Fuck your eyes. |D.S.|

Capitolo 6 _Un nuovo insegnante_

-Jordan?- chiedo iniziando a surriscaldarmi. -Cosa.. cosa ci fai qui?- "diamine, non iniziamo." Penso mentre mi sento balbettare. -Sono venuto per compilare i moduli d'iscrizione di mio fratello, mamma non è riuscita ad arrivare.- sospira con un mezzo sorriso. E solo allora, osservando il suo sorriso splendido mi ricordo anche del mio Professore, si beh, non che abbia il sorriso di quest'angelo, ma il fatto è che lui non sorride quasi mai, ha quell'espressione da duro e severo che fa intimidire perfino anche il preside. -Oddio, Smith!-grido ricordandomene e facendo un veloce saluto a quel Dio Greco in persona corro come un fulmine in classe. -Buongior..- "beh, naturalmente si sapeva che qualcuno dove interrompermi." -Signorina McLemore..- ed ecco che inizia con la solita ramanzina di mattina per un semplice ritardo. Lui è Will Smith, alto, snello e di colore, ma oltre questo, è anche tremendamente sexy... beh non dico che mi piaccia di lui, ma diciamo solo che la prima volta che l'ho visto avevo preso una bella cotta durata credo.. una settimana? Ma il mio interesse verso di lui se ne andò a farsi fottere quando sua moglie, ed io che non sapevo di una possibile vita amorosa, si presentò a scuola con? Loro figlio, doppia pugnalata. Ma ora tralasciamo questa parte del passato visto che io ora sono del tutto interessata a quel Jordan, ai suoi occhi nocciola, alle sue labbra carnose e.. -Signorina mi ascolta?!- una delle sue grida mi porta alla realtà trovandomi di fronte al mio amato professore. -Cosa?- domando non capendo pianamente perchè i suoi occhi adesso sono neri dalla rabbia e il suo colorito più che altro abbronzato ora ha anche delle caratteristiche medie di sfumature rosse. -Lei mi sta prendendo in giro? McLemore al preside, ora!- e così vengo praticamente buttata, o meglio, scaraventata fuori dall'aula sotto la vista annoiata dei miei compagni abituati a questa sceneggiata. -E va bene. Ho capito, non c'è bisogno anche di strillare come dei pazzi.- mormoro cercando di non farmi beccare un'altra volta dal prof indirizzandomi nell'ufficio del cugino di mia madre, un mio lontano, lontano parente che io abitualmente chiamo zio. 

-La mia amatissima nipote...- dice zio non appena entro nel suo ufficio. -Cosa hai combinato ora?- mi chiede inoltre, ovvio. -Niente?- dico, ovvio. Lui sospira pesantemente frustato. -So che di mezzo c'è Smith, e ti capisco pienamente.- fa un piccolo sorriso sapendo il carattere di quel alleato di Hitler. -Sono quasi quattro anni da quando Smith si lamenti del tuo comportamento inaccettabile nei suoi confronti, e lo dico perchè è vero.- io alzo gli occhi al cielo e solo quando mi rendo conto a cosa si riferisse l'uomo di davanti a me scoppio in una grande risata. -Ma non è colpa mia la scena con l'esperimento della rana, e nemmeno con la palla nell'ora di Lowrance, e nemmeno con il vassoio con i spaghetti in cantina.. - alzo gli occhi verso mio zio e prima di continuare l'elenco mi fermo a guardarlo mentre mi fissa con le braccia incrociate al petto. -Ok ok, un quarto di queste è anche colpa mia, no? Ma solo un quarto.- dico onestamente. -Vedi cara Carol, so che sei nella piena fase adolescenziale ma questo non può giustificarti del tutto, fra meno di una settimana compirai diciassette anni, e questo vuol dire diventare sempre più responsabili.- ed io mi tappo le orecchie d'improvviso. -Non nominare più quella parola.- sottolineo chiaro. -La odio.- aggiungo e mio zio  sbuffa e porta gli occhi al cielo. -Sai, che quest'anno Smith ha ricevuto il posto di vice-preside nella scuola?- ed ecco l'espressione più sconvolta sulla mia faccia in tutta la mia vita, nemmeno quando mia sorella si è decisa di presentarmi il suo fidanzato emo ai miei soli dieci anni, mi sono trattenuta a tenere una piccola conversazione con lui che invece andare e vomitare nel cesso. -No! Non potete farlo!- mi alzo dalla sedia agitata. -Quello già mi odia, ma con questo potere mi manderà fuori dalla scuola a calci nel culo per tutto l'anno!- dico mormorando l'ultima parte sedendomi e scivolando sullo schienale frustata. -Per questo ho fatto questo, ma non solo per te, ma per molti altri che Smith odia.- dice mettendo sulla scrivania una fascicolo di foglio. -Cosa?- chiedo disperata. E' un documento dove vuoi accettare dei corsi extra di storia e filosofia.- parla mio zio e io non ascoltandolo nemmeno aggiungo di fretta. -Dove firmo?- afferro la penna dal portapenne e lui mi fa vedere una lunga tabella con dei nomi e delle firme di altri studenti. -Almeno non solo io sono un individuo negativo nel mondo di Smith.- commento mentre scrivo il mio nome. -Chi sarà il mio insegnante?- chiedo dopo. -E' nuovo qui, appena trasferito. E' stato ammesso dall'istruzione dopo aver finito il liceo per i suoi voti molto alti e le sue borse da studio molto offerte da tutte le università.- dice sistemandosi gli occhiali. -Si chiama Jordan Sprayberry.- "Aspetta, Jordan? Quel Jordan? Nah, non può essere, è assurdo quello che penso."

TRATTO AUTRICE|SCRITTRICE: 

Ecco qui anche quello del sesto capitolo :)) Scusate se non ho più pubblicato ma credo che come voi tutti siamo stati impegnati nella maggioranza con le visite dei parenti a casa e quindi non potevi fare un santo passo senza che qualcuno ti chieda dove vai o che i tuoi luoghi della casa siano stati infestati. Comunque sorpassando questo momento che per me durerà con tanto dolore fino dopo il Capodanno vi chiedo se vi è piaciuto il capitolo, si, anche io aspetto per vedere un altro incontro con Carol e Jordan e come andrà a finire la storia di Dylan e nel nostro amatissimo Justin, il quale per vostra sfortuna Fans di J.B. avrà un personaggio secondario nella storia. 

"Giusto una domanda grande: Voi che squadra siete? 

-Team Jordan

-Team Dylan

-Team Justin

informo voi che commenterete che i vostri commenti sulle squadre influenzeranno la storia per cui.... VOTATE!!!