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D'istinto mi giro e per poco non vado a sbattere contro la porta. Sto per correre fuori ma qualcuno mi tiene ferma per un braccio. Mi volto e vedo Federica che mi guarda con preoccupazione. A quanto pare, neanche lei aveva idea del perché Luca fosse abbracciato così a quella.. Quella.. Ragazza.
"Lidia mi dispiace tanto. Non sapevo fosse qui, te lo giuro!" Sembra spaventata perché non sa cosa dire.
"Non fa niente." Giro la testa per non farle notare le mie lacrime.
"No. Ascolta, adesso noi andremo al piano di sopra e non li vedremo per tutto il giorno okay? Possiamo andare in libreria dato che ti piace tanto e ci staremo tutto il pomeriggio. Non li vedremo neanche nei negozi accanto. Ti prego, non scappare più. Affronta questo dolore."
Non so che fare. Lo sapevo che non ero ancora pronta per uscire! Al diavolo, alla festa non ci vado, magari lui verrà con quella smorfiosa! Le parole di Federica mi rimbombano nella testa. Non scappare più. Affronta questo dolore. Lo sto facendo sin dal primo giorno. Non si vede? Mi asciugo le lacrime e mi giro a guardarla.
"La libreria mi pare un'ottima idea."e, insieme a lei, sorrido tra le lacrime.
Luca sembra non avermi notata quindi facciamo il giro più largo per non incrociarlo.
"Terra chiama Lidia!!" Urla Federica.
"Cosa?" Le dico guardandola confusa.
"Ti ho chiesto se vorresti prendere un libro almeno sette volte." Sbotta lei.
"Scusami, ero persa tra i pensieri. Comunque si, sai che non resisto alla tentazione di prenderne almeno uno." Le ricordo.
Lei ride e io mi unisco a lei per non sembrare più depressa di quel che sono.
Svoltiamo all'angolo e davanti ci troviamo l'amata libreria. Senza pensarci due volte, ci dirigiamo verso i romanzi, dove la vita lì dentro è tutta sempre perfetta. Prendo in mano Cime Tempestose, e leggendo la trama, decido di comprarlo. Lo metto nel cestino perché, conoscendomi, ne vorrò comprare altri sei e non mi ci stanno tutti in mano. Accorgendomi del troppo silenzio mi giro intorno alla ricerca della mia amica, ma non la trovo. La chiamo al cellulare due volte, ma non risponde. Andando verso l'uscita per vedere se era di fuori, la vedo flirtare con il commesso. Un ragazzo carino: alto, moro e muscoloso. Sono lontana, quindi non riesco a capire di che colore ha gli occhi. Mi metto a ridere da sola attirando occhiate strane dalla gente. Mi sembrava strano che in due ore insieme non ci avesse ancora provato con qualcuno. Continuo a guardare i libri e alla fine decido di comprare solo Cime Tempestose. Vado alla cassa cercando di farmi notare da Federica, ma lei è completamente persa nel suo mondo insieme a "Mister muscoloso". Pago e, dato che ancora non vuole andare via da quello, decido di intervenire. Mi avvicino a lei cercando di non sembrare la terza in comodo e, finalmente, mi vede arrivare.
"Ciao Lidia! Hai scelto qualche libro?"mi chiede come se non mi avesse lasciata sola tutto il tempo.
"Ehm.. Si.. Ora possiamo andare? Devo studiare e portarmi avanti con i compiti . Sono già le 17:15" le dico.
"Si si certo arrivo subito."
Mi allontano cercando di lasciarli soli mentre si salutano uscendo dal negozio. Davanti mi trovo un negozio molto carino di vestiti e decido di andare a vedere la vetrina. Mentre cammino, un voce mi avvolge e improvvisamente e mi sento come se stessi cadendo nel vuoto.
"Ciao Lidia!"
Mi blocco e, anche se non mi vedo, so che sto sbiancando. Mi giro lentamente anche se la mia testa mi grida di scappare.
"Ciao.. Luca.." Sussurro.
Alzo lo sguardo e lo vedo tener per mano quella ragazza che ho visto prima. Devo ammettere, che è davvero carina. Alta, magra, bionda e con due occhi azzurri da far invidia al cielo.
Luca, notando che sto guardando le loro mani intrecciate, le scioglie subito.
"Come stai? Sei qua da sola?" Mi chiede.
Io continuo a guardare la ragazza che mi accenna un sorriso. Cavolo è davvero bella!
"Io.. No sono qua con Federica."
Giusto il tempo di dirlo e mi sento spingere indietro da due braccia amiche.
"Ciao Luca! Scusa ma ora dobbiamo proprio andare! Ci si vede!" Grida Federica spingendomi verso l'uscita.
Riesco solo a fare un cenno con la mano e continuare a correre con la mia amica. Ci fermiamo per riprendere fiato e io mi lascio andare sul marciapiede appoggiando la schiena contro il muro.
"Mi.. Dispiace tanto Lidia.."
"Anche a me, Federica. Anche a me"
E mentre esplodo in un mare di lacrime, lei si siede accanto a me abbracciandomi. Almeno, non sono sola tra le lacrime oggi.



#Angolino personale
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La mia tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora