Capitolo 8

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ARIANA'S POV

Correvo per tutta la casa ridendo come una bambina mentre Justin mi inseguiva.

<Piccola ti rendi conto di quello che hai appena fatto?!> si lamentò smettendo di correre.

<È solo un po' di farina sui capelli Bieber, nulla che ti possa uccidere> ridacchiai dopo essermi fermata dalla parte opposta del tavolo rispetto a dove era lui.

<SOLO un po' di farina?!>

Risi ancora più forte.

<dai...ti aiuto io> smisi di ridere, lo presi per mano e lo trascinai nel bagno al piano di sopra.

Avevamo fatto la pizza per cena e dopo cena, mentre mettevamo apposto la cucina, "accidentalmente" gli avevo rovesciato la farina in testa.

Chiusi la porta del bagno, gli misi una sedia davanti al lavandino e lo feci sedere.

<Che hai intenzione di fare?> chiese allarmato mentre gli inclinai la testa verso il lavandino.

<Ti lavo i capelli scemo> ridacchiai.

<Fa piano, sono delicati> si vantò.

Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.

Cominciai a bagnargli i capelli e poi presi lo shampoo alla menta di mio fratello e li insaponai.
Dopo averli massaggiati un po' e aver fatto rilassare Justin sciacquai il sapone e lo feci alzare dalla sedia mentre con un asciugamano gli toglievo l'acqua in eccesso.
Mi prese per i fianchi e mi avvicinò a se.
Gli baciai la mascella e cominciai ad asciugargli i capelli con l'asciugacapelli mentre lui mi fissava sorridendo.

<Piccola> infilò le mani sotto alla mia maglia e cominciò a disegnare piccoli cerchi sulla mia schiena.

<Dimmi> gli sorrisi.

<Sei perfetta> mi baciò la fronte.

Arrossii e abbassai lo sguardo.
Spensi l'asciugacapelli e lo rimisi al suo posto.
Aprii la porta per uscire ma venni fermata da Justin che mi prese incollo come una sposa e mi portò nella mia stanza.
Mi poggiò delicatamente sul letto e si sedette accanto a me.

<Piccola ecco...io volevo...chiederti una cosa...> disse con tono impacciato mentre si passava una mano sul retro del collo.

<dimmi> gli regalai un enorme sorriso incitandolo a continuare.

<ecco...io mi chiedevo se...sabato sera sei libera?> incatenò quei pezzi di caramello con i miei occhi scuri e mi sorrise lievemente, potevo vedere un pizzico di preoccupazione e paura celarsi dietro i suoi occhi.

<mi...mi stai chiedendo di uscire? c-come un appuntamento?> ero incredula.

Lui annuì.
<Come un appuntamento>

<Oh si, va bene, sabato sera sono libera>

<Perfetto, ti passo a prendere alle 6.30 pm, mettiti elegante> mi fece l'occhiolino.

Io annuii, ero curiosa di sapere dove mi avrebbe portata e cosa avremmo fatto tutta la sera, ma poco importava, l'agitazione aveva già cominciato a divorarmi viva.

<TESORO! Siamo tornati!> sentii urlare dal piano di sotto.

<C'é tua madre> disse Justin sorpreso.

My brother's bestfriend //Justin Bieber//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora