Corro sulla sabbia che scotta per raggiungere il mio asciugamano da mare e mi ci siedo sopra. Guardo avanti verso la riva e sorrido. Sono felice. Davvero, ora. Ho ciò che ho sempre desiderato, anzi di più. Non avrei mai immaginato di poter avere tutto questo. Ho sempre creduto di non essere abbastanza, loro però continuano a ripetermi il contrario. Sono davvero grata di questo,anche se devo ammettere che ancora adesso ho dei dubbi, qualche volta.Ma guardando il mare che ho davanti agli occhi, tutti loro che scherzano e mi vogliono bene, penso che forse ne è valsa la pena;forse dopo Mark, i miei genitori, Jason, Will; dopo tutto ciò che è successo, mi merito almeno un briciolo di questa gioia. E siccome la vita è una sola e voglio godermela mi alzo e vado verso di lui che appena mi nota, mi getta in acqua ridendo. Ecco. È esattamente in questo modo che voglio vivere, con il sorriso e con loro al mio fianco. Lo fisso ed è così bello. I suoi c...
Un rumore assordante mi interrompe. La sveglia. Cazzo,ma sempre nei momenti più belli eh. Mi alzo e mi avvicino alla scrivania sedendomi sulla sedia. Prendo il libro e scrivo. Tutto quello che ho visto e ho sentito è ora nero su bianco e anche se so che qualunque cosa accada, non dimenticherò ciò che ho sognato, lo devo scrivere.
Qualche istante dopo la porta si apre rivelando mia madre, già vestita di tutto punto, venuta a controllare che fossi sveglia.
-Buongiorno mamma, come stai?- chiedo sorridente.
-Buongiorno tesoro- mi guarda sorpresa -io bene, tu?-continua scuotendo la testa.
-Benissimo- mi alzo dalla sedia e apro l'armadio,cercando qualcosa da mettermi.
-Devo presumere che tu abbia dormito bene stanotte-accenna seria. Capisco subito a cosa si riferisce, anche se preferisce non dirlo apertamente. Ne soffre pure lei. Mark le piaceva al mio fianco. Diceva che eravamo perfetti insieme. Ho sempre pensato che lo dicesse solo per rendermi felice, dopo quello che è accaduto con papà, ma ora capisco che mi sbagliavo. Pensava che vedere me felice con il mio primo amore, le ferite si sarebbero ricucite e tutto sarebbe tornato alla normalità. Purtroppo, si sbagliava.
-Già- è la mia unica risposta. Dopo aver gettato sul letto molti più vestiti di quanti in realtà necessito, scelgo un top bianco e una gonna floreale a vita alta che mi arriva a metà coscia.
Entro nel mio bagno e mi sistemo i capelli arricciandoli sulle punte. Faccio una coda alta lasciando fuori un paio di ciuffi anch'essi arricciati che mi ricadono dolcemente sul viso. Mi trucco leggermente e poi, soddisfatta, torno in camera e mi infilo un paio di sandali abbinati alla gonna.
Preparo la borsa e scendo di sotto trovando mia mamma che ha preparato i pancakes. Non ricordo nemmeno che se ne fosse andata dalla mia camera. Appena si accorge della mia presenza, si gira e mi guarda squadrandomi da capo a piedi.
-Stai benissimo così, tesoro- sorride raggiante.
-Grazie- arrossisco.
È una situazione strana. L'ultima volta che, per andare a scuola, mi sono vestita con qualcosa che non fosse nero o blu è stato due anni fa, prima che accadesse ciò che avrei potuto evitare se fossi stata più attenta. E lei lo sa. Non so cosa stia pensando al momento, ma forse è davvero felice per me, come sembra che sia.
Dopo aver fatto colazione e aver chiacchierato con mia mamma, si offre di portarmi a scuola, così torno in camera mia,prendo il cellulare e le cuffiette, li metto in borsa e scendo. Lei mi sta già aspettando, usciamo e insieme andiamo verso la scuola.
Appena scendo, dopo aver salutato la mamma con un bacio sulla guancia, tutti gli sguardi dei ragazzi che aspettano il suono della campana in cortile si puntano su di me. Arrossisco e cerco le mie amiche. Quando le trovo, mi avvicino ed entrambe mi guardano dall'alto al basso.
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MY SOLUTION l.h.
Genç KurguLei, Nicole, è una ragazza semplice, ma allo stesso tempo è molto incasinata. Permalosa, impulsiva, ma anche dal cuore gentile, Nicole è una persona molto dolce e simpatica anche se alcune esperienze vissute le hanno causato molti problemi nelle rel...