Capitolo 3

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Mi sveglio alle 6, mi alzo ancora mezza assonnata e scrollo Sarah per svegliarla. Quando vedo che ha gli occhi aperti, scendo dal letto e inizio a vestirmi con i jeans di ieri sera e una maglia che gentilmente la mia amica mi presta. Vado nel suo bagno e mi sistemo i capelli. Dopo aver preso le mie cose e salutato Sarah scendo giù e trovo Cristina. Le sorrido.

-Buongiorno Cristina, scusami davvero per ieri sera, ma non avevo guardato il cellulare.- mi scuso

-Tranquilla, capisco,ti va del latte con i biscotti?-

-Sì, grazie, molto volentieri- le sorrido

Faccio una breve colazione. Verso le 6.30 esco dalla casa di Sarah e mi incammino verso scuola. Oggi non mi va di prendere l'autobus e visto che è presto, vado a piedi. Arrivo dopo 30 minuti, dopo aver fatto tutte le scorciatoie che conosco, e aspetto ascoltando la musica con le cuffiette.

Appena mi siedo sul muretto ricevo un messaggio da Ashton:). Lo leggo e sorrido alle sue parole. Due semplici parole che mi scaldano il cuore: Buongiorno Bellissima.

-Buongiorno, come stai?- gli rispondo

-Bene, grazie e tu?-

-Bene bene.-

È mercoledì perciò ho quello svampito del professore di inglese e quella di italiano.Quando entro nella classe di inglese saluto Sasha e mi siedo vicino a Lexi e Lotti.Mando loro un sorriso che ricambiano. Durante la ricreazione racconto a loro due del giorno precedente e sembrano davvero entusiaste per me. Finita la scuola, torno a casa. Appena metto piede dentro casa,mamma mi viene incontro abbastanza arrabbiata.

-Scusami mamma- mi affretto a dire

-Capisco tu abbia quasi 17 anni e voglia uscire, ma sarebbe meglio che la prossima volta mi avvisassi prima di dormire da Sarah, mi hai fatta spaventare.-

-Scusami tanto, non era mia intenzione farti preoccupare, sai come siamo fatte io e lei: ci siamo messe a chiacchierare e mi sono dimenticata di avvisarti. E per quanto riguarda il telefono, beh l'avevo spento. Mi dispiace.-

-Va bene, però se succedesse di nuovo, avvisami.-

-D'accordo.-

Salgo nella mia stanza, lascio le mie cose, accendo il computer e vado giù a mangiare.

Dopo aver pranzato, torno in camera mia e trovo un messaggio sul cellulare. È di Ashton. Lo leggo.

-Hai da fare sabato stasera?-

-Devo fare i compiti nel pomeriggio, ma per le 19 sono libera.-

-D'accordo. Sarò da te sabato alle 18.59.- rido

-Okay, ma non sai dove abito, perciò vai all'Union Park in W Randolph Street. La mia casa è quella azzurra. Non puoi sbagliare.-

-È vero. Beh, grazie per avermelo già detto. Ora me lo scrivo. A sabato :)-

Oggi è giovedì e sinceramente non vedo l'ora che sia sabato. Chiamo Lottie, Lexi e un'altra mia amica, Carly, tramite Skype e dopo due ore di "Sì dia che ci divertiremo", "Dì a tua mamma che faremo i compiti", "Vi aspetto senza scuse" mia mamma entra e dice che va a lavorare. Guardo l'orologio e noto che sono quasi le quattro. La saluto con un bacio sulla guancia, poi congedo anche le mie amiche e inizio a studiare. Cosa che mi riesce davvero molto difficile visto che continuo a controllare l'ora. Alle 18 inizio a prepararmi. Non che mi vesta in chissà quale modo elegante o cose del genere, ma mi faccio una doccia e indosso un jeans nero e una canottiera con la Tour Eiffel. La adoro. L'ho presa l'anno scorso quando io e la mia famiglia siamo andati a trovare degli amici di mia madre che abitano in Francia. Mi sono divertita davvero molto. È un paese fantastico e le persone sono davvero cordiali e gentili. Anche Louis lo era.

