"Non è brutta.... perché tu sei bellissimo." Sussurrai.

Le mie labbra si chiusero intorno al suo capezzolo teso, succhiando e tirando leggermente la punta per cercare di provocare una sua reazione. Lui gemette al mio tocco. Liam sobbalzò leggermente quando strinsi il capezzolo tra il pollice e l'indice, ruotando il punto sensibile.

"Z-Zayn." Liam ansimò a bassa voce.

Le sue dita scivolarono tra i capelli dietro la mia testa, provocandomi un gemito dal fondo della gola quando li strinse. Amavo quando mi stringeva i capelli, era una delle cose che più mi faceva eccitare. Forse era il pensiero che avesse il controllo su di me, dirigendomi ovunque volesse. Risposi massaggiando attentamente la sua erezione appena accennata, consapevole del fatto che non avesse esperienza nella maggior parte dei campi quando si trattava di sesso o qualsiasi cosa che lo riguardava.

Guardai in alto verso Liam, la sua bocca era aperta e gli occhi erano chiusi. Godevo alla consapevolezza di essere il primo che lo toccasse in quel modo; non riuscivo a sopportare il pensiero che chiunque altro potesse vederlo nel suo stato più vulnerabile.
Liam si fidava di me.
Strinsi la sua punta dura tra le mie labbra, succhiandola lentamente. I miei capelli gli solleticarono la pelle, facendolo ridere mentre ansimava.

Le mie labbra schioccarono quando mi riallontanai, guardando Liam sotto di me. Sentii il suo gemito alla perdita del contatto, le sue dita strinsero i miei capelli. Il sorriso timido di Liam comparve sul suo bellissimo viso.

"Cosa vuoi che faccia?" Gli chiesi, leggermente divertito.

Liam mi tirò di nuovo giù sul suo membro. La mia risata vibrò contro la sua pelle mentre lasciavo degli umidi baci dalla base alla punta, fino ad inglobarlo completamente. 

"Zayn." Sussurrò.

Liam ridacchiò di nuovo, afferrando il mio polso e allontanando la mano dal suo corpo. Lo tenni stretto, avvolgendo le braccia in modo protettivo intorno a lui mentre rimanevamo distesi in silenzio per un po' di tempo. La sua domanda di poco prima nella doccia continuava a martellare nella mia testa. Volevo che lui sapesse.



LIAM'S POV:

Giocavo con le lunghe dita di Zayn, rilassandomi contro il suo corpo forte. Le mie labbra si aprirono in un piccolo sorriso quando lo sentii lasciare morbidi baci sulla parte di dietro del mio collo. Le sue gambe si mossero verso le mie.

"Sono mia madre e mia sorella." Disse Zayn a bassa voce tra i miei capelli.

"C-cosa?" Balbettai, il mio corpo si girò nella sua stretta protettiva.

Le nostre facce erano vicine mentre rimanevamo distesi su un fianco l'uno di fronte all'altro.

"Beh, è soprattutto mia sorella. Lei è ancora una rottura di palle." Sorrise.

Aprii la bocca per dire qualcosa ma non ne uscì nulla, ero senza parole. La mia espressione dovette sembrargli perplessa, poiché si affrettò a darmi ulteriori spiegazioni.

"M-me l'hai chiesto prima nella doccia.... Sono mia madre e mia sorella al telefono."

"Oh mio dio." Dissi senza fiato, alzando la mano per coprirmi la bocca.

Sul volto di Zayn comparve un incontrollabile sorriso mentre mi guardava. Prese la mia mano nella sua, lasciandomi baci sulla pelle.

"E' grazie a te." I suoi occhi mi osservarono.

"M-me?" Balbettai, la mia mente ancora non riusciva ad assimilare l'informazione appena ricevuta.

"Sei stato tu ad incoraggiarmi a chiamarle... N-non posso ringraziarti abbastanza, Liam. Ho riavuto la mia famiglia grazie a te." Zayn quasi sussurrò.

Rimasi in silenzio, avevo completamente perso le parole.

"Non sei arrabbiato, vero? Per il fatto che non te l'ho detto prima?" Mi chiese disperatamente.

"No, no." Dissi. "Certo che non sono arrabbiato, Zayn....... Sono così felice per te."

Sorrisi abbracciandolo. Lui mi fece rotolare sopra il suo corpo mentre ridevo. Mi chinai per baciarlo sulla guancia prima di sfregare il mio naso contro il suo. Il viso di Zayn si piegò leggermente mentre guardava in alto verso di me.

"Non te l'ho detto" Scosse la testa. "N-non l'ho detto a nessuno perché succede sempre qualcosa. Mando sempre tutto a puttane, Liam. No-non volevo combinare un guaio. Avevo bisogno che andasse tutto bene."

La mia testa si poggiò sul petto di Zayn, assorbendo il suo calore mentre sorridevo. Strinse la mia mano.

"Grazie, Liam." Sussurrò.



*Flash Back*

Gemetti leggermente, i miei occhi ci misero un po' ad abituarsi alla luce del sole.
Il mio corpo era particolarmente caldo e mi resi conto che era grazie al ragazzo aggrappato a me. Sorrisi, trovando difficoltà a ricordare se mi fossi mai sentito così contento appena sveglio. Non ero mai stato una persona mattutina, soprattutto quando ero più piccolo: negli anni della mia adolescenza era un miracolo se rotolavo giù dal letto prima dell'una del pomeriggio. Le mie dita spostarono delicatamente dei ciuffi dal suo viso.
La mia mente tornò indietro a tutto il tempo che avevo passato con Liam. Era stato il primo ad interessarsi davvero a me. Non al mio aspetto, ma a me.
Mi presi il labbro inferiore tra i denti per concentrarmi. Sollevai delicatamente Liam, scivolando via da sotto al suo corpo caldo. Si mosse leggermente prima di gemere a bassa voce in segno di protesta. Lo guardai divertito mentre si posizionava avvolgendo le braccia intorno al cuscino su cui ero stato disteso fino a poco prima. Prese un profondo respiro, inalando il tessuto mentre il suo respiro tornava ancora una volta regolare.
Sembrava un angelo.
Il mio angelo.
Mi sedetti sul bordo del materasso, le mie dita accarezzarono la sua guancia mentre continuava a dormire.Tirai su il piumone, notando che il suo corpo sembrava piccolo in confronto al grande letto.
Mentre lo guardavo ripensai a ciò che mi aveva detto qualche giorno prima.
Mi ero arrabbiato con lui. Non avevo avuto l'intenzione di spaventarlo, ma sapevo di averlo fatto.
"Sono ancora la tua famiglia.... ti vogliono bene."
Le parole di Liam facevano ancora eco nella mia mente. Forse era arrivato il momento di riprovarci. Avrei potuto farlo per lui.
Mi mancavano così tanto, ma non credo che avrei sopportato il dolore nel caso mi avessero respinto. Soprattutto mia madre. Lo sguardo sul suo viso quando mi aveva visto picchiare il fidanzato di Waliyha era qualcosa che non avrei mai dimenticato.
Paura.
Paura di me.
Deglutii per scacciare quelle sensazioni quando Liam mi riportò indietro dai miei pensieri. Il suo viso si mosse morbidamente contro la mia mano, il suo corpo scivolò più vicino al calore del mio mentre dormiva. Afferrai velocemente il mio cellulare dal comodino, alzandomi attentamente dal letto per rimanere in piedi alla fine. Le mie dita scorsero la rubrica prima che trovassi la persona che stavo cercando. Il mio sguardo rimase fisso su Liam, che aveva rannicchiato le gambe da sotto il piumone, mentre aspettavo che lui rispondesse.

"Pronto?" Disse bruscamente dall'altro lato del telefono.

L'avevo chiaramente svegliato.

"Aaron, sono Zayn. Mi serve il tuo aiuto.... Ho bisogno che trovi una persona."

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