Capitolo 10

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-Luke- lo chiamo con l'intenzione di scrollarmelo di dosso e lui mugola qualcosa. Ma... sta dormendo? Sposto lo sguardo e con la coda dell'occhio vedo che ha gli occhi chiusi. Okay, come fa?Sono così comoda?

-Luke- lo scrollo per quanto mi è possibile visto che mi sta tenendo troppo stretta e troppo vicina a lui. Mi lascia quanto basta perché io possa sciogliere l'abbraccio e girarmi verso Sarah.Quando ci stacchiamo sento una strana sensazione di vuoto e capisco subito da dove proviene. Non ci bado e mi concentro sulla mia amica.Non la guardo negli occhi. Non ho paura di lei, anche perché so che non mi giudicherebbe mai, solo che so cosa pensa. Per lei sono stata incoerente. Il problema è che lei non sa il motivo per cui ci stavamo abbracciando.

-Luke vai- ordina lei al biondo. Lui non se lo fa ripetere due volte e si dirige verso l'uscita. Che coglione. La mia amica mi prende per un polso e mi conduce verso lo spogliatoio maschile.

-Cos'era quello?- domanda dura.

-Un abbraccio..-dico sorridendo anche se sembra più una domanda che una risposta. Lei mi guarda incredula.

-Un abbraccio? Stai scherzando, vero? Cioè hai già dimenticato cos..-replica alzando il tono di voce.

-Certo che no! Non ho affatto dimenticato quanto mi ha fatta stare male- la interrompo e lei apre la bocca per parlare, ma io la precedo- sì sono ancora arrabbiata con lui. Dovresti conoscermi. Sai benissimo che non dimentico facilmente. L'unico motivo per cui mi ha abbracciata è stato per farmi sentire la sua erezione che non sapevo nemmeno di avergli procurato-

-La sua erezione? Quindi sei tu la causa- ride e io la guardo confusa.

-Cosa vuoi dire?- domando.

-Mentre ci allenavamo lo vedevo torturarsi il labbro inferiore e ogni tanto metteva la mano sul cavallo dei suoi pantaloni guardando voi che ballavate. Pensavo fosse per colpa di una delle cheerleader, e non tua-

Lei continua a ridere e l'unica cosa a cui riesco a pensare è un Luke che si prende quel suo dannato piercing tra i denti.

"Smettila di essere così pervertita" mi rimproverala mia coscienza.

"Ma stavo solo pensando a lui che si m- mi blocco e devo ammettere che ho torto- okay, forse hai ragione"

"Ovvio, io ho sempre ragione"

"Non è assolutamente vero, quindi zitta"

Mi riscuoto dal dialogo con la mia coscienza e noto che Sarah ha smesso di ridere ed è molto seria.

-Il fatto è che io ti sono sempre stata accanto, so quanto hai sofferto a causa di uno stronzo che non ti meritava. Forse non sentivo il tuo dolore, ma nei tuoi occhi potevo vedere tutto ciò che provavi. Nicole, siamo amiche fin da quando eravamo solamente delle bambine e ci siamo sempre state l'una per l'altra. Io non sono arrabbiata con te per quello che è successo prima, solo mi preoccupo per te. Non voglio più vederti stare male in quella maniera. Mi ferisce sapere che la mia migliore amica sta soffrendo in modo atroce e io non posso fare niente per aiutarla-

-Lo so e ti ringrazio molto per questo, ma stai tranquilla. Io quel deficiente ci odiamo- rido e lei mi segue-Andiamo?- chiedo dopo un po'.

-Certo- risponde sorridendo. Usciamo dallo spogliatoio maschile per andare verso quello femminile. Dopo essermi fatta la doccia ed essermi cambiata saluto tutte e mi dirigo a piedi verso casa chiacchierando con Sarah, visto che non so dove sia finito Ashton. Quando arriviamo davanti all'edificio completamente azzurro ci fermiamo e saluto la mia amica.

Ora che Sarah non è con me e non ho niente su cui concentrarmi particolarmente, la sento. La voglia. Luke, ti odio.Prendo il cellulare e digito velocemente il numero di Jason entrando in casa. Risponde al primo squillo.

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