Mentre penso ai bei momenti passati durante la mia permanenza a Parigi, un rumore mi riscuote e sussulto, finché non mi accorgo che era il campanello. Mi rilasso e vado ad aprire la porta. Carly. Lo immaginavo. È una persona davvero dolce ed è sempre puntuale; prendo il cellulare e lo sblocco. 18.40. In anticipo.... beh almeno in ritardo con quelle altre due. La saluto e la faccio entrare.

Mentre aspetto le ritardatarie chiamo la pizzeria dietro l'angolo e ordino quattro pizze per le 19.30 tanto so che poi arrivano più tardi quindi... . A dire la verità mi ha detto la mia amica di prenderle lì, per me non fa differenza perciò ho acconsentito.

-Stavo pensando che un sabato potremmo fare un pigiama party tutte e quattro.- mi dice Carly

-In effetti, sì sarebbe fantastico, anche perché è da molto che non facciamo qualcosa insieme-

-Perfetto. Potremmo fare questo sabato.- propone

-Mi dispiace, questo sabato non posso, ma se vuoi potremmo farlo la settimana prossima.-

-D'accordo. Anche perché probabilmente ho un impegno questo sabato- sorride- con C..- viene interrotta dal campanello.Vado all'ingresso, apro la porta ed è lì. Lottie si è stirata i capelli. In meno di un secondo la porto dentro casa e inizio a farle complimenti su quanto siano belli quei capelli. Non mi accorgo nemmeno che è suonato il campanello e quando entra Lexi la saluto.Lottie è davvero sollevata che non la stia più soffocando. Non la capirò mai quella ragazza, ma siamo amiche per questo. Tutte e quattro ci siamo sempre aiutate a vicenda. E spero sarà così sempre. Le abbraccio e sento Lottie muoversi freneticamente. Scoppio a ridere seguita dalle altre.

Per l'ultima volta, spero, il campanello suona e rovina questo bel momento. Vado ad aprire e noto con piacere che sono arrivate le pizze. Un ragazzo che avrà circa vent'anni e con dei tratti asiatici è alla mia porta con le nostre pizze in mano. È fottutamente carino. Vado in cucina a prendere i soldi per pagare e quando torno Carly sta parlando con il fattorino. Mi avvicino e noto che lei è tutta rossa e lui le sorride credo per rassicurarla. Gli porgo i soldi, prendo le pizze e prima di andarmene mi avvicino all'orecchio della mia amica: -Poi ci devi raccontare ogni dettaglio.Mi raccomando- la avverto.

Dopo qualche minuto Carly torna e ci parla del fattorino, Calum, che le piace e questo sabato hanno intenzione di andare al cinema. Ci dice che l'ha conosciuto perché è il figlio di alcuni amici dei suoi genitori. Sono davvero contenta per lei. Almeno lei può avere un ragazzo dolce.

Finita la pizza, andiamo in salotto e ci guardiamo un film commentando le scene. Abitudine. L'abbiamo sempre fatto. Fin da quando ci siamo conosciute. Alla fine di "L.O.L. Pazza del mio migliore amico" sono le 21 e visto che loro andranno a casa tra un'ora passiamo il tempo raccontandoci le vacanze estive. Tutte ne avevamo già parlato, ma avevamo degli episodi successi così, invece questa sera abbiamo parlato proprio di tutto.

-Sono davvero contenta e fortunata ad avere delle amiche come voi- dico alla fine


-Vi voglio bene ragazze- Lottie si avvicina e ci abbraccia. Sono questi momenti che ti lasciano un segno. Qualcosa per cui lottare, per andare avanti e non farsi abbattere. Qualcosa per il quale andare a dormire con il sorriso, esattamente come ho fatto stasera.


Nota Autrice

Hey Everybody!

Volevo solo dire che è un capitolo di passaggio, più o meno. Perciò è più corto.

Inoltre, auguri a tutte le persone che leggeranno questa storia UN BUON ANNO e, anche se ogni anno è uguale, speriamo il 2016 sia migliore.


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