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I giorni e le settimane dopo quella notte furono bellissimi.
Continuavamo a uscire e ormai sembravamo una coppia fissa.

Ma come si suol dire "il lupo perde il pelo ma non il vizio".
Cominciò ad essere freddo e distante,era diventato il Nathan di prima.

Quelli furono dei giorni più freddi dell'Antartide.
Fu in questo periodo che quella che  veniva definita "storia" raggiunse il culmine.
Non lo sentivo da giorni,che mi sembravano anni.

Sapevo che doveva partire.
Doveva essere il suo viaggio di maturità:Londra. Ci sentimmo solo per quell'occasione. Dopo il gelo.

Sapevo bene quando sarebbe tornato, quindi decisi di presentarmi all'entrata della sua scuola.
Lo vidi parcheggiare, scese e con tanta fierezza s'incamminò.
Ad un tratto Nathan mi vide e rimase di sasso. Non si sarebbe mai aspettato di vedermi.
Era bellissimo.
Per l'occasione una cascata di boccoli rossi mi ricadeva sulle spalle, il viso bianco e quei due smeraldi che luccicavano alla sua presenza.
Appena lo vidi pensai a quanto mi fosse mancato.

《Che ci fai qui?》
《Ti aspettavo》
Ci scambiammo lunghi sguardi colmi di desiderio. Mi diede un bacio.
Poi Nathan ruppe il silenzio, mi guardò sfiorandomi le guance, si avvicinò sussurrandomi: 《Scusami》e s'incamminò senza voltarsi all'entrata di scuola.
Sgranai gli occhi.
Nella mente si ripetevano all'infinito un milione di "scusami".
Non avevo parole,non sapevo cosa dire.
Pochi istanti dopo mi girai e dissi 《Scusami? Sparisci senza un  motivo e l'unica cosa che sai dirmi è scusami?》

Non ebbi nessuna risposta. Mi lasciò in quel modo sola,senza nessun motivo che mi facesse rassegnare. Non sapevo nemmeno il motivo per il quale mi aveva abbandonata.
Mi lasciò incompleta.
Forse fu il vuoto che mi spinse all'improvviso a farmi smettere di amare e amarmi.

Mi salvò nel momento in cui le nostre mani si strinsero.
Mi uccise dandomi quell'ultimo bacio.

Mi salvò tante volte con quel suo modo di farmi sentire parte del mondo.

Non ricordavo da quanto tempo ero seduta sulla panchina.
Le stelle ricoprivano il cielo di Giugno.
La luna piena mi guardava illuminandomi il volto.
Penso che la notte sia per i sognatori. È per coloro che si autodistruggono in mille pensieri. Il giorno è per tutti,ma la notte, la Notte è per pochi.
Mi alzai era il momento di andare a dormire.

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