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"Hai intenzione di tenere almeno la maglietta addosso?"

L'attenzione di Zayn era per la maggior parte assorbita dalla strada, mentre teneva sotto controllo gli altri veicoli che ci sfrecciavano accanto, ma sapevo che la sua domanda aveva portato a galla una questione che lo stava tormentando, non importa quanto disinteressato stesse cercando di apparire. E ne ebbi la certezza quando risposi con un ulteriore quesito, mentre la sua facciata di indifferenza iniziava a sfaldarsi.

"E tu hai intenzione di tenere addosso la tua mentre fai il bagno in piscina?"

"No." Scattò lui, irritato.

Il suo istantaneo diniego implicava necessariamente che la mia proposta fosse più che assurda.

"Beh, non ti aspettare che io invece lo faccia." Mi lasciai cadere in bocca un altro M&M. "Sono sicuro che attirerai gli sguardi di molte persone, ma non ho intenzione di protestare."

Non a voce alta, almeno, ma nella mia testa avrei semplicemente ricoperto di insulti chiunque, avvertendoli di stare alla larga. Non avevo alcuna voglia di condividere con qualcun altro il privilegio di assistere a Zayn che si toglieva i vestiti. Già in precedenza avevo avuto occasione di constatare il modo in cui attirava l'attenzione, lo faceva senza alcuno sforzo. Avrebbe anche potuto indossare un sacchetto della spazzatura e ottenere sempre la stessa reazione. Ad ogni modo, c'erano momenti in cui nessuno avrebbe mai osato avvicinarsi a lui, momenti in cui il suo sguardo duro non gli avrebbe permesso di allettare nemmeno le donne più appassionate.
Ma io sarei stato lì.
Nonostante i fantasmi del suo passato.
Sarei rimasto ancora al suo fianco.

"Bene." Borbottò, passando alla canzone successiva sfiorando lo schermo dell'iPod collegato all'autoradio.

"Bravo bambino." Gli assestai una lieve pacca sulla testa per prenderlo in giro, prima di offrirgli in premio un semplice M&M.

"Non sono un cane, Liam."

Il fatto che avesse accettato ugualmente il cioccolato sembrò cancellare qualsiasi accenno di sfida dal suo tono.

"No", mi corressi, "non un cane, assomigli molto di più ad un cucciolo."

La vocina stridula che avevo usato sembrò metterlo in agitazione, mentre faceva scivolare una mano via dal volante per bloccare il mio tentativo di dargli un buffetto sulla guancia, che stava diventando sempre più rosea.

"Fai il bravo!" Lo ammonii, lasciando cadere involontariamente alcuni dei confetti colorati sul sedile. "Lo dicevo in modo affettuoso."

"Liam, non in macchina." Mi rimproverò Zayn.

Mi impegnai a cercare di raccogliere il cioccolato sfuggito dal sacchetto, alzando gli occhi al cielo. Una volta avevo rovesciato per errore della Coca Cola sul sedile e da quel momento Zayn era diventato paranoico su qualunque cosa fosse potenzialmente in grado di danneggiare la macchina.
Ero abbastanza sicuro che se non avessimo avuto una precisa tabella di marcia a cui attenerci, Zayn mi avrebbe fatto mangiare il cioccolato fuori prima di permettermi di prendere posto accanto a lui nella sua preziosa auto.

***

"Porca miseria." Esclamai.

Appoggiai le mani sul finestrino mentre Zayn si inerpicava su un sentiero sterrato. Potevo affermare con sicurezza di non aver mai visto una casa così grande, tranne forse in qualche programma in TV. Zayn aveva totalmente sottostimato l'estensione del luogo, ma soprattutto la sua bellezza.

"Lo so, lo so." Ridacchiò pacatamente.

Ci arrestammo al limite del prato; una miriade di altre macchine dai colori più disparati erano disposte in fila, non tutte parcheggiate così ordinatamente come Zayn si era premurato di fare. I sassolini scricchiolarono sotto le mie scarpe mentre facevo il giro, passando davanti al cofano, per ricongiungermi con Zayn. Il mio corpo si adattò perfettamente al suo, mentre con un braccio mi attirava al sicuro, stretto a sé. Le sue dita si allargarono sulla mia spalla sinistra; fu come se quel gesto riconfermasse la sua promessa di proteggermi, tenendomi sempre sotto la sua tutela. I nostri passi si infransero sulla ghiaia, quasi a tempo con il ritmo della musica travolgente che riecheggiava nella campagna altrimenti silenziosa. L'edificio era un'enorme costruzione in mattoni rossi; le note si infrangevano contro i vetri delle finestre, graziosi tralci di fiori rampicanti erano abbarbicati a entrambi i lati della porta d'ingresso. Fitti cespugli si susseguivano ordinatamente ai margini del giardino lungo tutti i lati della casa, e desiderai poterla osservare per una volta alla luce del giorno.

Dark » ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora